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Atlanta vince gara 7 a passa il primo turno..

Gara 1 tra Lakers e Jazz vinta da Los Angeles per 104 a 99 :P

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Utah si arrende al marziano
Bryant entra e ribalta gara-1

Con Los Angeles sotto 93-89 a 4’ dalla fine dopo aver bruciato in 8’ un vantaggio di 8 lunghezze, Kobe prende in pugno la situazione e realizza 11 punti, trascinando i suoi al 104-99 che vale l’1-0 nella semifinale della Western Conference con i Jazz

LOS ANGELES (Usa), 3 maggio 2010 – Alle superstar piace farsi vive per il gran finale. Con i suoi Lakers sotto 93-89 a 4’ dalla fine contro Utah, dopo aver bruciato in 8’ un vantaggio di 8 lunghezze, Kobe Bryant esplode con 11 punti, trascinando i suoi al 104-99 che vale l’1-0 nella semifinale della Western Conference con i Jazz. “Stava diventando dura per noi – ha detto a fine gara il terzo classificato per il premio di Mvp 2009/2010, vinto da Lebron James -. Ma prima che si facesse troppo difficile, mi sono fatto avanti”. I Lakers (con Bynum regolarmente in campo, pur col ginocchio destro malandato) chiudono col 53,2% al tiro nonostante il 2/12 da tre, trascinati dallo show finale di Kobe e dalla gara monstre di Gasol, che aggiunge 5 stoppate alla quinta doppia doppia nel playoff 2010. “Pau è stato incredibile” i complimenti allo spagnolo di coach Phil Jackson, vincitore di 45 serie su 45 aperte con un successo in gara-1. Se Bryant e Gasol hanno dovuto fare gli straordinari, la colpa è soprattutto delle riserve, responsabili di aver concesso a Utah di ribaltare la situazione ad inizio ultimo quarto. “Ci siamo messi nei guai da soli, e la colpa è della second unit – ha puntato il dito Bryant -: devono capire cosa è successo e risolvere il problema”.

VICINI ALL’IMPRESA — Utah si arrende non senza aver combattuto, capace di riprendersi dopo una partenza terribile (Lakers avanti 39-25 a 8’35” dal riposo) e illusa di poter uscire dallo Staples Center con una vittoria dopo 15 k.o. di fila da un 12-1 (6 punti sono di Millsap) buono per sorpassare sull’85-82 a 6’24” dalla fine. “Ma è già positivo aver avuto la possibilità di vincere – spiega Deron Williams, sopravvissuto alle attenzioni di Ron Artest -. Poi non siamo riusciti a fermarli, anche perché Kobe ha fatto cose incredibili”. I Jazz provano a non dare peso ai centimetri che, dopo l’infortunio di Okur, pagano ai Lakers con 11 rimbalzi offensivi (43-38 il totale a favore di LA) e 50 punti in area (contro i 54 avversari). Ma è la difesa ad aver creato i grattacapi maggiori. “I Lakers sono migliori di noi in quel reparto, quindi dobbiamo migliorare per vincere – avverte Williams -. Sapevamo che non sarebbe andata come contro Denver (110,5 punti di media, sei volte su sei sopra quota 100, ndr)” .

ALTALENA — Lakers in fuga sul 26-15 a 3’43” dalla prima sirena (Bryant contribuisce con 10 punti). Utah torna a -5 in avvio di secondo parziale, poi sprofonda sotto 39-25, riuscendo però a riprendersi grazie a Williams (17 punti nel primo tempo) e a tornare negli spogliatoi con 8 punti da recuperare (53-45). I Jazz quasi completano la rimonta a 6’15” dalla terza sirena (63-60), ma vengono ricacciati indietro da Gasol e Fisher, che portano i padroni di casa avanti 81-73 a fine parziale. Jackson ha in campo Farmar, Brown, Walton, Odom e Bynum in avvio di ultimo quarto, quando i Lakers sbagliano i primi 9 tiri dal campo e Utah ne approfitta per sorpassare, arrivando fino a 93-89 con Matthews a 4’10” dalla fine. Bryant guida la riscossa di LA con 7 punti di fila, poi assicura canestri in avanti mentre la difesa sigilla la vittoria tenendo i Jazz a 1/8 dal campo grazie anche a due stoppate (Odom e Gasol). Martedì si replica, sempre allo Staples Center.
LA Lakers: Bryant 31 (12/17 da due, 0/2 da tre, 7/7 liberi), Gasol 25, Fisher 10. Rimbalzi: Gasol 12, Odom 12. Assist: Bryant 4, Gasol 4
Utah: Williams 24 (5/10, 2/5, 8/10 tl), Boozer 18, Miles 16, Millsap 16. Rimbalzi: Boozer 12. Assist: Williams 8

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l'ho vista, niente da dire, l'analisi di kobe è perfetta, con in campo lui, fisher, gasol, odom e artest era dominio, forse ha sbagliato phil jackson a far giocare troppi minuti a walton (qualche buon canestro in avvio) e forse doveva inquadrare meglio shannon brown, gli altri dalla panca nulli (farmar ha toccato palla?)

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Reg. il: mer 16 mar 2005
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walton però ha avuto un buon apporto...secondo me ha semplicemente tenuto la second unit qualche minuto di troppo...meno male che poi Kobe e Lamarvellous(malissimo fino a quel momento) hanno sbrigato la situazione ;)

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Il talento dei Lakers è inarrivabile....Se riuscissero a tenere la testa in partita per 48 minuti non ci sarebbe mai partita.

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Colpaccio di Boston
Blitz a casa di LeBron

Playoff: i Celtics passano 104-86 a Cleveland, in semifinale, e pareggiano la serie 1-1 grazie ai 22 punti di Allen e i 19 assist di Rondo. A Ovest Phoenix supera San Antonio, 111-102, per l'1-0 con Nash superstar: 33 punti e 10 assist

NEW YORK, 4 maggio 2010 – Boston vince gara-2 contro Cleveland e pareggia la serie sull’1-1 grazie a una bella prova di squadra. Phoniex si sbarazza di San Antonio in una gara dalle mille emozioni aprendo con un successo la semifinale di Western Conference

Cleveland Cavaliers-Boston Celtics 86-104
Una grande orchestra, diretta alla perfezione da Rajon Rondo. Boston si prende l’1-1 nella serie con Cleveland grazie a una grande prova di squadra, con 6 giocatori in doppia cifra, il 51,3% al tiro, il 9/19 da tre, la difesa che mette la museruola ai Cavs tenendoli al 40% dal campo e vincendo 43-32 la sfida a rimbalzo. Il play ci mette 19 assist in tre quarti, record personale e di franchigia eguagliato. Il solco decisivo gli ospiti lo scavano con un terzo quarto magistrale da 31-12 e gli avversari tenuti al 31,2% al tiro. Nemmeno LeBron James, fresco di secondo trofeo Mvp consecutivo consegnatogli prima della gara dal commissioner David Stern, stavolta può nulla. “Non è il caso di disperarsi – dice a fine gara -: è una serie lunga, siamo solo alla seconda gara”. Cleveland tira col 38% nel primo quarto, ma Boston pur colpendo col 67% ha solo 4 punti di vantaggio alla sirena (26-22) per colpa di 7 palle perse. Il redivivo Rasheed Wallace (13 punti e 3/3 da fuori nel primo tempo) alimenta la fuga dei Celtics, avanti 35-22 a 10’19” dal riposo grazie a 9 punti di fila della second unit. Cleveland però a 5’11” da fine parziale ha ridotto lo svantaggio a un solo punto (40-39). Boston, orchestrata alla perfezione da Rondo (12 assist nel primo tempo) e implacabile da tre (6/10), evita però il sorpasso, chiudendo avanti 52-48 e limitando James a 8 punti e 2/5 dal campo. Meno di 3’ dentro la ripresa Ray Allen apre il 21-4, a cui contribuisce con 10 punti, che porta Boston sull’80-57 a 2’15” dalla fine del parziale, con i Cavs che nel frattempo sbagliano 9 tiri su 11 e alla sirena sono sotto 83-60. Gli ospiti allungano fino a +25 (91-66) a 9’07” dalla fine, i padroni di casa provano a rientrare con un 15-0 orchestrato da James (12 punti nel quarto), ma i Celtics si risvegliano al momento opportuno e il vantaggio tiene. Ora le squadre avranno tre giorni di riposo: la serie ricomincia venerdì a Boston.
Cleveland: James 24 (7/13 da due, 0/4 da tre, 10/15 liberi), Jamison 16, Hickson 13. Rimbalzi: James 7, Varejao 7. Assist: M. Williams 7.
Boston: R. Allen 22 (5/8, 3/7, 3/4 tl), Garnett 18, Wallace 17. Rimbalzi: Garnett 10. Assist: Rondo 19.

Phoenix Suns-San Antonio Spurs 111-102
Il primo tassello per la vendetta dei Suns è servito. Phoenix apre con un successo la serie contro la bestia nera San Antonio, contro cui ha perso le ultime 6 sfide di postseason, tirando col 52% dal campo in una gara piena di emozioni. Protagoniste assolute le stelle delle due squadre: Steve Nash, Jason Richardson e Amare Stoudemire, i beniamini di casa, producono 83 punti; Manu Ginobili, Tim Duncan e Tony Parker, i Big Threes degli Spurs, si “fermano” a 73. Ma la squadra di Gregg Popovich non si arrende mai: rimonta 14 punti di svantaggio sia nel terzo che nel quarto parziale, provando fino alla fine a giocarsi la vittoria, nonostante il 4/19 dall’arco e 9 errori dalla lunetta. Phoenix impone da subito il suo ritmo forsennato alla partita, tirando col 59% nel primo quarto, chiuso avanti 31-22 grazie a 17 punti di Nash, con gli Spurs tenuti al 38% dal campo. San Antonio riesce a tornare sotto di 4 (37-33) a 7’31” dal riposo, ma i padroni di casa ripartono con un 11-1 e conducono 48-34 a 3’27” dalla sirena, quando il vantaggio è di 57-47. Gli ospiti (con Parker in campo dall’inizio dopo essere partito in panchina nel primo quarto) sono caldissimi nei primi 5’ della ripresa, quando infilano un 20-7 che regala loro il primo vantaggio di giornata, sul 67-64 a 7’24” dalla sirena. Phoenix però si ritrova e infila un 12-2 negli ultimi 3’14” del quarto, con Nash (9 punti e 5 assist nel parziale) e Richardson (10 punti nei 12’ dopo il riposo) assoluti protagonisti, e arriva sull’85-75 alla sirena. I Suns continuano a correre fino a +14, ma San Antonio torna a contatto con un 13-0 alimentato da 7 punti di Duncan e chiuso da Ginobili a 4’26” dalla fine (94-93). I padroni di casa non hanno ancora esaurito le energie, e grazie anche a 4 punti di Stoudemire rispondono con un 9-2 che vale il 103-95 a 1’23” da sirena conclusiva. San Antonio ci prova fino alla fine, ma Phoenix si mantiene al sicuro dalla lunetta. Gara-2 si gioca mercoledì, sempre in Arizona.
Phoenix: Nash 33 (11/15, 2/4, 5/6 tl), Richardson 27, Stoudemire 23. Rimbalzi: Stoudemire 13. Assist: Nash 10.
San Antonio: Ginobili 27 (6/11, 3/9, 6/7 tl), Parker 26, Duncan 20. Rimbalzi: Duncan 11. Assist: Ginobili 5.

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devo ripetermi all'infinito??? ray allen spacca il cùlo...

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Io davo Boston fuori al primo turno :asd
Stanno difendendo molto bene in questi PO, cosa che non hanno mai fatto così bene nella stagione... penso che per la prima volta da quando è a Boston Sheed ha fatto la differenza

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Kobe non dà scampo a Utah
Orlando travolge Atlanta

I Lakers infliggono ai Jazz la loro 16ª sconfitta di fila sul parquet di Los Angeles, protagonista Bryant con 30 punti. Nell'altra sfida Howard controlla i falli e trascina i Magic a una super partita: Hawks spazzati via con 43 punti di scarto

NEW YORK, 5 maggio 2010 – Lakers sul 2-0 nella serie con Utah grazie a 30 punti di Kobe Bryant e alla supremazia sotto canestro. Orlando spazza via Atlanta e si prende la gara inaugurale della semifinale a Est: protagonista Dwight Howard, alla prima doppia doppia dei suoi playoff 2010.

Orlando Magic-Atlanta Hawks 114-71 (semifinale Eastern Conference, serie 1-0)
Superman ha trovato il modo di sconfiggere la criptonite. Reduce da 5,5 falli a partita nella serie contro Charlotte, Dwight Howard riesce a stare fuori dai guai, trascinando Orlando a una devastante vittoria con 43 punti di margine su Atlanta (la peggiore nei playoff per gli Hawks dal 1956) nel match che apre la serie di semifinale della Eastern Conference. Il miglior difensore dell'Nba 2009-10 aggiunge 5 stoppate alla sua prima doppia doppia stagionale nei playoff, dominando nonostante quattro diversi avversari (Al Horford, Josh Smith, Zaza Pachulia e Jason Collison) provino a fermarlo. "Ha fatto un gran lavoro" ha detto Vince Carter del compagno. I Magic completano l'opera con una prova sontuosa, concedendo agli Hawks appena 21 punti (9/37 dal campo) complessivamente nel secondo e terzo quarto (segnandone 60) e dominando 53-35 a rimbalzo. Atlanta è troppo brutta per essere vera: la scusante del minor riposo (serie con Milwaukee chiusa domenica, Orlando invece non giocava da 8 giorni) non basta a giustificare il 35% dal campo, frutto di un disastro da cui si salva solo Josh Smith. L’ala ospite produce 10 punti nel primo quarto, ma sono i padroni di casa ad arrivare alla sirena in vantaggio: 25-23. L'equilibrio regge fino a 10'19" dalla fine, (27-27) poi i Magic infilano un 17-0 chiuso sul 44-27 a 5’02” dal riposo. Howard è il grande protagonista, con un quarto da 9 punti, 5 rimbalzi e 3 stoppate e un dominio assoluto sotto entrambi i canestri. Con Superman in panchina negli ultimi 3’, Orlando arriva alla sirena avanti 53-33. Per gli Hawks appena 10 punti, il 23,5% dal campo e 7 palle perse. I Magic completano l'opera nel terzo quarto, spinti da Howard e da 12 punti di Carter. Atlanta non riesce a reagire e resta a secco negli ultimi 5'31", consentendo ai padroni di casa di dilagare fino a 85-44 alla terza sirena. Il resto è per le riserve. Gara-2 si gioca giovedì.

Orlando: Howard 21 (8/10 da due, 5/10 liberi), Carter 20, Nelson 19. Rimbalzi: Howard 12. Assist: Nelson 5
Atlanta: Josh Smith 14 (7/14, 0/1 tl), Pachulia 12, Johnson 10. Rimbalzi: Johnson 7, Pachulia 7. Assist: Bibby 3, Johnson 3

Los Angeles Lakers-Utah Jazz 111-103 (semifinale Western Conference, serie 2-0)
Difesa e centimetri. Sono le armi con cui i Lakers infliggono a Utah la sedicesima sconfitta consecutiva allo Staples Center e si portano sul 2-0 nella serie, che da sabato si sposta a Salt Lake City. La difesa tiene i Jazz al 39,6% al tiro, confezionando 13 stoppate; i centimetri regalano una netta supremazia a rimbalzo (58-40) e 64 punti in area, con i lunghi Gasol, Bynum e Odom tutti in doppia doppia. E poi c'è Kobe Bryant, alla terza gara di fila sopra quota 30 punti, 22 dei quali nella ripresa dopo un primo tempo passato a distribuire assist ai compagni (7 nei primi 24’). Utah non approfitta di 20 palle perse dagli avversari, e paga una difesa troppo permissiva, risultato delle assenze di Okur e Kirilenko (il russo dovrebbe recuperare per gara-3) e dell'inadeguatezza di Fesenko, e un attacco a cui manca il contributo di Deron Williams, 25,6 punti nei playoff, limitato a 15 col 4/16 dal campo. Utah parte 11-4 lanciata da due triple del suo play, ma i Lakers ricuciono e con 10 punti di Artest, non marcato dalla difesa ospite, arrivano alla sirena avanti 27-23. Bryant con 4 punti e 4 assist ispira la fuga dei Lakers, avanti 45-34 a 5’13” dal riposo. Millsap (14 punti nel parziale) è l'unico a tenere a galla i Jazz, che però dopo essere tornati a -6 (45-39) sprofondano a -14 (56-42) non riuscendo a contenere Gasol. Gli uomini di Jerry Sloan tirano male sia dal campo (35%) che dalla lunetta (7/15) e al rientro negli spogliatoi sono sotto 58-46, anche perché Bynum domina sotto canestro arpionando 13 rimbalzi. Utah aggiusta la mira nel terzo quarto (11/22) e prova a rientrare, ma sulla sua strada trova Bryant, che con 13 punti tiene il vantaggio di LA in doppia cifra (87-77) alla sirena. Gli ospiti tornano per due volte a -4 nell’ultimo parziale, l’ultima sul 98-94, ma vengono ricacciati indietro da un 9-2 firmato Bryant. I Jazz ci provano anche nel finale (107-101 a -1’15”), ma la difesa tiene i Lakers al sicuro.

LA Lakers: Bryant 30 (10/21, 0/1, 10/11 tl), Gasol 22, Bynum 17. Rimbalzi: Gasol 15, Odom 15. Assist: Bryant 8
Utah: Millsap 26 (10/17, 6/8 tl), Miles 20, Boozer 20. Rimbalzi: Boozer 12. Assist: Williams 9

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pronostici:
est
orlando-atlanta 4-1
cleveland-boston 3-4

finale
orlando-boston 3-4

ovest
suns-spurs 4-3
lakers-utah 4-2

finale
lakers-suns 4-2


finale nba
lakers-boston 4-3


e se fosse così, giù di manovelle a raffica...

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