Tratto da gazzetta.it
Roma vola alle Top 16
Avellino sfiora l'impresa
La Lottomatica batte 74-69 l'Olimpia Lubiana dopo un supplementare e accede con due turni di anticipo alla seconda fase di Eurolega. L'Air, già eliminata, perde in volata 72-68 sul campo dell'Unicaja Malaga
MILANO, 18 dicembre 2008 - Dopo il successo di Milano e la sconfitta di Siena, si è concluso per le squadre italiane l'ottavo turno di Eurolega.
Lottomatica Roma-Olimpia Lubiana 74-69 d.t.s
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di Marco Spiridigliozzi
Roma è capace di tutto e del contrario di tutto: sembra dominare Lubiana, sembra quasi scherzare, salvo poi ritrovarsi con l’avversaria con in mano il tiro della vittoria. Storia di ordinaria follia di una squadra che non vuole saperne di crescere e acquisire quella mentalità tipica delle grandi armate. Alla fine vince comunque, ma dopo un supplementare. La partita sembrava avviata a una facile vittoria di Roma, che al contrario è riuscita a rischiare grosso quando a 120 secondi dalla fine, Zupan, siglava il 58-60 che gelava il Palalottomatica, già freddo di suo per i pochi paganti. Roma scatta subito via sull’8-1 e Lubiana resta a guardare imbambolata. Poi la giovane guardia slovena Klobucar decide di svegliare i suoi e l’Olimpia esce dal torpore iniziale. Nulla però che possa impensierire la Lottomatica che riesce a creare subito un vantaggio che viaggia mediamente sui 10 punti. Nel cuore del confronto, la difesa di Roma regge bene anche se qualche sussulto da Lubiana arriva eccome, soprattutto per le tante palle perse dei capitolini (8 nella seconda frazione) e per l’ottima partita di Klobucar che però inizia a essere aiutato tangibilmente da Rudez e Robinson. Nella terza frazione Roma riallunga, si spinge fino 45-34 ma poi commette di nuovo l’errore di mollare a livello di concentrazione: ancora palloni persi a ripetizione e Lubiana che torna a sul 45-40. Anche in questo caso la rimonta non si concretizza, perchè i padroni di casa sembrano giocare come al gatto col topo: la terza frazione si chiude sul 52-43. Si torna in campo e il tira e molla continua: Roma si vede arrivare Lubiana a tiro, ma poi ancora Jaaber, caccia vie le streghe. Sembra fatta, e invece Roma si spegne riuscendo addirittura a rischiare il tiro della sconfitta. Si va al supplementare e lì la faccia seria e dura di Hutson, chiude i giochi.
Roma: Becirovic 23, Hutson 10, De la Fuente 8, Jennings 8
Lubiana: Ozbolt 12, Klobucar 11, Begic 9
Unicaja Malaga-Air Avellino72-68
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di Raffaello Califano
L’Air, ormai fuori dalla corsa alle Top 16, esce sconfitta, ma a testa alta, dalla sfida con gli spagnoli che, tra coppa e campionato, non perdono dal 9 novembre. Gli irpini, sebbene il punteggio basso, hanno mostrato dei progressi in fase offensiva con un positivo 47% da oltre l’arco. L’Unicaja ha pagato l’inusuale 3/16 nel tiro pesante non riuscendo mai a trovare la fuga. La profondità del roster, qualche pallone perso in meno e i soli 10 liberi tirati all’Air hanno fatto propendere il risultato a favore degli uomini di Aito. La partenza è di Avellino con un 4-0 firmato da Warren e Slay. Malaga rompe gli indugi con sei punti consecutivi di Archibald, capitalizzando un paio di palle perse degli ospiti. Qualche disattenzione difensiva degli irpini agevola il primo break iberico (16-10 all’8’). Avellino, con Best in panchina, si affida a Tusek per restare in scia. Una tripla dello sloveno sulla sirena di fine primo quarto dimezza lo svantaggio (20-17 al 10’). Markovski prova a mischiare le carte con quattro piccoli e Radulovic, ma qualche leggerezza permette a Cabezas di ispirare un nuovo tentativo di allungo (26-19 al 13’). Avellino non demorde e, attaccando con ordine, va a bersaglio con tre triple consecutive (due di Diener, inframmezzata da quella di Warren) con cui impatta (28-28 al 15’). Gli irpini si fanno insidiosi sebbene non riescano a concretizzare due facili opportunità con Slay e Cinciarini. Nonostante ciò e complice lo 0/8 da oltre l’arco di Welsch e compagni, gli ospiti trovano il sorpasso con una tripla di Warren, seguita da una schiacciata di Crosariol (33-35), prima che Haislip non rimetta le cose a posto all’intervallo (37-35 al 20’). Ripresa con il freno a mano tirato su entrambi i fronti: tre minuti e mezzo all’asciutto: Archibald schioda il punteggio dalla lunetta mentre Diener impatta da oltre l’arco (38-38 al 24’). L’ex Capo d’Orlando è ispirato e la sua quarta tripla, seguita da un’analoga conclusione pesante di Radulovic (40-44 al 26’), fanno volare l’Air. Malaga si sbocca con Kelati dopo nove conclusioni fallite dalla lunga distanza. La gara sale d’intensità. Sette punti consecutivi di Warren propiziano il massimo vantaggio esterno (45-51 al 28’). Cabezas accorcia, mentre Avellino va per la prima volta in lunetta con Porta (49-53 al 30’). In avvio di ultimo quarto Jimenez e Rodriguez riequilibrano il punteggio. Markovski ripropone Best, a riposo nella terza frazione. Graziata da Slay e Williams, l’Unicaja trova il vantaggio con una tripla di Cabezas (56-55 al 33’). Avellino chiede troppo a Williams, servito con estrema velocità, e finisce per pagare qualche forzatura di Slay. Slay firma l’ultimo vantaggio ospite prima che Kelati apra il fuoco. Cinque punti consecutivi dell’ex Zgorzelec seguiti da quattro di Haislip (69-64 a 1’17” dal termine) spostano l’equilibrio, Malaga capitalizza e chiude il discorso dalla lunetta con Jimenez e Cook.
Malaga: Haislip 17, Cabezas 15, Archibald 13
Avellino: Warren 16, Diener 15, Slay 9
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Il colonnello Van Bommel 
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