Tratto da gazzetta.it

Milano chiude facile
L'Armani Jeans passa 89-68 a Biella in gara 4 di semifinale e chiude la serie sul 3-1.

Super Thomas da 23 punti. Finale scudetto Siena-Milano, per l'Olimpia - che si qualifica per la prossima Eurolega - la prima dal 2005

BIELLA, 4 giugno 2009 - Milano espugna 89-68 il campo dell’Angelico e, vincendo 3-1 la serie, si qualifica per la finale scudetto contro Siena e stacca il biglietto per l'Eurolega 2009-10. Per l’Armani Jeans si tratta della prima finale dal 2005 e del secondo tentativo di interrompere un digiuno di trofei che risale allo scudetto 1996. In realtà l’ostacolo Montepaschi appare proibitivo, e non esiste un superlativo altrimenti sarebbe utilizzabile, per una buona squadra che però pare destinata al ruolo di vittima sacrificale contro i campioni d’Italia uscenti. È vero che i pronostici sono fatti per essere smentiti, e la spettacolare cavalcata dell’Angelico ne è una dimostrazione eloquente, è vero che il 2-0 stagionale per la Mens Sana è stato meno d’impatto (+13 e +4) che contro altre squadre, è vero che i 12.000 del Forum saranno un grande sostegno, ma per ora i bookmaker danno il 4-0 come risultato più probabile.

SENZA RITORNO — Per l’Angelico è un match senza ritorno, e la scelta di Bechi è eloquente: dentro subito Aradori e a sedere il sempre più abulico Gaines che non va oltre i 12 di valutazione in un singolo match dal girone d’andata. Grinta e determinazione sono le chiavi di una squadra, e di 5000 incredibili tifosi, che vogliono continuare a vivere un sogno; Milano accusa l’impatto (4-0 dopo 2’30”), costringendo Bucchi a inserire Marconato al posto di Taylor a cui Gist sfugge da tutte le parti. Thomas innesca l’artiglieria e produce in proprio il sorpasso (6-7 al 5’) con tre tiri da fuori, ma soprattutto riesce ad aprire un po’ la scatola difensiva di Biella. Proprio lo statunitense è grande protagonista con 12 punti totali nel primo quarto che vede Milano avanti 20-16, soprattutto per merito del 30.7% al tiro a cui ha costretto Biella.

BOTTA E RISPOSTA — Milano, forse per la prima volta in questi playoff, sembra avere in mano il pallino del match e riesce a dettare i suoi ritmi. L’intensità difensiva è elevata, e l’Angelico dove non può col talento ci arriva con il mestiere di Jurak e con l’incredibile senso del gioco di Brunner che firmano tutto il 7-0 del 27-26. In realtà quando il sacro fuoco che anima Thomas va a intermittenza, l’Armani Jeans stenta parecchio in attacco. L’unica buona notizia per i colori biancorossi è il rientro di Joey Beard, che torna a toccare il parquet dopo oltre tre mesi e regala subito grande intensità. In realtà Biella, all’undicesima partita in quattro settimane, sembra accusare la stanchezza ed è meno reattiva del solito. Al riposo Milano conduce 38-32 e la differenza è data dal fatto che se Smith (0 punti con 0/1 al tiro) non trova alternative nei compagni, Milano bilancia la scarsa produttività del trio yankee Price-Hawkins-Hall (6 punti con 2/8 al tiro all’intervallo contro i 38 complessivi di media partita stagionale) con i 26 punti del due Thomas-Marconato.

BANDIERA BIANCA — Come la belva che sente l’odore del sangue, l’Armani rientra in campo con la cattiveria di vuole chiudere subito i conti anche per evitare i rischi di un finale corpo a corpo. Hawkins e Taylor combinano per 11 punti in 4 minuti e sembra l’allungo buono: 49-36 con l’Angelico che fatica a rimbalzo e litiga con canestro (1/5 con una schiacciata di Gist). Biella fa spesso le cose giuste, ma le esegue decisamente male e appare più mai in debito di ossigeno. Spinelli pensa col cuore e cerca la strada del canestro anche uno contro il mondo, Brunner e Gist imitano Cimabue in una pubblicità d’epoca (“Fai una cosa e ne sbagli due”) e Milano si trova avanti 60-42 al 28’ e 64-48 a fine terzo periodo. Jerebko e compagni ci mettono l’anima, ma a ogni recupero difensivo segue una palla persa (4 in due minuti) e alla distanza l’Armani Jeans punisce (71-51 al 35’). Aradori riporta i suoi a -14 (73-59 con 4’ da giocare), ma è l’ultimo sussulto e alla fine anche Bechi alza bandiera bianca: la corsa dei piemontesi è al capolinea, ma la standing ovation del Biella Forum, unita agli applausi dei tifosi milanesi, è la giusta uscita di scena per la squadra che, insieme a Teramo, è stata la rivelazione della stagione. Un anno fa furono Avellino e Montegranaro, ora Tercas e Angelico a dimostrazione che lavoro in palestra e gestione societaria oculata possono pagare dividendi almeno comparabili a quelli di budget esuberanti posati su fondamenta sportivamente instabili.
Biella: Aradori 15, Spinelli 14, Gist 13
Milano: Thomas 21,Taylor 19, Hawkins 13
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cvd

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Il colonnello Van Bommel

Bene cosi...a conti fatti abbiamo fatto,eurolega compresa,meglio di Roma Treviso e Virtus

Ora andiamo a morire con Siena ma almeno il massimo traguardo possibile (con annessa eurolega per il prox anno) è stato raggiunto

Taylor (19 punti e 28 di valutazione in 21 minuti) nel frattempo comincia a mostrare lampi di classe...il prox anno tirato a lucido sarà un fattore

Infine un plauso a Giobbe Thomas che dopo essere stato per lungo tempo fuori dalle rotazioni per questioni di passaporto ora,nei play off,sta disputando le sue migliori prestazioni in maglia Olimpia...l'anno prox quasi certamente andrà via ma trovare un americano con questo carattere e questa professionalità è oro colato.

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IO ODIO CARBONERA

"SIAMOAPOSTOCOSI"

sssssssssssssssiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

finalmente Bucchi ha capito che forse Taylor va usato anche nel secondo tempo

oltre al calabro e a Thomas (grande professionalità), continua a piacermi moltissimo Mike Hall, che infila l'ennesima prestazione stonerookiana, fatta di pochi punti ma tantissime giocate importanti nei momenti decisivi. Lui e Hawkins sono i veri leader di una squadra tosta che, pur contando su una favorevole congiunzione astrale ai playoff (beccare due esordienti ai quarti e in semi non è male ), ha raggiunto con merito il massimo traguardo stagionale.

Ora si va con Siena a cuor leggero, tutto quel che viene è un gradito surplus. Poi si pensa al mercato: per essere veramente competitivi, mancano tre giocatori (centro, play e ala piccola/guardia tiratrice, a seconda di dove si vuol far giocare Hawkins). E magari un altro allenatore

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Cioè verosimilmente niente

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"A trent'anni compiuti, Federer non vive dunque più Nadal come il suo personale incubo. Anzi: quando i due si stringono la mano al termine del match, il suo sguardo per il più giovane competitor è di comprensione, senza ombra di soddisfazione per la rivincita (qualcuno direbbe la vendetta) alla fine consumata. I campioni sono così. Giusti e magnanimi. Ma inesorabili."
C.Giua

Sostanzialmente daccordo...ma :

Le possibilità che Price venga confermato sono molto alte (quindi niente cambio di play,si continuerà con lui e Vitali) nonostante un rendimento altalenante...ha cmq delle scusanti;arrivo a stagione in corso e problemi personali di una certa rilevanza.

ok sul centro (preferibilmente comunitario) magari sacrificando il pur bravo Katelynas cosi da avere X, l'ibrido Hall, Taylor, Rocca e Marconato (se si decide di confermarlo).

Hawkins immagino continuerà nella doppia veste di 2/3...serve cmq la guardia tiratrice americana (o comunitaria ed in quel caso sarebbe il centrone ad essere USA).
Thomas è da lodare ma a meno di un clamoroso exploit nella serie finale con Siena ha le valige in mano e pure lui penso ne sia al corrente.

In più imho serve un'ala piccola...magari italiana e il nome che circola da mesi è quello di Mancinelli


In sostanza,stante la conferma dei vari Taylor Hawkins Rocca Vitali Price Mordente Hall e forse Marconato dovrebbe venir fuori una cosa del genere:

Price - Vitali - 3° play (Sangarè?)
X USA - Mordente
Hawkins - X ITA (Mancinelli?)
Hall - Taylor
X COM - Rocca - Marconato



questo è pacifico...

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IO ODIO CARBONERA

"SIAMOAPOSTOCOSI"

e facci vincere una partita, no?



premesso che i regolamenti del basket sono i più incasinati al mondo (:asd) e che dunque posso sbagliarmi, credo che sia impossibile che Milano vada su una guarda americana, avendo già speso i visti per Price-Hawkins-Hall. A meno che, ovviamente, uno di questi non parta.

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e com'è che al momento l'Olimpia sta giocando con 4 USA (Price Hawkins Hall Thomas)?

a meno che per l'anno prox i regolamenti non siano ancora diversi

In sostanza nella mia proposta si sta cambiando una gurdia americana (Thomas) con un altra guardia americana e un lungo comunitario (Katelynas) con un altro lungo comunitario.

Non vedo perchè a norma di regolamento non possa essere una cosa fattibile.

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IO ODIO CARBONERA

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in effetti

aspé che vado a schiarirmi le idee

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ma lul

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IO ODIO CARBONERA

"SIAMOAPOSTOCOSI"

ecco cosa mi aveva confuso

Thomas era stato lasciato a lungo in tribuna perché il limite è di quattro extracomunitari e Milano, dopo l'arrivo di Price, ne aveva cinque (i quattro americani più Sow). Ora non ci sono problemi perché il negrone è infortunato. E comunque, in genere le squadre si riservano un visto da utilizzare nel corso della stagione, dunque dubito che ci si presenterà con quattro extra sin da subito.

Io come play/guardia prenderei Jaaber, che è comunitario, al posto di Price, con il mio pallino David Moss da numero tre

PG: Vitali, Jaaber, Sangaré
SG: Hawkins, Mordente
SF: Moss, Mancinelli
PF: Hall, X COMUNITARIO (Petravicius?)
C: Taylor, Rocca, Marconato

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