Tratti da gazzetta.it
Giro, tappa a Weylandt
Vinokourov maglia rosa
l belga Weylandt ha vinto la terza tappa battendo allo sprint l'australiano Brown e il tedesco Forster. Alexandre Vinokourov nuova maglia rosa. Cadel Evans attardato da una caduta
MIDDELBURG (Olanda), 10 maggio 2020 – Il belga Wouter Weylandt della Quick Step ha vinto in volata la terza tappa del Giro d’Italia, 224 km da Amsterdam a Middelburg. Il leader della classifica generale Cadel Evans, rimasto attardato per una caduta che ha frazionato in due il gruppo, ha perso la maglia rosa, che è stata conquistata dal kazako Alexandre Vinokourov.
LA GARA — Tappa liscia come una tavola, lungo le dighe olandesi. Ma le insidie arrivano dalle condizioni meteo, a causa delle forti raffiche di vento che arrivano dal mare. Un gruppetto di coraggiosi tenta la sortita fin dai primi chilometri: Kaisen, Stamneijder e Pineau arrivano ad avere 7’50” di vantaggio dal gruppo maglia rosa. Ma quando le squadre dei velocisti iniziano a lavorare seriamente, il distacco dei tre crolla precipitosamente e al km 139 il gruppo torna compatto. Petacchi, fra i favoriti per il gran finale, buca a 40 km dal traguardo e resta tagliato fuori. La volatona sembra nell’aria, ma a poco più di dieci km dall’arrivo il gruppo si fraziona in due tronconi a causa dei ventagli e di una caduta. Fra i ritardatari ci sono la maglia rosa Evans, Wiggins, Cunego e Sastre.
Senza compagni — Davanti continuano a tirare, Columbia su tutte. Evans, rimasto senza compagni di squadra, va a tirare in prima persona il plotone dei ritardari. Ma gli sforzi della maglia rosa non bastano. In volata Greipel e Hondo sembrano i favoriti, ma il tedesco della Columbia perde la ruota del compagno di squadra e resta tagliato fuori nel momento decisivo. Il belga Wouter Weylandt, abituato a tirare la volata agli altri, trova lo spazio giusto per infilare tutti e tagliare il traguardo per primo, davanti all'australiano Grame Brown (Rabobank) e al tedesco Robert Forster della Milram.. Evans arriva con 45” di ritardo e perde il primato in classifica. Il nuovo leader è Vinokourov, rimasto nel gruppo di testa dopo la frattura. Il kazako ha lo stesso tempo complessivo dell’australiano Richie Porte, ma è premiato dal calcolo dei centesimi della cronometro di sabato. Vinokourov ha 1” di vantaggio sul britannico David Millar; quarto Vincenzo Nibali a 5”.
CRONOSQUADRE — Domani giornata di trasferimento. La carovana tornerà in Italia stasera in aereo e mercoledì il gruppo sarà a Savigliano per la cronosquadre di 33 km da Savigliano a Cuneo.
Vinokourov: "Maglia non prevista"
Evans: "Tappa sfortunata"
Il Kazako scende dall'aereo a Cuneo indossando la casacca di leader: "Merito dei miei compagni E’ magnifico, in questa situazione arriviamo molto più motivati alla cronosquadre". Il campione del Mondo: Non ho potuto evitare chi mi era davanti". Basso: "Usciamo bene da questa tre giorni". Petacchi: "Ho bucato nel momento sbagliato"
CUNEO, 10 maggio 2010 - Alle 23 di sera scatta la festa per il rientro in Italia della carovana rosa. Due aerei, provenienti dalla città belga di Ostenda, sono atterrati a distanza di pochi minuti e, attraverso due ali di sbandieratori, i "girini" hanno raggiunto un capannone dove è stata organizzato un rinfresco,: una sorta di incrocio tra una cena e una festa paesana grazie al quale, alla vigilia del giorno di riposo, tutto il gruppo ha finalmente potuto godersi un po' di relax.
Su tutti spicc Alexandre Vinokourov, la nuova maglia rosa, che è sceso dall'aereo indossando la casacca di primo della classifica generale. Il kazako, dopo avere vinto la Liegi, è balzato in testa al Giro d'Italia dopo la terza tappa. Tutto a due anni e 8 mesi dall’annuncio della sua positività al Tour de France. Al top del ciclismo mondiale, dopo aver mangiato polvere per due anni. Si può chiamare rivincita, inizio di una nuova vita sportiva. E si può anche dissentire, come è accaduto sul podio di Ans il 25 aprile quando i tifosi belgi fischiarono il kazako per il suo passato poco limpido.
NUOVA ROSA — A Middelburg, ultima città olandese toccata dal Giro, sono arrivati solo applausi per l’uomo di Petropavlovsk, leader della corsa. Il terzo in tre giorni di vento, cadute e spettacolo. "Non avevo previsto di prendere la maglia così presto, e se ci sono riuscito è merito dei miei compagni. E’ magnifico, in questa situazione arriviamo molto più motivati alla cronosquadre di mercoledì". A 36 anni il kazako che corre nella squadra di Contador occupando un ruolo cruciale anche nelle scelte e nelle strategie, chiude un cerchio. E diventa un avversario tosto per tutti. "C’è ancora la cronosquadre di mezzo e l’ultima settimana è dura per uno come Alexandre - aggiunge il compagno di squadra Enrico Gasparotto -. Ma con la maglia rosa sulle spalle cambia tutto".
GLI ALTRI BIG — Cadel Evans è arrivato al traguardo con 46" di ritardo, come Sastre. Colpa del rallentamento seguito alla caduta di Wiggins, ai meno 12 dal traguardo. L’australiano era nervoso al traguardo, consapevole di aver perso terreno prezioso: "Non ho potuto evitare chi mi stava davanti, non ho avuto fortuna". E’ andato invece benissimo Michele Scarponi, undicesimo nella generale a 16" da Vinokourov dopo aver tenuto le ruote del primo gruppo nel vento della costa olandese. Sorridono anche i Liquigas-Doimo. Nibali è il primo riferimento dei big dopo Vinokourov (a 5" dalla rosa). Basso è a 18", con un vantaggio di 25" su Evans e addirittura 1’22 su Sastre. "Io e la squadra abbiamo speso tanto ma era normale che fosse così - ha detto il varesino - l’esperienza dei Tour de France è stata utile per gestire situazioni così difficili. Usciamo bene da questa tre giorni. Avanti così".
PETACCHI DELUSO — Deluso invece uno dei favoriti per la tappa, Alessandro Petacchi: "Ieri ho sbagliato io, oggi è stata la sfortuna a mettermi fuori gioco preventivamente. Ho bucato proprio in un momento sbagliato e non c'è stato più margine di recupero. Davvero un peccato. Ora spero che migliori l'accenno di bronchite che da stamattina mi causa qualche fastidio". Damiano Cunego è riuscito a limitare i danni: "Che tappa complicata! Vento, cadute, grande frenesia: con quello che è successo e nella situazione nella quale mi ero trovato, ho rischiato di perdere 10'. Grazie al supporto della squadra, però, sono riuscito a rientrare sui primi, dovendo però poi fare i conti con un'altra caduta in gruppo che mi ha rallentato. Sono molto dispiaciuto per Petacchi: è stato molto sfortunato, avrebbe potuto essere protagonista".
_________________
Il colonnello Van Bommel 
|