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giova84 ha scritto:
Il ragazzo ha dei mezzi fisici spaventosi.
Però da un paio di anni mancano gli stimoli, le competizioni ed ha voglia di ribalta ;)
Questo ragazzo si allena tutto l'anno facendo km su km per 1-2 gare l'anno e questo gli va stretto.
Infatti da quest'anno si è concesso molte 20km proprio per questo.
Se non si vuole perdere questo talento bisogna lavorare sulla testa.

D'accordissimo con giova, speriamo si possa rifare presto ;)
A proposito di mezzi fisici, pensate che a riposo ha 28 pulsazioni al minuto :eek

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Howe vola in finale nel lungo
Lemaitre-bis: oro pure nei 200

Andrew centra la qualificazione al primo balzo con 8.15: "Da un paio d'anni non stavo così bene". Liliana Grenot è quarta nei 400: "Mi aspettavo almeno un bronzo". Il francese centra l'accopiata 100-200. Silvia Salis e Christian Obrist settimi, rispettivamente, nel martello e 1.500

BARCELLONA (Spagna), 30 luglio 2010 - Andrew Howe è la faccia felice dell'Europeo azzurro dopo una mattinata fatta di delusioni (su tutte, il ritiro di Schwazer nella 50 chilometri di marcia). L'italiano nato a Los Angeles si guadagna la qualificazione alla finale del salto in lungo, di domenica. Emozioni anche dai 400 metri, con Libania Grenot che deve però accontentarsi del quarto posto.

balzo perfetto — Andrew Howe, il campione europeo del lungo in carica, al primo e unico balzo atterra a 8.15, superando ampiamente la misura qualificazione di 8.10. “La pista è eccezionale, fa tutto da sé - ha detto l'azzurro - Più sei rilassato e più restsituisce. Per la finale cercherò di entrare più veloce. Oggi ero un poco nervoso, anche se sono solo 8 metri, quando di mettono quella misura lì davanti un po' di apprensione ti viene sempre. Oggi comunque ero tranquillo, sensazioni buone, tutto perfetto. Era da un paio d’anni che non mi sentivo così, anche se qualche dolorino ancora lo avverto”.

ai piedi del podio — Libania Grenot con una condotta di gara forse eccessivamente aggressiva sfiora il podio nei 400 metri. È quarta con il proprio primato stagionale portato a 50”43. Davanti finiscono tre russe: Tatyana Firova (49”89, miglior prestazione europea dell’anno), Kseniya Ustalova (49”92, primato personale) e Antonina Krivoshapka (50”10). Settima la bergamasca Marta Milani con 51”87 (primato personale). “Mi aspettavo almeno un bronzo e fino agli ultimi cento metri me lo sentivo al collo - confessa l'italocubana Grenot -. Poi quando ho visto le russe superarmi mi sono contratta troppo. Comunque questa è la strada giusta. Sono uscita veramente grintosa, ci credevo veramente. Mannaggia, mi sono vista scappare una medaglia”.

gli altri azzurri — Silvia Salis nel martello e Christian Obrist nei 1.500 condividono l’identica posizione nelle rispettive finali: un onorevole settimo posto. La bionda genovese spara il suo attrezzo a 68 metri e 85 centimetri, quasi sette metri in meno della tedesca Betty Heidler (76.38). Seconda finisce la russa Tatyana Lysenko con 75.65 e terza la polacca Anita Wlodarczyk con 73.56. Clima da corrida per la finale dei 1.500. In pista tre spagnoli e il tifo si accende. Lotta serrata, anche se tattica. Negli ultimi seicento metri l’iberico Arturo Casado esce prepotentemente e sul filo brucia il tedesco Schlangen e il connazionale Olmedo: 3’42”74, 3’43”52 e 3’43”54 i rispettivi crono finali. Settimo, come detto, l’altoatesino Obrist con 3’43”91. Nel lungo eliminati Emanuele Formichetti (7.91) e Stefano Tremigliozzi (7.80), mentre in mattinata Marzia Caravelli non è riuscita a superare l,o scoglio delle batterie nei 100 ostacoli: fuori con 13”50. Miglior fortuna è toccata alla velocista Giulia Arcioni che è riuscita a superare le batterie (23”63) e approdare in semifinale, dove sono finiti i suoi sogni: ultima con 23”77.

lemaitre bis — Il giovane francese Christophe Lemaitre, dopo i 100 metri, si impone anche nei 200. “Mi sto godendo questo momento, anche se è stata una gara difficile e molto serrata, ma ho dato il meglio di per raccogliere questo successo”. Lemaitre ha vinto in 20”37 davanti all’inglese Christian Malcom (20”38) e al connazionale Martial Mband Jock (20”42 e già terzo anche nei 100).

altre finali — Nei 400 metri uomini, il 22enne Kevin Borlee regala la prima medaglia al Belgio vincendo in 45”08 a suon di primato stagionale, davanti agli inglesi Michele Bingham (45”23) e Martin Romei (45”23). Nei 110 ostacoli si impone il favorito della vigilia, il britannico Andy Turner con 13”28 (primato stagionale), davanti al francese Garfield Darien (13”34) e all’ungherese Daniel Kiss (13”39). Negli 800 donne il titolo è andato alla russa Mariya Savinova (1’58”22) che già dominava l’Europa. Argento e bronzo sono andati rispettivamente all’olandese Yvonne Ha (1’58”85), che per l’occasione ha ottenuto anche il record personale, e alla piccola britannica Jennifer Meadows (1’59”39). Nei 400 ostacoli donne c'è ancora una russa sul tetto d’Europa: l'oro tocca a Natalya Antyukh. Con 52”92 ottiene il successo con la migliore prestazione continentale dell’anno. Seconda la bulgara Strambolova (53”82 e record nazionale), terza l’inglese Shakes-Drayton con il personale di 54”18. Nell'asta donne, con 4.75 (miglior prestazione europea dell’anno) la russa Svetlana Feofanova si aggiudica il titolo, davanti alle tedesche Silke Spiegelburg (4.65) e Lisa Ryzih (4.65). Sorpresa nei 3.000 siepi donne: la favorita Marta Dominguez, la spagnola campionessa mondiale in carica, e il pubblico non avevano fatto i conti con la grinta e la voglia di vittoria della russa Yuliya Zarudneva. Lotta sino all’ultima barriera, dove l’ha spuntata la russa (9’17”57) per una manciata di centesimi (9’17”74). Terza l’altra russa Lyubov Kharlamova con 9’29”82.

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La Mantia, argento nel triplo
Asta, Gibilisco chiude quarto

Un'altra inattesa medaglia agli Europei: la palermitana Simona La Mantia seconda alle spalle dell'ucraina Saladuha. Giuseppe Gibilisco chiude quarto nel salto con l'asta

BARCELLONA (Spagna), 31 luglio 2010 - Dopo il bronzo di Anna Incerti il secondo argento della giornata arriva da un’altra donna, un’altra siciliana, Simonia Lamantia nel salto triplo, mentre nel salto con l'asta Giuseppe Gibilisco si ferma al quarto posto.

la mantia da argento — Vincendo tutti i suoi timori, Simona spara subito un primo triplo balzo a 14.56 (primato personale di questo 2010), annichilendo le avversarie. L’unica a non farsi intimorire è la bielorussa Olha Saladuha che al secondo tentativo atterra a 14.62, migliorandosi poi ancora al quinto turno con 14.81, miglior prestazione europea dell’anno. Terza finisce la belga Svetlana Bolshakova con 14.55 (record nazionale). Simona Lamantia è nata a Palermo il 14 aprile 1983 e gareggia per le Fiamme Gialle. Allenata da Michele Basile da giovane si dedicava alla ginnastica artistica. Proviene da una famiglia di sportivi. Entrambi i genitori sono stati mezzofondisti e hanno vestito la maglia della nazionale. Simona si mise in luce nel 2003, vincendo l’argento ai campionati europei under 23 e due anni dopo si mise al collo l’oro, sempre nella stessa manifestazione. Purtroppo la sua carriera è costellata da numerosi infortuni che ne hanno limitato le capacità atletiche. Questo argento per ora sembra ripagarla ampiamente. Emozionatissima Simona La Mantia si concede ai microfoni con un sorriso smagliante: "Non ci credo, ho avuto tre anni di infortuni e quest'anno mi è arrivato tutto insieme: campionessa italiana e seconda agli Europei. Non ci credo. Non mollare mai, stringere i denti e andare avanti è stato il segreto. Una giornata indimenticabile, una serata magnifica. Sono entrata in pedana con la voglia di fare bene fin dal primo salto. Ero concentratissima, non mi aspettavo che il 14.56 potesse valere la medaglia d'argento".

800 uomini — Doppietta polacca sul doppio giro di pista, la finale europea più lenta degli ultimi 50 anni. Anche a Budapest 1966 Matuschewski corse più velocemente, finendo in 1’45”9. Oro a Marcin Lewandoski (1’47”07), argento ai campionati europei un der 23 del 2009, argento al britannico Michael Rimmer (1’47”17) e bronzo all’altro polacco dal nome impronunciabile Adam Kszczot (1’47”22).

400 ostacoli uomini — Il podio europeo rispecchia pienamente le graduatorie continentali del 2010. L’oro, infatti, è andato al britannico David Green che con 48”12 ha ottenuto la miglior prestazione europea 2010 già sua con 48”96. Argento al connazionale Rhys Williams (48”96 e record personale), bronzo all’ucraino Stanislav Melnykov (49”09).

Peso uomini — Otto centimetri racchiudono le tre medaglie. Oro al bielorusso Andrei Mikhnevich (21.01), bronzo olimpico a Pechino 2008 e miglior pesiste di questa prima parte dell’anno, con 22.09.Argento al polacco Tomasz Majewski (21.00) e bronzo al tedesco Ralf Bartles (20.93), già medagliato a Budapest 1998 (bronzo) e Göteborg 2006 dove vinse il titolo.

200 donne — Miglior prestazione europea dell’anno e titolo continentale per la francese Myriam Soumare (22”32), che precede l’ucraina Yelizaveta Bryzhina (22,44 e primato personale) e la russa Aleksandra Fedoriva (22”44).

100 ostacoli donne — La prima volta di una turca. A rompere il ghiaccio è la 24enne Nevin Yanit, non certo una sconosciuta a livello internazionale. Nel 2007, infatti si è aggiudicata il titolo europeo under 23 e nel 2009 ha vinto i Giochi del Mediterraneo. A Barcellona ha fermato i cronometri su 12”63 (record nazionale), precedendo l’irlandese Derval O’Rourke (12”65), pure lei al record nazionale e la tedesca Carolina Nytra (12”68).

salto con l'asta — Giuseppe Gibilisco ha invece mancato il podio nella finale del salto con l’asta. L'oro è andato al transalpino Renaud Lavillenie con 5.85, uno che di misure importanti se ne intende. Infatti vanta un primato personale di 6.01 e non si lascia intimidire dagli appuntamenti internazionali. Lo scorso anno a Berlino si aggiudicò la medaglia di bronzo e l'oro agli euroindoor di Torino. L'argento è andato all'ucraino Mazuryk con 5.80 e il bronzo al polacco Czerwinski con 5.75. L’atleta azzurro ha fallito per tre volte la misura di cinque metri e 85 centimetri dopo avere saltato il suo primato stagionale di 5,75, valso il quarto posto nella gara odierna. "Il rammarico c'è, ed è inutile negarlo. Oggi per me la possibilità di prendere una medaglia c'era tutta, e mi dispiace di non esserci riuscito. Quando ti porti a casa una medaglia di legno non è bello, anche se questo è più pregiato del solito. Ma se avessi fatto 5.75 al primo tentativo avrei vinto l'argento". Il siciliano Giuseppe Gibilisco è tornato fra i grandi del salto con l'asta, ma il quarto posto ottenuto nella finale degli Europei di Barcellona non lo soddisfa: "Il salto a 5.85 lo valevo e se avessi avuto più tempo per recuperarmi e concentrarmi probabilmente ci sarei riuscito. Non essere andato sul podio mi dispiace per me stesso, per la squadra e per il presidente Arese, che credeva in me. Faccio sempre 30 e non riesco mai a fare il 31. Sono tornato ma questa era una gara importante, ci vuole continuità per affrontarla. Io sto ancora provando a tornare in auge, ma la mia rivincita non è questa: io voglio sentire suonare l'inno di Mameli. Lo merito, e poi io sono uno che non si accontenta".

5000 metri uomini — Mo Farah, britannico di origini somale, ha bissato il successo dei 10.000 imponendosi dopo una lunga e appassionante volata anche nella distanza più corta. Nato a Mogadiscio, appassionato di calcio, tifa per il Manchester United (il suo idolo è Ryan Giggs), è uno specialista delle lunghe e medie distanze: campione europeo di cross nel 2006 e campione europeo indoor nel 2009 a Torino. Per una manciata di secondi ha superato lo spagnolo Jesus Espana sostenuto da un tifo infernale (13’31”18 contro 13’33”12). Terzo Hayle Ibrahmov con 13’34”15 che regala la prima medaglia di questi campionati all’Azebairgian. In questa prova erano in gara anche due azzurri: Daniele Meucci e Stefano La Rosa. Meucci ci ha creduto sino agli ultimi seicento metri. A quel punto ha cominciato ad accusare la fatica dei vari turni affrontati (fra 10 e 5 mila) e si è dovuto accontentare del sesto posto (13’40”17). Mai in gara La Rosa, a causa di alcuni problemi al tendine: decimo in 13’46”58.

Giavellotto uomini — Andreas Thorkildsen, norvegese capolista stagionale europeo, con un lancio a 88.37 ha avuto la meglio sul tedesco Matthias De Zordo, di chiare origini italiane, che ha ottenuto 87.81, nuovo limite personale. Bronzo al finlandese Tero Pitkamaki con 86.67.

Eptathlon — Oro all’inglese Essica Ennis con 6.823 punti (12,95/100 h, 1.89/alto, 14.05/peso, 23”21/200, 6.45/lungo, 46.71/giavellotto, 2’10”18/800), argento all’ucraina Dobrinska (6.778), terza la tedesca Oserei con 6.683 punti.



Incerti, bronzo nella maratona
Volano le ragazze della 4x400

Quarta medaglia azzurra agli Europei di Barcellona: la 30enne palermitana terza dietro alla lituana Balciunaite e alla russa Yulamanova: "Grande risultato: vale come un oro". La 4x100 maschile prima squalificata poi riammessa in finale (con il 2° tempo)

BARCELLONA (Spa), 31 luglio 2010 - L'italiana Anna Carmela Incerti ha conquistato la medaglia di bronzo nella maratona femminile dei campionati europei di Barcellona. L'oro è andato alla lituana Balciunaite, l'argento alla russa Yulamanova. La palermitana, allenata da Tommaso Ticali, finisce staccata di oltre un minuto e mezzo. La Incerti ha iniziato a praticare atletica quando aveva 16 anni, con le gare scolastiche. All’esordio sui 42 chilometri, nel 2003 ha vinto il titolo nazionale. Operata al tendine d’achille del piede sinistra, nel 2005 è riuscita a tornare ai massimi livelli nel 2008, quando ha vinto la maratona di Milano. Attualmente vive a Bagheria con il marito Stefano Scaini, mezzofondista delle Fiamme Gialle. Il suo primato sulla maratona è il 2h27’42” di Milano. Ha rinunciato volontariamente alla partecipazione dei campionati del mondo di Berlino 2009 per preparare al meglio questo appuntamento. La Incerti porta all'Italia la quarta medaglia di questi Europei di atletica. In precedenza erano arrivati gli argenti di Alex Schwazer nella marcia 20 km e di Nicola Vizzoni nel lancio del martello e il bronzo di Daniele Meucci nei 10 mila metri.

VALE ORO — "Non ho sbagliato nulla - ammette la Incerti - e ci ho creduto fino alla fine. Per me questo bronzo vale come un oro. Ho lavorato tanto, bene e con tenacia: è un grande risultato. Non me l'aspettavo proprio, è stata una sorpresa. Il mio allenatore ci ha sempre creduto e me lo diceva, io invece speravo di arrivare nelle prime cinque. Speravo fosse il giorno della mia vita e in effetti è andato tutto perfetto".

dentro — La 4x400 azzurra femminile si è qualificata per la finale agli Europei d'atletica di Barcellona. Il quartetto formato da Chiara Bazzoni, Marta Milani, Maria Enrica Spacca e Libania Grenot si è aggiudicato la seconda semifinale con il tempo di 3'27''95. La finale è in programma domani sera. Bene anche gli uomini, che hanno centrato la finale Il quartetto azzurro - formato da Claudio Licciardello, Luca Galletti, Domenico Fontana e Marco Vistalli - ha chiuso la propria batteria al quarto posto con il tempo di 3'04''55 che ha consentito il ripescaggio.

fuori — Nella 4x100 per i colori azzurri grande delusione e poi un sollievo. Gli uomini hanno rimediato una squalifica nelle batterie: il quartetto, composto da Roberto Donati, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio e Maurizio Checcucci, aveva concluso al secondo posto, ma è stato escluso per un'invasione di corsia. poi è stato accolto il reclamo dell'Italia e il quartetto azzurro arriva così in finale. Sotto accusa era il passaggio del testimone tra Roberto Donati, in prima frazione, e Simone Collio, in seconda. Dalle immagini tv, però, risultava evidente il disturbo del secondo frazionista russo, subito segnalato da Donati e Collio. Da qui il reintegro dell'Italia e la squalifica della Russia. Il quartetto azzurro si riprende il secondo posto in semifinale con il crono di 38"82 alle spalle della Germania, vincitrice in 38"75. La staffetta femminile azzurra è stata invece eliminata nelle batterie della 4x100. Il quartetto azzurro - formato da Jessica Paoletta, Tiziana Grasso, Giulia Arcioni e Audrey Alloh - ha chiuso al 6° posto con il tempo di 44"15.

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Maratona, Pertile è quarto
Baldini costretto al ritiro

A Barcellona amarezza per l'olimpionico di Atene: "Chiedo scusa a tutti. Avrei voluto chiudere meglio". Vince lo svizzero Rothlin, Pertile fuori dal podio per colpa dei crampi: "Peccato, ho sperato nell'oro". Buon settimo posto di Bourifa, Italia terza in Coppa Europa

BARCELLONA, 1 agosto 2010 - Maratona amara per l'Italia. Stefano Baldini costretto al ritiro, Ruggero Pertile quarto dopo aver sognato una medaglia importante. Ha trionfato lo svizzero Martin Rothlin, che ha rotto gli indugi al trentesimo chilometro e si è involato solitario verso il titolo europeo in una gara durissima per il caldo asfissiante e l’alta percentuale di umidità. Rothlin in 2h15’31” ha preceduto lo spagnolo Martinez (2h17’50”), il russo Safronov (2h18’16”) e l'azzurro Pertile (2h19”33).

VETERANO — Il vincitore è una vecchia volpe dei 42 km. Già lo si era visto all’opera nel 2006, ai campionati europei di Goteborg, dove arrivò secondo proprio alle spalle di Baldini. L’anno dopo si guadagnò il bronzo ai campionati mondiali di Osaka e alle olimpiadi di Pechino fu il migliore degli atleti europei con il sesto posto. In carriera ha corso 17 maratone ed vanta un personale di 2 ore 7 minuti e 23 secondi. E' anche un sopravvissuto: nel febbraio del 2009, tornando da un allenamento in Kenya fu colpito da embolia polmonare.

delusione — "Mi scuso con tutti - ha detto l'olimpionico di Atene che ha già annunciato il ritiro dalla maratona - avrei voluto finire meglio. Ce l'ho messa tutta, ma anche correndo in difesa non riuscivo a stare con gli altri. Evidentemente questa gara non era così alla mia portata come pensavo. Il tempo che passa si fa sentire, ma mi dispiace aver chiuso male". Delusissimo anche Pertile, che dopo il traguardo si è rifugiato piangendo nelle braccia della moglie e ha confessato che il suo obiettivo era una medaglia: "Ci credevo, ho creduto anche nell'oro. La condizione era molto buona, purtroppo dal 30° km ho iniziato a sentire i crampi ai polpacci. Nonostante i numerosi intoppi fisici, l’ultimo dei quali un ascesso al dente curato con antibiotici, ero fiducioso, ho sempre guardato avanti. Il mio fisico mi ha tradito, ed è un enorme peccato. Ho buttato via una medaglia che mi avrebbe dato fiducia per Mondiali e Olimpiade. Ci ho provato fino alla fine ma è arrivata la medaglia di legno, che non è mai bella".



Staffetta 4X100: è argento
Delusione Howe nel lungo

Agli Europei di Barcellona Roberto Donati, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio e Maurizio Checcucci arrivano secondi dietro alla Francia, bronzo per la Germania. Il 38''17 vale il record italiano, a soli sei centesimi dall'oro. Checcucci: “Oggi è la nostra festa. A 36 anni è un risultato particolare. Questo record lo inseguivo dall'Olimpiade di Sydney del 2000”. Il saltatore azzurro è solamente quinto. Brave le ragazze della 4x400: quarto posto e record italiano

BARCELLONA, 1 agosto 2010 - L’argento europeo nella staffetta 4x100 premia quattro ragazzi (Roberto Donati, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio e Maurizio Checcucci) che hanno sempre creduto nel lavoro di gruppo. Alcuni di loro hanno anche rinunciato alla prova individuale proprio per preparare al meglio questa gara. Sta nella tradizione italiana puntare sulla squadra specialmente quando non abbiamo grandi individualità. La Francia, che presentava il doppio oro (100/200) Lemaitre e il doppio argento Mbandjock è stata pressocché imbattibile, ma una speranza di successo ha sfiorato tutti, anche il commissario tecnico Francesco Uguagliati: “Sino alla fine ho sperato, ma i francesi sono dei mostri. Questo argento, comunque, è il frutto di un lungo lavoro che viene da lontano”.

la felicita' dei quattro — Donati: “Oggi era destino. Oggi è scattato qualcosa, ha vinto l’Italia, è stato meraviglioso. Peccato per l’oro ma più di così non si poteva fare”. Collio: “E’ un anno che lavoriamo per questo risultato. Una soddisfazione grandissima. Grazie al professor Di Mulo che assieme a noi ci ha creduto. Prima di entrare in pista ci ha detto 'oggi sarà l’apoteosi', tre cambi perfetti”. Di Gregorio: “Cercavamo questo risultato dal 2008. Quest’anno abbiamo lavorato molto bene e i sacrifici sono stati ripagati alla grande. La squalifica di ieri ci ha dato la rabbia in più”. Checcucci: “E' la nostra festa. A 36 anni è un risultato particolare. Questo record lo inseguivo dall'Olimpiade di Sydney del 2000”.

record italiano — Il 38”17 di oggi migliora un risultato storico dell’atletica italiana: quel 38”37 di Stefano Tilli, Pierfrancesco Pavoni, Carlo Simionato, Pietro Mennea di Helsinki 1983 (10 agosto), che valse il secondo posto ai campionati mondiali alle spalle degli statunitensi, che per l’occasione centrarono il record del mondo (37”86) e schierarono campioni stellari come Carl Lewis, Calvin Smith, Emmit King e Willie Gault.

MALE HOWE — E’ grande la delusione del clan Howe. Inutile nasconderlo: ci si aspettava una medaglia. Non importa di quale colore, l’importante era che il ragazzo uscito dall'incubo in cui era precipitato due anni fa, riuscisse a salire sul podio. Ci è arrivato, ma la coabitazione è durata poco. Con l’incalzare dei salti gli avversari poco alla volta lo hanno allontanato dal sogno. Alla fine si è dovuto accontentare del quinto posto con 8.12. Titolo, miglior prestazione europea e record dei campionati per il tedesco Christian Reif con 8.47. Praticamente il miglior atleta europeo dell’anno si è riconfermato ai vertici continentali. L’argento è andato al francese Gomis con 8.24 e il bronzo al britannico Tomlinson con 8.23. Molto deluso l'azzurro: “Con la testa c'ero ma le gambe no. Il piede non rispondeva alle sollecitazioni e poi mi ha battuto uno che non so neppure chi è”.

4x400 UOMINI — Da una medaglia insperata all’ultimo posto. La discesa all’inferno del quartetto azzurro (Vistalli, Galletti, Licciardello, Barberi) è durata lo spazio di un cambio di testimone: l’ultimo, quello tra Licciardello e Barberi. Sino a quel momento gli azzurri veleggiavano verso una possibile medaglia. Alla fine il sogno si è schiantato contro una prestazione sottotono dell’ultimo nostro frazionista. Il crono finale non lascia dubbi: 3’04”20. Il titolo è andato alla Russia (Dyldin, Aksenov, Trenikhin, Krasnov) con 3’02”14, l’argento alla Gran Bretagna (3’02”25) e il bronzo a un sorprendente Belgio con 3’02”60.

1.500 DONNE — Spagna, Francia, Spagna. Così nell’ordine le medaglie del miglio. Oro a Nuria Fernandez (4’00”20), argento alla Deliba (4’01”17) e bronzo alla Rodriguez (4’01”30).

4x400 DONNE — Quarto posto per le ragazze della staffetta del miglio supportato da uno splendido primato nazionale (3’25”71, migliore del 3’26”69 ottenuto nel 1999 da Perpoli, Spuri, Carboni, De Angeli). Chiara Bazzoni, Marta Milani, Maria Enrica Spacca e Libania Grenot reggono bene l’urto delle più titolate avversarie e non si lasciano travolgere. Vittoria della Russia (Kapachinskaya, Krivoshapka, Ustalova, Firova), a suon di miglior prestazione mondiale stagionale, con 3’21”26. Seconda la Germania (Kholmann, Cremer, Lindenberg, Hoffmann) con 3’24”07 e terza la Gran Bretagna (Sanders, Okoro, McConnell, Shaker-Drayton) con 3’24”32.

ALTO DONNE — La regina, comunque la si metta, è sempre lei, la bionda e altissima 26enne Blanka Vlasic. Ha vinto praticamente tutto, tranne il titolo olimpico (dove venne battuta dalla belga Hellebaut): campionati mondiali (due volte) all’aperto e indoor, meeting della Diamond League e altre manifestazioni sulle pedane di tutto il globo. Dopo una lotta serratissima con la svedese Emma Green è riuscita ad aggiudicarsi il titolo con 2.03 (ha eguagliato la sua miglior misura stagionale), lasciando a due centimetri (2.01) la bionda nordica e la tedesca Ariane Friederich (terza).

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ottimo risultato per la 4x100...penso possano nel breve darci delle soddisfazioni.

dico nel breve perchè guardando la carta d'identità dei 4 si nota che il più giovane è Donati (27 anni) mentre gli altri sono tutti over 30....Checcucci addirittura va per i 37.


Howe delusione ma fino ad un certo punto...era al rientro dopo 2 anni di stop per infortunio e conseguente operazione.

Da Baldini (39 anni suonati) sinceramente non si poteva pretendere chissà cosa...anche lui non disputava una maratona da 2 anni.

Pertile è stato abbastanza sfigato...quando era secondo sono sopraggiunti i crampi e a quel punto buonanotte sognatori.

Gibilisco poteva fa meglio ma c'è da sottolineare che ha ottenuto il primato stagionale quindi si può dire che nel momento cruciale della stagione ha dato quello che poteva,forse anche di più.

la 4x400 uomini ha sbagliato il cambio;può succedere...non ne farei un dramma.

la 4X400 donne ha stabilito il nuovo primato italiano...di più non si poteva pretendere.


Per noi sono arrivate anche delle gradite sorprese come il bronzo della Incerti nella maratona e l'argento della La Mantia nel tripo...medaglie che non erano per niente previste.Su Meucci nei 10000 invece qualche speranza c'era ed è arrivato il bronzo.
Le altre di Vizzoni nel martello e sopratutto di Alex Schwazer (nella 20 anzichè nella 50) erano da mettere in preventivo e sono arrivate.

L'italia dell'atletica al momento è questa...il livello è medio basso con sporadici picchi in alcune specialità.

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L'italia dell'atletica al momento è questa...il livello è medio basso con sporadici picchi in alcune specialità.


Penso che sia positiva questa spedizione ;)
Soprattutto dopo il flop di Berlino.

La 4x100 ha fatto meglio del previsto (dovevamo giocarci il bronzo invece è arrivato l'argento per un soffio e il Record italiano)

D'accordo con Howe che ancora non sta bene. Doveva rientrare a settembre (gli avevano detto di stare 1 anno fermo), quindi va bene. Comunque bastava vedere la sua rincorsa per vedere che non stava benissimo.

Sulla maratona Pertile ottimo fino a quando i crampi sono arrivati... sennò era argento sicuro.

Gibilisco come hai ben detto ha tirato fuori il primato stagionale... lui era uno che poteva puntare al podio infatti è arrivato 4°

Le due 4x400 penso che abbiano fatto quasi il massimo. Gli uomini prima del cambio sbagliato avevano fatto pure troppo, le donne hanno tirato giù di quasi un secondo il record italiano.

La Incerti ci ha regalato un bronzo fuori programma. La Mantia seconda nessuno se l'aspettava
Su Meucci io non mi aspettavo il bronzo.
Devo dire che pure Vizzoni è andato oltre previsione.

Schwazer meriterebbe un discorso a se.

Manca la Di Martino (anche se vista la gara di ieri non andava a medaglia) che ha deluso nelle qualificazioni.
Anche la Cusma male.
Penso di aver detto tutto :asd

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Devo dire che pure Vizzoni è andato oltre previsione.

vabbè ma Vizzoni (seppur stagionato) rimane un vice campione olimpico e in un campionato europeo,quindi con la cerchia che si restringe,una medaglia la si può mettere in preventivo.


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Penso che sia positiva questa spedizione Wink
Soprattutto dopo il flop di Berlino.

capisco che si arrivava da un flop clamoroso ma parlare di una spedizione positiva per un'Italia che chiude 17ma nel medagliere con sole 6 medaglie (nessuna d'oro) mi sembra francamente eccessivo :roll

Sono lontani i tempi in cui si vincevano ori olimpici e mondiali con i vari Andrei Dorio Simeoni Damilano Bordin Panetta Cova Mori Brugnetti May Sidoti Lambruschini e lo stesso Gibilisco (ultimo oro mondiale risalente addirittura al 2003).
A Howe appartiene l'ultimo oro Europeo (2006) e gli ultimi e unici ori olimpici da 22 anni a questa parte sono stati portati a casa da Baldini e Brugnetti (2004) e da Alex Schwazer (2008).

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capisco che si arrivava da un flop clamoroso ma parlare di una spedizione positiva per un'Italia che chiude 17ma nel medagliere con sole 6 medaglie (nessuna d'oro) mi sembra francamente eccessivo


Alex chiudiamo 17esimi, ma guardando i piazzamenti (i primi 8) chiudiamo 8avi.
Poi dobbiamo pensare che siamo partiti con queste certezze:
1-2 medaglie di Schwazer
E 1 medaglia della 4x100 (che poi non era scontata visto che basta sbagliare un cambio)

Poi ci giocavamo il podio con:
Di Martino (che partiva dietro la Vlasic e Friedrich)
Howe con il dubbio fisico
Gibilisco che non veniva da grandi misure
Cusma tra le prime 5
Vizzoni con 37anni
Grenot dietro alle russe.
Rubino nella 20k era con poca preparazione
La maratona si puntava al podio

Insomma non è che siamo partiti con molte prospettive di medaglia

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Insomma non è che siamo partiti con molte prospettive di medaglia

ma infatti non è questo il punto...il guaio è che in generale non abbiamo molte freccie al nostro arco.

Il movimento italiano rasenta i minimi storici però non è che siccome le aspettative erano quelle che erano dobbiamo ritenerlo un europeo positivo.
Resta un risultato negativo;il non avere atleti capaci di lottare per la medaglia è un'aggravante non certo una scusante.

E' positivo solo se lo si confronta all'ultimo mondiale....e sticaxxi direi :asdrulez
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Alex chiudiamo 17esimi, ma guardando i piazzamenti (i primi 8) chiudiamo 8avi.

sai quanto contano i piazzamenti nell'atletica? :asd
Vai e fai questa domanda ad uno a caso tra coloro che sono arrivati giù dal podio ma tra i primi 8 e senti che ti dice :asdrulez
Se la stessa domanda la fai a chi è arrivato quarto o quinto ti consiglio di infilarti un casco protettivo,potresti rimanere offeso (per dilla alla Huber : :rofl )

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alex683 ha scritto:
Cita:
Insomma non è che siamo partiti con molte prospettive di medaglia

ma infatti non è questo il punto...il guaio è che in generale non abbiamo molte freccie al nostro arco.

Il movimento italiano rasenta i minimi storici però non è che siccome le aspettative erano quelle che erano dobbiamo ritenerlo un europeo positivo.
Resta un risultato negativo;il non avere atleti capaci di lottare per la medaglia è un'aggravante non certo una scusante.

Mi sembra che anche i segnali per il futuro non siano molto incoraggianti.
Colpisce soprattutto il fatto che nel mezzofondo siamo praticamente inesistenti :roll

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