Tratti da gazzetta.it
Vettel rompe, fa festa Button
Massa 3° davanti ad Alonso
L'inglese della McLaren approfitta del ritiro del tedesco e vince un GP d'Australia molto emozionante nella prima fase. Il brasiliano va sul podio e precede il compagno, autore di una bella rimonta dopo una toccata in partenza. Kubica, 2° posto da applausi
MELBOURNE (Australia), 28 marzo 2010 - Alla faccia della F.1 noiosa. Dopo le polemiche del Bahrain ecco un favoloso GP d’Australia con sorpassi ed emozioni. C’è stata anche la complicità della pioggia, certo, ma il vero vincitore di oggi è lo spettacolo che ne è venuto fuori. Per la cronaca il trionfo in pista è andato a Jenson Button con la McLaren. L’inglese ha preceduto la Renault del sorprendente Robert Kubica, bravissimo a costruirsi il piazzamento alla partenza. Piccola ridimensionata per la Ferrari che ha piazzato Massa e Alonso in terza e quarta posizione. Ma con un campionato così lungo è una battuta d’arresto cui si può rimediare. Magari già in Malesia tra sette giorni. A seguire Rosberg, Hamilton, Liuzzi, Barrichello, Webber e Michael Schumacher.
LA PARTENZA — Al via su pista bagnata è lestissimo Vettel a scattare bene dalla pole. Subito dietro è Fernando Alonso ad avere grossi problemi: scatto lento e da dietro Massa lo ha infilato passando anche Webber. Alla prima curva il guaio che gela i ferraristi: Alonso tiene giù il piede, Button fa lo stesso e il contatto è inevitabile. Lo spagnolo va in testacoda e tocca pure Schumacher danneggiando l’alettone anteriore del tedesco che deve rientrare ai box per il cambio. L’altro vincitore della partenza è Kubica che approfittando dell’incidente si ritrova quarto. Finiscono immediatamente fuori per incidente anche Kobayashi che perde l’alettone anteriore e va in strike sugli incolpevoli Hulkenberg e Buemi.
CAOS PIT STOP — La pioggia ha però presto dato una tregua. La pista si è asciugata e tutti sono rientrati ai box per mettere le gomme da asciutto. E’ il 9° giro ma al 7° è stato Jenson Button ad anticipare tutti. Una mossa azzardata? No perché al rientro di tutto il gruppone l’inglese si ritrova in seconda posizione dietro a Vettel, un momento chiave e vincente per l’inglese. Va peggio a Webber che aspetta un’altra tornata e al rientro con gomme fredde è passato anche da Massa.
SHOW AL 16° GIRO — Grande spettacolo al 16° giro. Webber infila Massa e da dietro anche Hamilton passa dentro al brasiliano. I due però la combinano grossa. Hamilton infatti va subito all’attacco dell’australiano che tiene giù il piede e va lungo a una chicane costringendo Hamilton a rallentare. L’inglese mette le gomme fuori dalla traiettoria, sul bagnato, e così Massa ne approfitta e resta in quinta posizione dietro a Vettel, Button, Kubica e Rosberg. E’ il momento di massima delusione per il pubblico locale che vede Webber rientrare in pista ma in ottava posizione dietro ad Alonso, scatenato da dietro nel cercare di risalire posizioni.
ALTRI SORPASSI — Altro grande show è tra il 22° il 24° giro. Protagonista assoluto è Hamilton che infila Massa (perdendo un pezzo di paratìa) e resiste al contrattacco del brasiliano. Alonso subito dietro ai due si distrae, mette le gomme sul bagnato e da dietro è passato da Webber. Hamilton si mette alla caccia di Rosberg e lo sorpassa alla grande poco dopo. E al 26° giro il colpo di scena: Vettel va fuori da solo per il più clamoroso dei ritiri. E’ il momento decisivo della gara. Button in testa cerca di allungare perché ha 5” su Kubica braccato da Hamilton. Il campione del mondo si avvantaggia della lotta tra i due e prende altri secondi decisivi. Al 35° giro Hamilton rientra ai box e riparte dietro a Button, Kubica, Massa e Alonso.
GRAN FINALE — Si va verso la conclusione. Manca ancora il pit stop dei primi 4 ma la loro scelta è di non cambiare (e Alonso ha mostrato di non gradire). Così Hamilton va alla rincorsa delle Ferrari e le raggiunge a pochi giri dalla fine seguito da Webber. I due cacciatori attaccano ma in pratica si sparano a vicenda. La volpe Alonso tende loro una trappola da campione, tira la frenata all’inglese e da dietro Webber stupidamente tampona Hamilton. Fuori gara ci vanno loro, Alonso porta a casa il quarto posto che vista la situazione, vale oro. Button chiude vittorioso, chi ride sempre è Bernie Ecclestone.
Button: "E chi se l'aspettava?"
Hamilton: "Io bravo, la squadra no"
L'iridato: "Non pensavo di vincere così presto con la McLaren". L'inglese: "Penalizzato dalla strategia". Massa: "Buon podio e gran partenza". Vettel: "Ho sentito una vibrazione fortissima e la macchina mai ha abbandonato". Kubica: "Grande risultato ma in condizioni normali non siamo da podio"
MELBOURNE (Australia), 28 marzo 2010 - "E’ davvero speciale vincere per la prima volta con la McLaren. Francamente non pensavo di farcela così alla svelta". Così Jenson Button dopo il secondo successo consecutivo a Melbourne, l’ottavo della carriera e soprattutto il primo da quando ha traslocato a Woking. "Tra l’altro una gara che era iniziata male perché al via mi sono toccato con Alonso che probabilmente non mi aveva visto, mi sono fermato prima degli altri per cambiare le gomme e pensavo di aver compiuto un errore catastrofico perché la pit lane era davvero bagnata, invece credo che sia stata la miglior scelta possibile".
LEWIS CRITICO — "Io ci ho messo il cuore, ho guidato alla grande. Ma la strategia mi ha penalizzato". Il campione del mondo 2008 ha chiuso al sesto posto: colpa di un contatto con la Red Bull di Mark Webber al penultimo giro ma, a sentire Hamilton, colpa anche della strategia imposta dal team. "Penso di aver disputato una delle migliori gare della mia vita: sono partito undicesimo, ho recuperato in fretta. La strategia, però, non è stata corretta. Tutti i piloti davanti a me hanno effettuato una sola sosta. Per qualche motivo, io ne ho dovute fare due. Penso che avrei meritato più di quanto ho raccolto. La squadra fa sempre un lavoro straordinario".
BRAVO ROBERT — Soddisfatto anche Robert Kubica che finalmente ha infranto il tabù Australia: "Nelle ultime due edizioni avrei potuto finire facilmente sul podio se non fossi rimasto coinvolto in incidenti, stavolta ce l’ho fatta. Ma dobbiamo essere realisti in condizioni normali la Renault non è ancora da podio. Per questo questo secondo posto costituisce un risultato importante per il team"
SFORTUNA SEB — Sebastian Vettel si è dimostrato ancora una volta pilota dal talento cristallino, ma ha pagato la poca affidabilità della sua Red Bull: "Tutto stava andando per il meglio, poi all'improvviso ho avvertito una vibrazione fortissima e ho perso la macchina. Si è rotto l'impianto frenante. Mi girano proprio le palle".
Felipe: "Gran partenza"
Alonso: "Va bene così"
Massa sorride: "Non sono mai partito così bene in un Mondiale. Ho avuto qualche problema con le gomme, ma lo spunto al via mi ha permesso di salire sul podio". Lo spagnolo: "Quando sono arrivato vicino al mio compagno avevo finito le gomme. Ma dopo l'incidente al via ho ottenuto un buon risultato"
MELBOURNE (Australia), 28 marzo 2010 - Non era la sua pista, ci aveva solo raccolto un misero sesto posto in passato. Oggi, però, il vento a Melbourne è cambiato. Felipe Massa ci è uscito con un podio pieno di significati. Innanzitutto perché gli consente di restare saldamente al secondo posto nel Mondiale. E poi perché arrivato soffrendo davanti al suo compagno di squadra, uno come Fernando Alonso, che di regali non ha mai fatti a nessuno. "Non ho mai iniziato una stagione così bene come quest’anno e so quanto sia importante poi in termini di campionato – ha detto a caldo il brasiliano - ovviamente non è stato il miglior gran premio della stagione, però sono stato autore di una partenza fantastica, ho visto che Alonso e Webber slittavano un po’ e io sono riuscito a passare. Ma ho compiuto qualche errore anche per colpa delle gomme che faticavano ad andare in temperatura. Il team ha fatto un bel lavoro, evitando di fermarci per un secondo stop altrimenti non sarei riuscito a salire sul podio. Non ho mai avuto tanti punti così all’inizio di un campionato, sono molto contento per questo”.
ALONSO SI ACCONTENTA — Tutto sommato contento anche Fernando Alonso. Per come è andata la gara il quarto posto non è affatto da disprezzare. E a un certo punto c’è stata pure la lotta col compagno di squadra brasiliano. “E quando si lotta ruota a ruota col compagno di squadra non è la stessa cosa che farlo con un avversario – ha detto lo spagnolo che resta al comando del Mondiale - poi in questi casi si pensa sempre a cosa direbbe il capo…”. Non si poteva però affondare per un motivo preciso spiega poi il due volte iridato. “Il mio punto massimo di prestazione era qualche giro prima, quando sono arrivato vicino a Felipe le gomme erano già andate. Il voto che mi do? Un 7. Certo che se la partenza fosse andata meglio potevo anche vincere la gara ma per meritarsi un 9 o un 10 tutto deve essere perfetto e la partenza non è stata perfetta”. Nel finale c’è stato l’attacco di Hamilton. Come è andata quella circostanza? “Facevo la chicane lentamente per accelerare via subito dopo in modo tale che Hamilton e Webber non se l’aspettassero. Tranne appunto a quel giro quando ho messo le ruote sul cordolo, loro si sono affiancati ma io avevo l’interno della curva. Poi si sono toccati e meglio così per me. Era difficile, mi avrebbero attaccato comunque e quindi sono stati momenti un po’ stressanti”. E la partenza con le ruote che pattinavano? Dobbiamo ancora verificare cosa è successo ma credo che il problema sia stata la striscia bianca al via, umida per la pioggia. Io e Webber eravamo quelli che la prendevamo in prima e abbiamo pattinato, gli altri ci arrivavano in terza o in quarta e non hanno avuto lo stesso problema. Credo sia stato decisivo. In ogni caso ho preso punti importanti per me e per il team. Per come sono andate le cose sono veramente felice, ho preso 12 punti a Vettel, 11 a Schumacher, tutta gente pericolosa per il campionato”. Poi racconta anche l’episodio della radio quando ha risposto al suo ingegnere di pista che non gli interessava sapere il distacco di Hamilton in rapido avvicinamento: “Una cosa casuale, intendevo dire che quando arrivava, arrivava, ero preparato"
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Il colonnello Van Bommel 
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