Pochi giri per imparare le traiettorie di un circuito sconosciuto, poi l'americano apre il gas e spara un tempone impressionante. Alle Honda Ten Kate il 2° e 3° tempo, l'Aprilia è quarta con Biaggi e la Ducati arranca

Losail – Ducati, che succede? In una giornata segnata dallo strepitoso tempone di Ben Spies e da una Yamaha che fa sempre più paura, la Rossa cola a picco. Noriyuki Haga, per quasi tutta la sessione ai margini della top16, chiude in undicesima posizione, mentre Michel Fabrizio finisce la sessione ottavo (ma dopo esser rimasto anche lui fuori dai dieci per quasi tutto il turno) prendendo paga dai privati Shane Byrne – risorto dopo i pasticci australiani – e Jakub Smrz sempre più concreto, nonostante una fuoriuscita sulla sabbia.
In questa giornata nera la Ducati si è trovata costretta ad inseguire l'Aprilia. Max Biaggi, autore di un bell'affondo, è al quarto posto finale (con due passaggi di fila sotto il muro dei due minuti) mentre Shinya Nakano (a lungo davanti a tutti) conclude decimo.
"Perdiamo un'enormità nel primo settore e stiamo cercando di capire perché" - ha detto un Davide Tardozzi apparso particolarmente seccato dalla situazione. Su questo tracciato la Ducati lo scorso anno fece la voce grossa con Troy Bayliss vittorioso in gara uno dopo uno strepitoso duello con Max Biaggi risoltosi all'ultima curva.
In passato Losail è stata particolarmente severa con le gomme perché la sabbia portata dal vento diminuisce il grip, le coperture scivolando si riscaldano e vanno in crisi. Oggi però l'asfalto era particolarmente pulito "e mi sono stupito di non avere i soliti problemi degli anni scorsi" - ha commentato Max Biaggi. Il romano ha fatto un po' di pretattica. "Ancora non ci siamo, la RSV4 ha diversi piccoli problemi e stiamo tentando di venire a capo" ha detto con un sorriso sornione. I tecnici non hanno ancora montato i leveraggi realizzati dopo l'Australia e portati in valigia dall'Italia dal direttore tecnico Luigi Dall'Igna.
L'uomo del momento è Ben Spies. Sotto gli occhi di Davide Brivio, manager Yamaha MotoGP, il texano è stato superlativo. Al mattino, su una pista mai vista, si era accodato al tedesco Max Neukirchner. Poi, imparate le traiettorie, il talento ha scatenato la cavalleria della Yamaha R1 spiccando un eccezionale 1'58"886, tre decimi sotto il primato della pista (con gomme da gara) realizzato nel 2008 da Fonsi Nieto con la Suzuki in 1'59"156.
Tra Spies, che è veloce anche sul passo, e Max Biaggi si sono inserite le due Honda Ten Kate di Jonathan Re e Carlos Checa: sono stati due lampi non impressionanti, perché né l'uno né l'altro hanno lo stesso ritmo di Ben e Max.
Mentre l'Aprilia avanza a grandi falcate, la BMW segna un po' il passo sia con Troy Corser (che qui è sempre andato fortissimo: vittoria 2005 e due pole consecutive nelle ultime due edizioni) che con Ruben Xaus, sedicesimo e diciassettesimo. Non c'è da far drammi perché la Superpole di domani pomeriggio (ore 13 italiane) potrebbe rimettere molte cose in discussione: la Ducati spera che questo giovedi sia stato solo un brutto incubo.
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Losail – Due tentativi, due pole: Ben Spies continua a fare il fenomeno mentre Max Biaggi porta l'Aprilia di nuovo in prima fila. La nuova formula Superpole è una strepitosa girandola di emozioni e anche questa volta, com'era successo a Phillip Island, ha offerto conferme e soprese.
Nel primo turno (venti al via, quattro eliminati) subito vittime illustri. Max Neukirchner, caduto rovinosamente al mattino, pasticcia coi tempi del cambio gomme e su un tracciato così lungo non riesce a compiere l'ultimo tentativo. La Suzuki non è stata previdente come l'Aprilia che proprio per evitare problemi simili ha preparato entrambe le moto per Nakano e Biaggi tenendole a disposizione in corsia box con le coperture già montate. Esce anche Jonathan Rea che in qualifica era stato secondo in scia a Spies e migliore delle Honda.
Il secondo "stint" è quello fatidico perché il gruppo dei sedici superstiti si riduce ad otto. Ben Spies, velocissimo anche con gomma da gara, si permette il lusso di risparmiare le uniche due supersoffici a disposizione. Effettivamente rischia un po': il texano, sopravanzato dagli avversari in pista con la soft, arretra al settimo posto ma si salva. Pensate che beffa se fosse finito fuori…
Diciamo che non c'è mancato molto perché la lista degli esclusi comprende tra gli altri Rolfo, Fabrizio con la seconda Ducati ufficiale, la Suzuki superstite di Kagayama (disastro: qui l'Alstare ha vinto cinque delle otto gare disputate!) e Laconi.
Nell'ultima sfida tra gli otto rimasti a giocarsi le prime due file Big Ben non ha avuto bisogno di sfruttare il vantaggio delle due gomme. Nella prima uscita ha ottenuto un fantastico 1'57"280 distruggendo il primato Superpole 2008 ottenuto da Troy Corser, con la vecchia R1, in 1'58"053. Nel tentativo successivo il texano si è fermato subito dopo la prima curva. "Eravamo d'accordo che mi avrebbero segnalato se qualcuno si avvicinava, quando sono passato davanti al box mi hanno esposto "tutto okay" e a quel punto non avrebbe avuto senso insistere ancora" ha raccontato Elboz, il gomito.
Alle spalle di Spies si è inserito il sempre più efficace Jakub Smrz, che sta facendo volare la Ducati satellite del team Guandalini, di nuovo davanti alle ufficiali in qualifica com'era successo in Australia.
Max Biaggi ha festeggiato per la seconda volta in prima fila con l'Aprilia. "Sono sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta - ha commentato Max inviando un messaggio neanche tanto nascosto alla Ducati che gli ha preferito Noriyuki Haga - La gara sarà molto dura perché ancora non siamo al livello della Yamaha, però sono convinto che ci possiamo divertire". Qui Biaggi ha vinto nel 2007 al debutto sulla Suzuki e lo scorso anno fu secondo in scia a Troy Bayliss.
Noriyuki Haga, solo 15° venerdi, è risorto: quarto tempo. "Ci manca grip, la soffice ha più aderenza e ha nascosto i nostri problemi, ma dobbiamo assolutamente risolvere la situazione prima del via" – si augura Noriyuki. In Australia è riuscito a vincere scattando dalla quarta fila, qui è davanti ma con più dubbi dal punto di vista tecnico.
In seconda linea prenderanno il via Sykes (a conferma del potenziale della Yamaha), Nakano, Checa e Byrne. Interrogativo della vigilia: Spies riuscirà a scappare, oppure Biaggi o Haga riusciranno a tenerlo a bada? Comunque vada, saranno due manche pazzesche.

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Dopo la prestazione non esaltante di Biaggi a Phillip Island, speriamo che l'Aprilia possa fare meglio in Qatar

Come sempre, vediamo cosa combinerà oggi Nori

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LOSAIL (Qatar), 14 marzo 2009 - Lo statunitense Ben Spies (Yamaha) ha vinto gara 1 del GP del Qatar, seconda prova del Mondale SBK a Losail, in Qatar. Gran duello Ducati-Aprilia per il secondo posto: a due giri dalla fine Noriyuki Haga è riuscito ad avere la meglio su Max Biaggi che aveva comandato la corsa dal via fino al tredicesimo passaggio, quando ne mancavano solo cinque alla fine. Spies, 24 anni, approdato al Mondiale dopo aver vinto tre volte di fila il campionato Usa, è al secondo successo consecutivo.
GRINFIE - Dopo aver dominato le qualifiche il texano è rimasto nelle grinfie del gruppo ma si è subito accodato a Biaggi e Haga, poi nel finale ha fatto la differenza con una Yamaha R1 veramente in palla. Haga mantiene il primato nel Mondiale. La Ducati risorge dopo prove molto tribolate mentre l’Aprilia sorprende tutti lottando per la vittoria alla seconda e finendo sul podio. È una grande impresa considerando che la RSV4 è una delle novità tecniche della stagione.
SCIVOLATA - "Il podio era il nostro obbiettivo per metà stagione, ci siamo riusciti molto prima del previsto" ha commentato Biaggi. "È una gioia particolare, sono tornato in Aprilia dopo tanti anni e ho fatto la scelta giusta. La moto è nuova ma gara dopo gara sta diventando una certezza, la bontà del progetto si vede e questo risultato non è casuale. Contro Haga potevo tentare un attacco disperato ma pregiudicare il podio sarebbe stato un peccato". La marca veneta ha piazzato Shinya Nakano al quarto posto mentre la Ducati ha perso l’altra F09 per una scivolata senza danni di Michel Fabrizio. Alle 13.30 italiane il via di gara 2.

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stesso podio anche in gara-2

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Questo texano fa sul serio!!!!!!
Lo aspettiamo in Europa....Però come inizio non è male!!!!

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SEMPRE AL TUO FIANCO!

Tratto da gazzetta.it

Biaggi razzo a Valencia

Il romano su Aprilia il più veloce nelle prime qualifiche del GP di Spagna, terza prova (la prima in Europa) del Mondiale Superbike. Max precede lo statunitense Ben Spies (Yamaha) e il giapponese Noriyuki Haga (Ducati)

VALENCIA (Spagna) venerdi 3 aprile 2009 – Clamoroso a Valencia: Max Biaggi con l’Aprilia è stato il più veloce nelle prime qualifiche del GP di Spagna, terza prova (la prima in Europa) del Mondiale Superbike. L’ex iridato precede lo statunitense Ben Spies (Yamaha) e il giapponese Noriyuki Haga (Ducati), cioè gli stessi avversari che Biaggi aveva affrontato nelle due spettacolari manche disputate tre settimane fa in Qatar. In quella occasione Spies aveva fatto doppietta ma Biaggi, per dodici giri al comando, aveva già fatto intravedere grandi possibilità regalando i primi due podi (terzo posto) alla marca di Noale rientrata in SBK dopo sei anni di assenza.
I FEEL GOOD - “Peccato che il tempo di venerdi non conti nulla" sorride l'ex iridato. "Il primato dà comunque una sensazione piacevole anche perché per me non è troppo frequente essere così veloce il venerdi. Il mio pensiero è ai 25 giri della gara, che saranno molto più duri. Stiamo lavorando per metterci in condizione di puntare al meglio.” La vittoria alla terza gara Mondiale della RSV4 sarebbe un traguardo inimmaginabile alla vigilia: è realistico? “Venendo in Aprilia ero sicuro che sarei potuto tornare sul gradino più alto del podio. Diciamo che l’obbiettivo si comincia ad intravedere.”
EVOLUZIONI - L’Aprilia ha portato alcune evoluzioni di motore ed elettronica deliberate per addolcire l’erogazione del quattro cilindri V65° che anche in questa circostanza è stato il più veloce in pista: 294,3 km/h contro 293,5 registrati dalla Ducati capoclassifica del Mondiale con Noriyuki Haga. Ben Spies è rimasto lungo la pista con la Yamaha ammutolita nelle libere del mattino. Si chiude al 18° posto - comunque ad appena un secondo da Biaggi - la prima giornata in SBK di John Hopkins, americano appiedato dalla Kawasaki MotoGP riciclatosi sulla Honda Stiggy. Domani la seconda sessione di qualifica designerà i migliori venti che si giocheranno le prime cinque file dello schieramento e la Superpole con la spettacolare formula ad eliminazione in tre turni da dodici minuti ciascuno. Il via alle 15.

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Il colonnello Van Bommel

Valencia – Sono passati appena cinque minuti dal via del secondo turno di prove ufficiali della Superbike, che l'Aprilia n.56 vola nello spazio di fuga e disarciona il suo pilota. Nakano compie un'impressionante serie di capriole e rimane a terra intontito. Viene trasportato in osservazione al centro medico e le prove sono interrotte dall'esposizione della bandiera rossa.
Riprendono dopo un quarto d'ora e subito si assiste a un'altra caduta, questa volta il protagonista è Ruben Xaus con la BMW. Lo spagnolo si rialza senza problemi: c'è abituato...
Quando mancano 25' alla fine, Spies ingrana la marcia giusta, migliora tutti i primati nei tre tratti cronometrati e piomba sul traguardo in vetta alla classifica abbassando il tempo di Biaggi di cinquanta millesimi. Insiste e porta il vantaggio a 70 millesimi, magnificamente assecondato dalla sua Yamaha. Intanto Smrz ha scavalcato Fabrizio al quarto posto ed è a meno di due decimi da Haga. Sale anche Laconi, che guadagna il settimo posto ai danni di Sykes. Si apprende che Nakano è fuori gioco a causa della frattura della clavicola sinistra.
Il tempo scorre senza sconvolgimenti della classifica finché, a dieci minuti dal termine del turno, Troy Corser dà la sua zampata e porta la sua BMW al quarto posto col tempo di 1'35"1, mentre Haslam fa un dritto e rientra in pista. Ma adesso l'atmosfera comincia decisamente a riscaldarsi: il primo colpo lo mette a segno quel manicaccio di Regis Laconi, che "spara" un 1'34"714 e finisce il giro al secondo posto alle spalle di Spies. Apre il gas anche Kagayama e la sua Suzuki si sistema al quarto posto davanti ad Haga. Quando mancano tre minuti alla bandiera di fine turno questi sono i "top ten": in testa Spies, seguito da Laconi, Biaggi, Kagayama,Haga, Neukirchner, Fabrizio, Corser, Rea, Smrz. Ma c'è ancora tempo per gli ultimi affondi. Arriva Parkes con la Kawasaki e strappa a Fabrizio il settimo posto. Biaggi rimane fermo lungo la pista col motore della sua Aprilia ammutolito: l'impressione è che abbia finito il carburante... Fabrizio reagisce in extremis e guadagna il quarto posto mentre Corser recupera il sesto. La classifica finale vede Spies imbattuto col suo 1'34"709, seguito da Laconi con 1'34"714, poi Biaggi, Fabrizio, Kagayama, Corser, Haga e Kiyonari con la prima Honda.

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Sempre forza Max!

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Alì-Frazier Joe brought out the the best in me. That flight, I could feel something happening to me. Something different from what I \\\\\\\'d felt in fights before... And if God ever calls me to a holy war, I want Joe Frazier fighting beside me.

...stiamo a 230...
http://www.forum-calcio.com/viewtopic.php?t=68771
http://www.youtube.com/watch?v=kL2_SLnOkvw
http://www.youtube.com/watch?v=jtEjI58cLms&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=Ut8cXAkyRgU&feature=related
...sempre col Boemo!

VALENCIA (Spagna) - Ben Spies (1'33"270) ha conquistato a Valencia la terza pole position stagionale nel Mondiale Superbike. Il pilota americano della Yamaha ha preceduto le tre Ducati di Regis Laconi, Noriyuki Haga e Michel Fabrizio (queste ultime due ufficiali). Solo 18.o tempo per l'Aprilia di Max Biaggi. Gara-1 e' in programma domani alle 12. (Agr)

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