mÆvericĸ ha scritto:
Posto che aberro anch'io il fatto di giocare la supercoppa in terra straniera (comunque un trofeo minore), ma secondo me è molto più ridanciano leggere nomi di tappe del genere per una manifestazione che si chiama "Giro d'Italia"

http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pa ... chi&cod=75Il principio è lo stesso che porta a far giocare la Supercoppa all'estero
La differenza è che il Giro lo fa anche per questioni di indifferenza ben spiegate da Gatti, un giornalista del quale leggo sempre con grande piacere gli articoli anche quando non condivido, perché sa scrivere benissimo e non è mai banale. In questo caso condivido.
Io sono ferocemente attaccato alle tradizioni sportive. Il ciclismo rispetto al calcio ha o ad altri sport offre la differenza rilevante per cui i luoghi nei quali si è scritta la storia della disciplina sono del tipo "naturale", insostituibili (intendamoci, anche San Siro è insostituibile, alla faccia di ciò che si dice sugli impianti "moderni") Anche se adesso si corrono corse, anche importanti, in quasi in tutto il mondo, lo Stelvio, il Tourmalet o la Foresta di Aremberg o il Muro di Grammont non si possono "riprodurre", non sono trasportabili a Dubai o in Indonesia.
Anche per questo motivo queste nuove corse sono personalmente prive completamente di fascino ed interesse, anche se magari vengono corse dai migliori ciclisti al mondo. Per me le corse che contano davvero sono e saranno sempre le stesse, quelle europee.