Tratti da gazzetta.it
La Mantia, argento nel triplo
Asta, Gibilisco chiude quarto
Un'altra inattesa medaglia agli Europei: la palermitana Simona La Mantia seconda alle spalle dell'ucraina Saladuha. Giuseppe Gibilisco chiude quarto nel salto con l'asta
BARCELLONA (Spagna), 31 luglio 2010 - Dopo il bronzo di Anna Incerti il secondo argento della giornata arriva da un’altra donna, un’altra siciliana, Simonia Lamantia nel salto triplo, mentre nel salto con l'asta Giuseppe Gibilisco si ferma al quarto posto.
la mantia da argento — Vincendo tutti i suoi timori, Simona spara subito un primo triplo balzo a 14.56 (primato personale di questo 2010), annichilendo le avversarie. L’unica a non farsi intimorire è la bielorussa Olha Saladuha che al secondo tentativo atterra a 14.62, migliorandosi poi ancora al quinto turno con 14.81, miglior prestazione europea dell’anno. Terza finisce la belga Svetlana Bolshakova con 14.55 (record nazionale). Simona Lamantia è nata a Palermo il 14 aprile 1983 e gareggia per le Fiamme Gialle. Allenata da Michele Basile da giovane si dedicava alla ginnastica artistica. Proviene da una famiglia di sportivi. Entrambi i genitori sono stati mezzofondisti e hanno vestito la maglia della nazionale. Simona si mise in luce nel 2003, vincendo l’argento ai campionati europei under 23 e due anni dopo si mise al collo l’oro, sempre nella stessa manifestazione. Purtroppo la sua carriera è costellata da numerosi infortuni che ne hanno limitato le capacità atletiche. Questo argento per ora sembra ripagarla ampiamente. Emozionatissima Simona La Mantia si concede ai microfoni con un sorriso smagliante: "Non ci credo, ho avuto tre anni di infortuni e quest'anno mi è arrivato tutto insieme: campionessa italiana e seconda agli Europei. Non ci credo. Non mollare mai, stringere i denti e andare avanti è stato il segreto. Una giornata indimenticabile, una serata magnifica. Sono entrata in pedana con la voglia di fare bene fin dal primo salto. Ero concentratissima, non mi aspettavo che il 14.56 potesse valere la medaglia d'argento".
800 uomini — Doppietta polacca sul doppio giro di pista, la finale europea più lenta degli ultimi 50 anni. Anche a Budapest 1966 Matuschewski corse più velocemente, finendo in 1’45”9. Oro a Marcin Lewandoski (1’47”07), argento ai campionati europei un der 23 del 2009, argento al britannico Michael Rimmer (1’47”17) e bronzo all’altro polacco dal nome impronunciabile Adam Kszczot (1’47”22).
400 ostacoli uomini — Il podio europeo rispecchia pienamente le graduatorie continentali del 2010. L’oro, infatti, è andato al britannico David Green che con 48”12 ha ottenuto la miglior prestazione europea 2010 già sua con 48”96. Argento al connazionale Rhys Williams (48”96 e record personale), bronzo all’ucraino Stanislav Melnykov (49”09).
Peso uomini — Otto centimetri racchiudono le tre medaglie. Oro al bielorusso Andrei Mikhnevich (21.01), bronzo olimpico a Pechino 2008 e miglior pesiste di questa prima parte dell’anno, con 22.09.Argento al polacco Tomasz Majewski (21.00) e bronzo al tedesco Ralf Bartles (20.93), già medagliato a Budapest 1998 (bronzo) e Göteborg 2006 dove vinse il titolo.
200 donne — Miglior prestazione europea dell’anno e titolo continentale per la francese Myriam Soumare (22”32), che precede l’ucraina Yelizaveta Bryzhina (22,44 e primato personale) e la russa Aleksandra Fedoriva (22”44).
100 ostacoli donne — La prima volta di una turca. A rompere il ghiaccio è la 24enne Nevin Yanit, non certo una sconosciuta a livello internazionale. Nel 2007, infatti si è aggiudicata il titolo europeo under 23 e nel 2009 ha vinto i Giochi del Mediterraneo. A Barcellona ha fermato i cronometri su 12”63 (record nazionale), precedendo l’irlandese Derval O’Rourke (12”65), pure lei al record nazionale e la tedesca Carolina Nytra (12”68).
salto con l'asta — Giuseppe Gibilisco ha invece mancato il podio nella finale del salto con l’asta. L'oro è andato al transalpino Renaud Lavillenie con 5.85, uno che di misure importanti se ne intende. Infatti vanta un primato personale di 6.01 e non si lascia intimidire dagli appuntamenti internazionali. Lo scorso anno a Berlino si aggiudicò la medaglia di bronzo e l'oro agli euroindoor di Torino. L'argento è andato all'ucraino Mazuryk con 5.80 e il bronzo al polacco Czerwinski con 5.75. L’atleta azzurro ha fallito per tre volte la misura di cinque metri e 85 centimetri dopo avere saltato il suo primato stagionale di 5,75, valso il quarto posto nella gara odierna. "Il rammarico c'è, ed è inutile negarlo. Oggi per me la possibilità di prendere una medaglia c'era tutta, e mi dispiace di non esserci riuscito. Quando ti porti a casa una medaglia di legno non è bello, anche se questo è più pregiato del solito. Ma se avessi fatto 5.75 al primo tentativo avrei vinto l'argento". Il siciliano Giuseppe Gibilisco è tornato fra i grandi del salto con l'asta, ma il quarto posto ottenuto nella finale degli Europei di Barcellona non lo soddisfa: "Il salto a 5.85 lo valevo e se avessi avuto più tempo per recuperarmi e concentrarmi probabilmente ci sarei riuscito. Non essere andato sul podio mi dispiace per me stesso, per la squadra e per il presidente Arese, che credeva in me. Faccio sempre 30 e non riesco mai a fare il 31. Sono tornato ma questa era una gara importante, ci vuole continuità per affrontarla. Io sto ancora provando a tornare in auge, ma la mia rivincita non è questa: io voglio sentire suonare l'inno di Mameli. Lo merito, e poi io sono uno che non si accontenta".
5000 metri uomini — Mo Farah, britannico di origini somale, ha bissato il successo dei 10.000 imponendosi dopo una lunga e appassionante volata anche nella distanza più corta. Nato a Mogadiscio, appassionato di calcio, tifa per il Manchester United (il suo idolo è Ryan Giggs), è uno specialista delle lunghe e medie distanze: campione europeo di cross nel 2006 e campione europeo indoor nel 2009 a Torino. Per una manciata di secondi ha superato lo spagnolo Jesus Espana sostenuto da un tifo infernale (13’31”18 contro 13’33”12). Terzo Hayle Ibrahmov con 13’34”15 che regala la prima medaglia di questi campionati all’Azebairgian. In questa prova erano in gara anche due azzurri: Daniele Meucci e Stefano La Rosa. Meucci ci ha creduto sino agli ultimi seicento metri. A quel punto ha cominciato ad accusare la fatica dei vari turni affrontati (fra 10 e 5 mila) e si è dovuto accontentare del sesto posto (13’40”17). Mai in gara La Rosa, a causa di alcuni problemi al tendine: decimo in 13’46”58.
Giavellotto uomini — Andreas Thorkildsen, norvegese capolista stagionale europeo, con un lancio a 88.37 ha avuto la meglio sul tedesco Matthias De Zordo, di chiare origini italiane, che ha ottenuto 87.81, nuovo limite personale. Bronzo al finlandese Tero Pitkamaki con 86.67.
Eptathlon — Oro all’inglese Essica Ennis con 6.823 punti (12,95/100 h, 1.89/alto, 14.05/peso, 23”21/200, 6.45/lungo, 46.71/giavellotto, 2’10”18/800), argento all’ucraina Dobrinska (6.778), terza la tedesca Oserei con 6.683 punti.
Incerti, bronzo nella maratona
Volano le ragazze della 4x400
Quarta medaglia azzurra agli Europei di Barcellona: la 30enne palermitana terza dietro alla lituana Balciunaite e alla russa Yulamanova: "Grande risultato: vale come un oro". La 4x100 maschile prima squalificata poi riammessa in finale (con il 2° tempo)
BARCELLONA (Spa), 31 luglio 2010 - L'italiana Anna Carmela Incerti ha conquistato la medaglia di bronzo nella maratona femminile dei campionati europei di Barcellona. L'oro è andato alla lituana Balciunaite, l'argento alla russa Yulamanova. La palermitana, allenata da Tommaso Ticali, finisce staccata di oltre un minuto e mezzo. La Incerti ha iniziato a praticare atletica quando aveva 16 anni, con le gare scolastiche. All’esordio sui 42 chilometri, nel 2003 ha vinto il titolo nazionale. Operata al tendine d’achille del piede sinistra, nel 2005 è riuscita a tornare ai massimi livelli nel 2008, quando ha vinto la maratona di Milano. Attualmente vive a Bagheria con il marito Stefano Scaini, mezzofondista delle Fiamme Gialle. Il suo primato sulla maratona è il 2h27’42” di Milano. Ha rinunciato volontariamente alla partecipazione dei campionati del mondo di Berlino 2009 per preparare al meglio questo appuntamento. La Incerti porta all'Italia la quarta medaglia di questi Europei di atletica. In precedenza erano arrivati gli argenti di Alex Schwazer nella marcia 20 km e di Nicola Vizzoni nel lancio del martello e il bronzo di Daniele Meucci nei 10 mila metri.
VALE ORO — "Non ho sbagliato nulla - ammette la Incerti - e ci ho creduto fino alla fine. Per me questo bronzo vale come un oro. Ho lavorato tanto, bene e con tenacia: è un grande risultato. Non me l'aspettavo proprio, è stata una sorpresa. Il mio allenatore ci ha sempre creduto e me lo diceva, io invece speravo di arrivare nelle prime cinque. Speravo fosse il giorno della mia vita e in effetti è andato tutto perfetto".
dentro — La 4x400 azzurra femminile si è qualificata per la finale agli Europei d'atletica di Barcellona. Il quartetto formato da Chiara Bazzoni, Marta Milani, Maria Enrica Spacca e Libania Grenot si è aggiudicato la seconda semifinale con il tempo di 3'27''95. La finale è in programma domani sera. Bene anche gli uomini, che hanno centrato la finale Il quartetto azzurro - formato da Claudio Licciardello, Luca Galletti, Domenico Fontana e Marco Vistalli - ha chiuso la propria batteria al quarto posto con il tempo di 3'04''55 che ha consentito il ripescaggio.
fuori — Nella 4x100 per i colori azzurri grande delusione e poi un sollievo. Gli uomini hanno rimediato una squalifica nelle batterie: il quartetto, composto da Roberto Donati, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio e Maurizio Checcucci, aveva concluso al secondo posto, ma è stato escluso per un'invasione di corsia. poi è stato accolto il reclamo dell'Italia e il quartetto azzurro arriva così in finale. Sotto accusa era il passaggio del testimone tra Roberto Donati, in prima frazione, e Simone Collio, in seconda. Dalle immagini tv, però, risultava evidente il disturbo del secondo frazionista russo, subito segnalato da Donati e Collio. Da qui il reintegro dell'Italia e la squalifica della Russia. Il quartetto azzurro si riprende il secondo posto in semifinale con il crono di 38"82 alle spalle della Germania, vincitrice in 38"75. La staffetta femminile azzurra è stata invece eliminata nelle batterie della 4x100. Il quartetto azzurro - formato da Jessica Paoletta, Tiziana Grasso, Giulia Arcioni e Audrey Alloh - ha chiuso al 6° posto con il tempo di 44"15.
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Il colonnello Van Bommel 
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