Ieri al Giro dell'Emilia ha battuto fra gli altri Scarponi che al Mondiale è stato tenuto con Nibali fino all'ultimo mezzo giro.
Alla Milano-Torino nei dieci sono arrivati Majka, Dani Moreno, Contador, Valverde e Voeckler, undicesimo Daniel Martin.
Per me è stato utilizzato male facendolo lavorare nella prima parte di gara mentre lui + un finisseur.
Non dico che avrebbe vinto, me lo sarei tenuto però per più avanti.

P.S.
Se volete fate una vostra top 3 migliori, peggiori, sorprese etc. della stagione.
Vediamo cosa ne esce fuori.

Facciamola:
I migliori (secondo me):
1- Cancellara
2- Froome
3- Nibali

I peggiori
1- Gilbert
2- Contador
3- Cunego

Per le sorprese mi riservo un pò più di tempo.

Migliori:
Cancellara: E' vero che non fa bene al mondiale nel quale era uno dei favoriti, però in questa stagione si porta a casa Parigi Roubaix, Giro delle Fiandre, terzo alla Sanremo, terzo nella cronometro mondiale
Froome: Il suo vero obiettivo era il Tour e lo stravince. Al Mondiale difficilmente poteva fare di più.
Rui Costa: Sicuramente non si è scoperto quest'anno anche se il mondiale gli fa guadagnare lo status di campione che prima non aveva.
Oltre all'iride vince il Giro di Svizzera, due tappe al Tour (le uniche in cui ha avuto via libera dopo essere stato obbligato ad uscire di classifica per aiutare Valverde nella tappa dei ventagli). Vediamo se l'anno prossimo alla Lampre da capitano potrà ritagliarsi uno spazio da protagonista anche nei grandi giri.

Altri grandi protagonisti: Nibali, Sagan, Kittel, Toni Martin.

Peggiori:
Gilbert: continua la maledizione dell'anno post mondiale visto che da campione del mondo fa bene solo nella seconda parte della stagione con una vittoria alla Vuelta. Al Mondiale non si vede mai davanti.
Valverde: dispiace perchè è sempre li però quest'anno è arrivato secondo a Giro di Lombardia, Amstel e san Sebastian, terzo al Mondiale, nella Vuelta e alla Liegi, ottavo al Tour. La sua tattica da attendista non paga. Peccato perchè le qualità per essere un vero big le ha tutte.
Wiggins: un ottimo secondo posto al mondiale a cronometro non cancella la sua delusione nel constatare che è meno forte del compagno di squadra Froome nella grandi corse a tappe.
Aveva come grande obiettivo il Giro ma si deve ritirare senza che nessuno se ne accorga. Vediamo se l'anno prossimo ci ritenta o si "accontenta" di andare a vincere in pista.
Altri: Contador, gli Schleck, Samuel Sanchez.

Sorprese:
Stybar: Questo ex pistard si rivela al grande mondo ciclistico nella seconda parte della stagione stravincendo l'eneco tour e andando a vincere una tappa (battendo Gilbert) alla Vuelta dopo aver ottenuto un ottimo sesto posto alla Roubaix. I grandi delle classifiche devono vedersela con lui l'anno prossimo.
Quintana: Nibali e Froome hanno trovato quello che sarà il loro grande avversario negli ultimi anni. A inizio stagione vince due brevi corse a tappe in Spagna prima di arrivare secondo al Tour. Probabilmente in salita è al livello degli altri due big e pure a Cronometro regge. Il futuro è suo.Peccato che nella seconda parte di stagione sia scomparso.
Majka: più che una sorpresa è una conferma delle aspettative su di lui. Ottimo il giro d'Italia che conclude al settimo posto, si dimostra competitivo al Giro di Polonia (quarto) e conclude con una ottima prestazione anche al Lombardia, alla Vuelta aveva cominciato male per poi essere sempre al fianco del suo capitano Roche alla fine. E' un atleta molto completo. Non un fenomeno in nulla ma che regge dappertutto; è da capire dove si deve specializzare.

Altri: Kwiatowski, Santambrogio, Horner.

Ciclismo, per Danilo Di Luca chiesta la squalifica a vita

L'abruzzese deferito dalla procura antidoping del Coni: è risultato positivo al Giro d'Italia

La procura antidoping del Coni, guidata da Tammaro Maiello, ha chiesto la squalifica a vita per il ciclista Danilo Di Luca. L'abruzzese, trovato positivo prima dell'ultimo Giro d'Italia, è stato deferito al tribunale nazionale. La Procura, nelle motivazioni, ricorda che si tratta della "seconda violazione della normativa antidoping Wada" e chiede "l'invalidazione dei risultati agonistici conseguiti successivamente al prelievo biologico".

Il deferimento per Di Luca è scattato "in ordine alla violazione dell'art. 2.1 del codice Wada in relazione alla positività per presenza di Eritropoietina ricombinante riscontrata in occasione del controllo antidoping disposto out of competition dall'Unione Ciclistica Internazionale (Uci)" del 29 aprile 2013. La Procura Antidoping, nel deferimento riguardante il corridore vincitore del Giro d'Italia del 2007, ricorda che si tratta della "seconda violazione della normativa antidoping Wada" (dopo i due anni di stop rimediati nel 2010). In realtà, in totale, Di Luca è risultato positivo per ben tre volte.

http://www.sportmediaset.mediaset.it/al ... vita.shtml

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"Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita". Avv. Prisco




1° vincitore del doblete nella storia del forum

Ulissi deve dimostrare ancora tutto nelle corse oltre i 200 km, dentro e fuori dall'Italia, visto che anche al Giro di Lombardia non risulta abbia combinato molto.
Le classiche italiane hanno una grande tradizione nella storia di questo sport ma attualmente hanno una rilevanza assai relativa perché il movimento ciclistico è molto globalizzato. Lo stesso Giro dell'Emilia, che era l'unica delle vecchie classiche ad avere una starting list internazionale nelle scorse edizioni, quest'anno era in tono nettamente inferiore. Non voglio dire che Ulissi abbia vinto solo per questo (Scarponi non era un rivale perché gli ha fatto stupendamente da gregario) però mancavano del tutto i big stranieri.
Ulissi ha una bellissima volata (ricorda un po' il primo Cunego in questo) ma ancora non è mai stato protagonista in una grande corsa (intendo per giocarsi la vittoria o un grande piazzamento)

Ottima la vittoria di Degenkolb alla Parigi Tours, in una classica di grande prestigio e tradizione che è vergognoso non faccia parte del World Tour. Questo giovane tedesco ha potenzialità per vincere molte corse importanti.

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https://www.youtube.com/watch?v=LO8myw91c_I
https://www.youtube.com/watch?v=2_eAufgvYe8
http://www.youtube.com/watch?v=KB-JPQ1nhDo
http://www.youtube.com/watch?v=nIdLfe5BA30
http://www.youtube.com/watch?v=1fq1MircQDo

Non dico sia già un campionissimo, però la già citata Milano Lombardia (in cui c'erano parecchi big) era di 193 chilometri, quindi sulle lunghe distanze ci sa fare anche lui.

Tra l'altro nelle classiche fuori dall'Italia non ha un curriculum molto diverso da quello di Rui costa.

Rui Costa prima di vincere il campionato del mondo vantava tre vittorie di tappa al Tour de France, due Giri di Svizzera, una vittoria al Gp Montreal, corsa world tour.
La vittoria più importante di Ulissi per ora è una tappa al Giro, peraltro ottenuta con una mezza scorrettezza su Visconti un paio di anni fa.

Non ha ancora alcuna statura internazionale Ulissi. Con questo non dico che non possa ambirvi, vedremo.

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https://www.youtube.com/watch?v=LO8myw91c_I
https://www.youtube.com/watch?v=2_eAufgvYe8
http://www.youtube.com/watch?v=KB-JPQ1nhDo
http://www.youtube.com/watch?v=nIdLfe5BA30
http://www.youtube.com/watch?v=1fq1MircQDo

Condivido tutto. Spero di sbagliarmi, ma temo che Ulissi nella Lampre non farà mai quel salto di qualità necessario per competere a livello internazionale. Non credo molto in lui, ma se vuole crescere deve uscire dall'Italia.

E' stato presentato il percordo del Tour del 2014: che dire, finalmente un Tour duro, dove ci sono le salite, quelle vere. 6 arrivi in salita (La Mauselaine, Planche des Belles Filles, Chamrousse, Risoul, Saint Lary Soulan, Hautacam). Una sola crono di 54 km nella penultima tappa.

Da segnalare anche le prime tre tappe in Inghilterra e la 4a e 5a caratterizzate dal pavé.

Comunque è già da un po' di anni (ad eccezione del 2012) che il percorso del Tour vede una prevalenza nell'incidenza delle montagne rispetto alle crono. Le due crono individuali lunghe non le inseriscono più da tempo.
Io sono del parere che sia più interessante inserire due crono individuali per un totale di 70-80 km circa piuttosto che inserire una sola maxi-crono. Credo che l'equilibrio ottimale sia questo e non ritengo giusto cambiarlo solo perché magari in certe epoche c'è in giro un grande cronoman o perché al contrario non ce ne sia.
Abolirei assolutamente le cronometro a squadre invece.

Ciò ovviamente vale per tutte le gare a tappe.
Al Giro (ma anche alla Vuelta) tante volte si è esagerato con il fenomeno opposto, si è inserita una sola crono di 30 km per specialisti e magari una cronoscalata immezzo ad una sequenza di tappe di montagne durissime, della quale assolutamente non si capiva il senso.

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