Ma non sono ìdioti, sono semplicemente scarsi.
Voekler, Cunego e Rolland che tengono sulle salite con i grandi sono indicativo del livello bassissimo di questo tour per quanto riguarda le salite.
Ed è strano perchè sugli altri versanti (Passist, velocisti) abbiamo visto grandissime cose.
Ma in salita non c'è nessuno in condizioni da far la differenza.

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1. VOECKLER Thomas 181 TEAM EUROPCAR 79h 34' 06"
2. SCHLECK Andy 11 TEAM LEOPARD-TREK 79h 34' 21" + 00' 15"
3. SCHLECK Frank 18 TEAM LEOPARD-TREK 79h 35' 14" + 01' 08"
4. EVANS Cadel 141 BMC RACING TEAM 79h 35' 18" + 01' 12"
5. CUNEGO Damiano 161 LAMPRE - ISD 79h 37' 52" + 03' 46"
6. BASSO Ivan 91 LIQUIGAS-CANNONDALE 79h 37' 52" + 03' 46"
7. CONTADOR Alberto 1 SAXO BANK SUNGARD 79h 38' 50" + 04' 44"
8. SANCHEZ Samuel 21 EUSKALTEL - EUSKADI 79h 39' 26" + 05' 20"
9. DANIELSON Tom 52 TEAM GARMIN - CERVELO 79h 41' 14" + 07' 08"
10. PERAUD Jean-Christophe 108 AG2R LA MONDIALE 79h 43' 33" + 09' 27"

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Nascerà qui, al ristorante "L'orologio", ritrovo di artisti e sarà per sempre una squadra di grande talento. Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perchè noi siamo fratelli del mondo. (Milano, 9 marzo 1908)

Non sono d'accordo; Evans è nettamente più forte del lussemburghese a cronometro e se il vantaggio di Andy rimane questo nella penultima tappa l'australiano gli balzerà nettamente davanti in classifica

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Nascerà qui, al ristorante "L'orologio", ritrovo di artisti e sarà per sempre una squadra di grande talento. Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perchè noi siamo fratelli del mondo. (Milano, 9 marzo 1908)

gli hanno guadagnato 1 minuto negli ultimi chilometri, bastava che si svegliavano a tirare un po' prima, quando la salita era ancora tranquilla intorno al 4/5%... se si davano cambi regolari in quel tratto, arrivavano al traguardo con al massimo 1 minuto di ritardo...

invece sono rimasti a guardare ed all'imbocco del Galibier avevano ancora 3.30 minuti... avevano un tratto di strada ultra-favorevole e non l'hanno sfruttato a dovere...

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Ma cosa c'entra la testa?
Andy ha fatto UNO scatto a 60 chilometri, ha avuto coraggio onore a lui e poi gamba, ma nulla di eccezionale. Se non fosse arrivato al traguardo sarebbe stato insultato da tutti quelli che giudicano le tappe solamente a seconda di come finiscono. Ha vinto quindi ha la testa...
In realtà bastava una squadra decente, e non arrivava mai ad avere 4 minuti di vantaggio all'attacco della montagna.
Bravissimo, ma ha vinto solo grazie alla assurda mediocrità generale (Cunego quinto....), non per chisssà quale atto eroico...

Per me non è detto che Evans la vinca. Ricordiamo che nel 2008 era in una situazione analoga con Sastre (che a cronometro è più lento di una lumaca), e alla fine non è riuscito a scalzarlo. Non è assolutamente detto che ce la faccia.

ok, Evans sarà anche più forte, ma è una cronometro atipica con diverse salite...
non credo che Schleck perderà più di tanto in quella crono... a mio avviso si decide tutto domani.

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Per me ha avuto testa. Ha organizzato una gran tattica con i compagni di squadra, ha stabilito tutto a inizio tappa e alla fine c'è riuscito.
E poi appena è scattato, non si è fermato a guardare dove si trovasse il fratellone, e questa è una cosa STRAORDINARIA!

Schleck avrà anche usufruito di qualche cavolata dietro e del lavoro della squadra, ma nel ciclismo moderno quello che ha fatto oggi Schleck io la chiamo impresa.

Detto questo è vero che non c'è uno che riesce a fare il buco in salita. Per questo motivo Evans lo vedo favorito. Nella cronometro può dare un minuto a Schleck, che dal canto suo può pagare domani lo sforzo di oggi. Basso può ancora arrivare sul podio. Speriamo che ce la faccia.

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La Lazio è altro. La Lazio non proviene da: la Lazio è.
Prima è nata la Lazio: i tifosi sono venuti dopo.
Per altri, c'erano i tifosi e gli è stata data una squadra da tifare.

(Giorgio Vaccaro in occasione del rifiuto alla fusione con l'AS Roma)