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Belinelli: Raptors, che bello!
A Toronto avrà il numero "zero"

Grande soddisfazione del bolognese per il passaggio alla franchigia canadese dove troverà il connazionale Bargnani: l’ex Warriors indosserà il numero “zero” alla Gilbert Arenas

NEW YORK, 31 Luglio 2009 - Non poteva ricevere notizia più gradita dal ritiro della Nazionale. Marco Belinelli, infatti, passa da Golden State a Toronto, lasciandosi così alle spalle un ambiente che non mostrava grande fiducia in lui e un backcourt sovraffollato, per arrivare alla corte di due suoi grandi estimatori, il General Manager Bryant Colangelo e il tecnico Jay Triano.

prospettive — Cambiano radicalmente anche le prospettive per la prossima stagione per il bolognese che adesso sa di poter puntare a un minutaggio di primissimo piano, soprattutto dopo che i Raptors hanno lasciato partire il free agent Anthony Parker, accasatosi a Cleveland. Marco preferisce aspettare a fare dichiarazioni ufficiali . A Toronto l’azzurro troverà naturalmente il compagno di nazionale Andrea Bargnani ma anche quel Hedo Turkoglu che Beli stima tantissimo e con il quale e’ convinto di trovarsi a meraviglia. Nessuna polemica nei confronti di Nelson ma tanti ringraziamenti per le due stagioni in maglia Golden State, Marco ha classe da vendere e non ha nessuna intenzione di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

numero zero — A Toronto poi l’ex Warriors indosserà il numero “zero” alla Gilbert Arenas, perché quello canadese rappresenta per Belinelli un nuovo inizio. Punto a capo e si ricomincia da zero a Toronto. Colangelo mette così a segno un altro colpo dei suoi, ottenendo un giocatore che seguiva da parecchio tempo in cambio di Devean George, arrivato in Canada nella offseason nel complicato “sign and trade” di Turkoglu, il quale con i Raptors non sembrava avere grande futuro. “Marco e’ un giocatore veramente interessante, che sa trattare bene la palla e che può giocare anche da playmaker, oltre a essere un grande attaccante – commenta Il GM di Toronto – nel suo ruolo eravamo un po’ scoperti e lui andrà a colmare quel vuoto”.

made in italy — In effetti non poteva esserci una situazione migliore per Beli. Toronto, per ovviare alla partenza di Parker, stava corteggiando Carlos Delfino ma adesso con l’acquisizione di Belinelli i Raptors potrebbero essere a posto così. Il che significa grande spazio per l’azzurro che potrebbe anche giocarsi le sue carte nella preseason per un posto in quintetto. Davvero Raptors Made in Italy.




Miami, niente colpaccio
Odom resta ai Lakers

Dopo aver trattato con gli Heat il lungo si è accordato con i campioni di LA: 33 milioni di dollari per 4 anni di contratto. "E' arrivato anche il mio amico Artes, non potevo non rimanere qui", ha detto Lamar. La squadra della Florida ora punta su Boozer

NEW YORK, 31 Luglio 2009 - Gli avversari della Western Conference ci avevano sperato. Senza Lamar Odom i campioni in carica sarebbero rimasti i grandi favoriti per il bis ma avrebbero perso un giocatore fondamentale per gli equilibri di LA e quindi non potevano più essere considerati un gradino sopra tutti. Le speranze delle dirette concorrenti al titolo, però, sono durante poco. Il tempo per Lamar Odom di flirtare con Wade, Riley e gli Heat prima di ritornare sui propri passi e accettare l’offerta dei Lakers. Odom, infatti, alla fine resterà a Los Angeles e i tifosi dei Lakers possono tirare un sospiro di sollievo.

motivazioni — Il lungo, infatti, si è accordato con la franchigia californiana per un quadriennale da 33 milioni di dollari. I Lakers, così, dopo aver acquisito quello che viene considerato come il miglior difensore della Nba sul perimetro, Ron Artest, adesso sembrano davvero imbattibili. “Volevo rimanere visto che avevamo vinto il titolo – dichiara il giocatore – ho la fortuna di poter giocare con il centro più talentuoso del mondo, Pau Gasol, con Andrew Bynum e naturalmente con Kobe. Adesso è arrivato anche Ron Artest, una persona che conosco e con il quale sono amico da 16 anni. Non potevo dire di no ai Lakers. Ho duvuto lottare durante la contrattazione per il rinnovo, ma alla fine ho raggiunto il risultato sperato e sono felicissimo”. Meno felici saranno le altre contendenti della Western Conference che facevano apertamente il tifo per Odom in maglia Heat così da poter riportare sulla terra i Lakers.

alternative — Deve così alzare bandiera bianca anche Dwyane Wade che aveva fatto di tutto per provare a convincere Odom a tornare a Miami. Ma le sirene di Los Angeles sono state troppo insistenti e la prospettiva di giocare con una squadra in grado di vincere per diversi anni a venire alla fine ha fatto la differenza. Miami ora dovrà cercare un’alternativa a Lamar Odom, per convincere Wade a non abbandonare la nave durante l’oramai attesissima estate del 2010. L’obbiettivo di Pat Riley adesso è Carlos Boozer ma per strappare il lungo ai Jazz sarà necessario orchestrare una trade abbastanza complessa. I Lakers così, dopo aver festeggiato il titolo a giugno, possono stappare un’altra bottiglia di champagne e prepararsi a una stagione nella quale si parlerà di un unico obbiettivo: la riconquista del titolo.

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Nba: il 15 gennaio
il primo derby italiano

La stagione 2009/10 inizierà martedì 27 ottobre per concludersi mercoledì 14 aprile. La prima partita della storia con tre italiani in campo potrebbe giocarsi al Madison Square Garden, quando i New York Knicks di Gallinari ospiteranno i Toronto Raptors di Bargnani e Belinelli

NEW YORK, 4 agosto 2009 – Niente derby italiani fino al 15 gennaio. E’ il verdetto emesso dal calendario Nba, la cui stagione 2009/2010 inizierà martedì 27 ottobre per concludersi mercoledì 14 aprile. La prima partita della storia con tre italiani in campo potrebbe essere venerdì 15 gennaio 2010 al Madison Square Garden, quando i New York Knicks di Danilo Gallinari ospiteranno i Toronto Raptors di Andrea Bargnani e Marco Belinelli. La replica nella Grande Mela è prevista per giovedì 28 gennaio, mentre le due sfide all’Air Canada Centre di Toronto, una delle città fuori dall’Italia in cui vivono più italiani, sono in programma venerdì 5 marzo e il 14 aprile, ultimo giorno di stagione regolare.

RAPTORS — Inizio in salita per Toronto, la squadra più italiana dell’Nba. Andrea Bargnani e Marco Belinelli debutteranno nel 2009/2010 il 28 ottobre all’Air Canada Centre contro i Cleveland Cavaliers di LeBron James, Mvp in carica, e Shaquille O’Neal. Due giorni dopo prima gara in trasferta, a Memphis, in una delle tre sfide delle prime 12 gare in cui i ragazzi di Jay Triano non dovranno vedersela con squadre ai playoff nel 2009. Le due sfide con i Lakers campioni in carica sono in programma il 24 gennaio (a Toronto) e il 9 marzo (a Los Angeles); quelle contro Orlando, campione in carica a Est ed ex squadra di Hedo Turkoglu, il fiore all’occhiello della campagna acquisti dei Raptors, il primo e il 22 novembre in Canada, il 16 dicembre e il 6 gennaio in Florida. Il canadese Steve Nash, play dei Phoenix Suns, sarà di scena all’Air Canada Centre il 29 novembre.

KNICKS — Comincia il 28 ottobre anche la stagione dei New York Knicks di Danilo Gallinari, che aprono il 2009/2010 con due gare in trasferta, la prima a Miami e la seconda due giorni dopo a Charlotte. Poi una serie di sette gare casalinghe su otto, con il debutto al Madison Square Garden fissato per il 31 ottobre, la notte di Halloween, contro i Philadelphia 76ers. Tra il 21 e il 24 novembre primo derby con New Jersey (a East Rutherford), sfida casalinga contro i Boston Celtics e gita nella tana dei Lakers campioni in carica (di scena al Garden il 22 gennaio. Per New York Natale sul parquet, in casa contro Miami.

LE GRANDI SFIDE — Si comincia il 27 ottobre con quattro sfide: la prima palla a due a Cleveland, dove i Cavs affrontano Boston. Ma l’opening night prevede anche Dallas-Washington, Portland-Houston e il derby di Los Angeles tra i Lakers campioni in carica (in casa 17 volte nelle prime 21 partite) e i Clippers di Blake Griffin, prima scelta assoluta all’ultimo draft. L'11 novembre prima sfida tra Orlando e Cleveland; Natale spettacolare con la sfida tra Lakers e Cleveland allo Staples Center e Orlando-Boston in Florida. Il 18 gennaio a Los Angeles la prima rivincita della finale dello scorso anno tra Lakers e Magic (return match il 7 marzo). Il 31 gennaio i Celtics ospiteranno i campioni in carica (il 18 febbraio rivincita allo Staples Center). Ultimo giorno di regular season ancora con il derby di Los Angeles e con la sfida tutta texana tra Dallas e San Antonio.

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(tornato anche io da 10 giorni a tarifa, pensavo ci fossero stati più movimenti!!!)

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NBA - Olympiacos: 10 mln per Allen Iverson

Eurosport - mar, 04 ago 14:55:00 2009

La corazzata greca tenta "The Answer" con un biennale da dieci milioni di dollari, la stessa offerta proposta (e rifiutata) a Nate Robinson
BASKETBALL 2008-2009 NBA Detroit Pistons Allen Iverson - 0
Altre notizie

* Odom rinnova con LA, Bryant sorride
* Belinelli-Bargnani: Toronto è azzurra
* Okafor per Chandler: motivo?
* Dallas non si ferma: preso Gooden

Per la terza estate consecutiva l'Olympiacos prova a inserirsi nelle dinamiche del mercato NBA, andando a tentare, con offerte estremamente lucrative, free-agent di un certo livello. Due anni fa la corazzata dei fratelli Angelopoulos aveva provato a vestire di rosso Chris Webber (offerta poi rifiutata), l'anno scorso le trattative andarono in porto per strappare Josh Childress (restricted free-agent) agli Atlanta Hawks, e oggi i Reds ci riprovano mettendo sul piatto un'offerta da 10 milioni di dollari in due anni per Allen Iverson, ancora senza squadra dopo il triste epilogo a Detroit.

Il contratto è lo stesso proposto, il mese scorso, a Nate Robinson, poi rifiutato dal playmaker dei Knicks, ma per Allen Iverson, ormai 34enne e indiscutibilmente in parabola discendente, è la migliore offerta finora avanzata in questa estate di free-agency, per lui non particolarmente positiva. Iverson è stato sondato da diverse franchigie NBA di seconda/terza fascia (Miami, New York, Clippers, Memphis), ma nessuna di queste è intenzionata ad offrire un contratto a lungo termine a un giocatore irrimediabilmente segnato da una nomea negativa.

"The Answer" è stato vicinissimo a firmare con i Grizzlies, salvo poi tirarsi indietro all'ultimo momento perché la squadra non gli avrebbe offerto un posto nello starting-five: all'Olympiacos, oltre che a guadagnare molto di più rispetto agli States (dai contratti siglati oltre-oceano dovete sempre togliere un 40% di tasse che deve versare il giocatore stesso), avrebbe tutto quello che desidera e carta bianca sul parquet. Josh Childress si è già fatto convincere (ed ha annunciato che resterà in Grecia anche nella prossima stagione), ma un trasferimento di Iverson ad Atene, onestamente, somiglia tanto a un'utopia.
Daniele Fantini / Eurosport

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NBA - Testosterone: Lewis sospeso per 10 gare

Eurosport - ven, 07 ago 08:29:00 2009

Rashard Lewis è stato sospeso per 10 partite e multato di 1.6 milioni di dollari per uso di steroidi: rientrerà il 16 novembre contro i Bobcats

Multato e sospeso: la NBA ha inflitto 10 giornate di squalifica a Rashard Lewis dopo che il giocatore degli Orlando Magic è risultato positivo a un ormone steroideo (DHEA) che stimola la produzione di testosterone. Lewis potrà tornare a giocare soltanto il 16 novembre, nell'incontro casalingo contro i Charlotte Bobcats, e vedrà il suo lauto stipendio (18 milioni di dollari nella prossima stagione) decurtato di 1.6 milioni.

"In primo luogo mi prendo la piena responsabilità per quanto è successo e accetto la sanzione", ha dichiarato Lewis, che ha spiegato di aver assunto la sostanza (tra l'altro presente in diversi integratori e medicinali da banco) senza, però, sapere che fosse vietata dall'Associazione nazionale dei giocatori. "Mi scuso con i tifosi dei Magic, con i miei compagni e con la società per non aver valutato con attenzione quello che stavo facendo".

ROY RINNOVA PER 5 ANNI - Brandon Roy si lega ai Portland Trail Blazers per le prossime 5 stagioni, firmando un contrattone che lo vedrà incassare 82 milioni di dollari nel prossimo lustro. Roy passerà così dai 4 milioni scarsi guadagnati l'anno scorso (l'ultimo del rookie-contract) ai 14 della prossima stagione, cifra che aumenterà del 10.5% ogni anno fino al termine dell'accordo. Il prossimo obiettivo della franchigia è il rinnovo di LaMarcus Aldridge: stando alle ultime voci la trattativa sembra essere discretamente avviata.

MARVIN WILLIAMS RESTA AD ATLANTA - Rinnovo quinquennale anche per Marvin Williams, che firmerà un contratto da 37.5 milioni di dollari, cifra che potrebbe salire a 43 con bonus e incentivi. Gli Hawks, che hanno già confermato Mike Bibby e Zaza Pachulia a inizio estate, stanno intavolando ora una trattativa per prolungare anche con Joe Johnson, free-agent al termine della prossima stagione.

MARCUS WILLIAMS A MEMPHIS - Dopo essere stato scaricato da Golden State e aver chiuso la stagione a Portorico, il "Jason Kidd dei poveri" torna in NBA firmando con i Grizzlies. Williams ha ben impressionato nella Summer League di Las Vegas, chiudendo con 13.4 punti, 8.2 assist e 4.6 rimbalzi, nonostante una percentuale dal campo rivedibile (33%).

BREZEC A PHILADELPHIA - Dopo una stagione decisamente interlocutoria alla Lottomatica Roma, il centro sloveno Primoz Brezec torna a oltreoceano, firmando un contratto annuale da 1.1 milioni di dollari con i Sixers.
Daniele Fantini / Eurosport

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LeBron ammette
"Fumavo marijuana"
Un libro in uscita a settembre racconta gli ultimi anni di liceo della stella di Cleveland. King James rivela: "Le prime attenzioni dei giornalisti trasformarono me e i miei compagni in rockstar, e ne approfittammo. Perdemmo la testa, io più di tutti. Forse sono stato arrogante a farmi chiamare Il Prescelto"

CLEVELAND (OH, Usa), 24 luglio 2009 – L’altra faccia di re James. Fragile e arrogante, eccessiva e oltre i limiti. E’ quella che emerge dalle anticipazioni di un libro in uscita a settembre, “Shooting Stars”, scritto da LeBron assieme al premio Pulitzer Buzz Bissinger (autore di "Friday Night Lights", considerato il più grande libro mai scritto sull’high school football), che racconta l’ascesa dell’attuale Mvp Nba concentrandosi quasi esclusivamente sugli ultimi due anni di liceo. E la star di Cleveland, la cui popolarità è in forte calo negli Usa per alcuni atteggiamenti da prima donna, ammette di aver fumato marijuana.

LeBron e il tatuaggio 'Chosen One'. Reuters
LeBron e il tatuaggio "Chosen One". Reuters

OLTRE I LIMITI — E’ la rivelazione che meno piacerà al pubblico americano, che ancora non ha perdonato a James il sequestro del video in cui un giocatore di college gli schiaccia in testa. Ma i tifosi potrebbero invece apprezzare l'onestà con cui LeBron si racconta. Secondo l'attuale superstar di Cleveland i guai sono cominciati il 18 febbraio 2002, quando Sports Illustrated gli dedicò la copertina. L’attenzione dei media fece montare la testa a James, che era al terzo anno di liceo, e ai suoi compagni (Dru Joyce, Sian Cotton, Romeo Travis e Willie McGee, gli altri titolari del St. Vincent-St. Mary High School), in una deriva che portò la squadra di Akron, Ohio, a mancare la vittoria del campionato statale per l’unica volta nei quattro anni con James in squadra.”L’attenzione dei giornalisti ci rese delle rockstar e ne approfittammo - scrive LeBron nel libro -. Perdemmo la testa, io più di tutti. La colpa fu soprattutto nostra, ma anche di quegli adulti che prima ci trattarono da superstar e poi assisterono senza fare nulla alla nostra autodistruzione”. I “Favolosi Cinque”, come vennero soprannominati, andarono anche oltre, fumando marijuana di nascosto in una stanza di un hotel di Akron a cui “avevano avuto accesso”. A riportarli sulla retta via coach Dru Joyce II, che li scoprì e fece loro mettere la testa a posto.

LeBron al liceo.
LeBron al liceo.

BERSAGLIO MEDIATICO — “Sono stato arrogante facendomi chiamare Il Prescelto – ammette James -. Con il senno di poi dico che sarei dovuto rimanere tranquillo, ma allora ero quello che ero, un teenager a cui ogni giornalista del mondo aveva corso dietro almeno una volta”. LeBron scrive anche di essere stato oggetto di un’ingiusta campagna mediatica quando la vita della madre (che viveva con James in un appartamento con affitto assistito) venne passata al setaccio per aver ottenuto un prestito da 50mila dollari con cui comprò al figlio un Hammer come regalo di compleanno: “Probabilmente la macchina era eccessiva, con la sua fila di tre televisori – scrive James -. Ma lo erano anche le Bmw degli altri ragazzi parcheggiate al St. Vincent, su cui nessuno ha mai detto nulla”.

CACCIA ALLE STREGHE — L’attuale Mvp Nba ricostruisce poi la “caccia alle streghe” di cui fu vittima quando l’Ohio High School Athletic Association lo squalificò per aver accettato due magliette in regalo da un negozio di abbigliamento sportivo di Cleveland. Se la prende soprattutto con l’ex commissioner Clair Muscaro “Il suo fu un tentativo di umiliarmi e mettermi in ridicolo, fomentando le voci che io fossi corrotto solo per rovinare il mio sogno”. A settembre, con l’uscita del libro, le altre verità di James, che con la sua sincerità potrebbe riconquistare quella fetta di tifosi persa con i suoi comportamenti "da rockstar" durante l’offseason. In attesa che il ritorno sul parquet faccia dimenticare tutto.
Davide Chinellato

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NBA - Casa dolce casa, Wallace a Detroit

Eurosport - dom, 09 ago 14:58:00 2009

Il giocatore ritorna con i Pistons, dopo Chicago Bulls e Cleveland Cavaliers e una breve frequentazione con i Phoenix Suns. Ora Big Ben torna dove nel 2004 aveva vinto il titolo e ha accettato il minimo salariale per un veterano NBA

Ben Wallace torna a casa. Il richiamo all'antico a volte è più forte di quello dei soldi e così Big Ben si fa tentare da una nuova avventura e da un gradito ritorno.

Dopo aver vinto il titolo con i Pistons nel 2004, due anni dopo era arrivato il momento dell'addio, complice anche la golosa offerta di Chicago, con un contratto pluriennale e cifre da nababbo.

La stella di Ben ha però brillato poco in Illinois e così è arrivata l'occasione del rilancio accanto a sua maestà LeBron James a Cleveland. Anche con i Cavs, però, Wallace non ha lasciato il segno e così, con un tentativo d'inserimento da parte dei Suns (che nel contempo si sono liberati di Shaquille O'Neal, partito proprio per Cleveland), alla fine sono tornati alla carica i Pistons.

Sembrava che per il giocatore prossimo ai 35 anni fosse arrivato il capolinea, e invece questa opportunità ha risvegliato un nuovo ardore in colui che aveva fatto anche un provino in Italia, con la defunta Viola Reggio Calabria.

Si riparte praticamente da zero: contratto al minimo salariale (1,3 milioni di dollari) per un anno di durata. Poi si vedrà.
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giovaaaaaaaaaaaaa dove cumminghia sei???

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NBA - LeBron gela i Cavs "Non rinnovo"

Eurosport - sab, 08 ago 13:19:00 2009

I Cleveland Cavaliers potrebbero perdere il proprio uomo-franchigia: LeBron James infatti ha dichiarato di essere titubante in merito al rinnovo del proprio faraonico contratto. Diviorzio in vista?

LeBron James per ora non vuole prolungare il contratto con il Cleveland Cavaliers e non intende esercitare l'opzione che lo legherebbe alla squadra fino al 2011. Traduzione: il 'presceltò sta valutando seriamente se lasciare la franchigia alla fine della stagione 2009-2010, alla scadenza dell'attuale accordo. "Ho firmato un contratto nel 2006 con un'opzione. Non avrebbe senso firmare un contratto del genere se non mi tenessi aperte le opzioni. Riempite voi gli spazi bianchi", dice il 24enne a margine di un evento promozionale organizzato ad Akron, la sua città.

I Cavaliers hanno sottoposto a James un nuovo accordo triennale lo scorso 18 luglio. L'ala, se firmasse, si legherebbe alla squadra fino al 2014. Nel prossimo campionato il numero 23 guadagnerà 15,7 milioni di dollari. Se decidesse di rimanere anche nel 2010-2011, incasserebbe 17,1 milioni di dollari. Secondo il principale quotidiano di Cleveland, il Plain Dealer, le parole di James non vanno interpretate come un passo verso l'addio. Non c'è dubbio, però, che la superstar potrebbe diventare il free agent più appetito sul mercato tra 12 mesi.

James, che finora ha sempre fallito l'assalto al titolo NBA, potrebbe scegliere un team in grado di puntare dritto all'anello. Cleveland, che nel 2008-2009 si è fermata alla finale della Eastern Conference, ha aggiunto all'organico il centro Shaquille O'Neal . I Cavs sperano che il veterano aiuti la squadra a compiere il passo decisivo verso il trionfo e, contemporaneamente, convinca James a rimanere.
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giovaaaaaaaaaaaaa dove cumminghia sei???


Dovrai fare fino a settembre senza di me...
Ho fulminato la scheda madre e a fine agosto/inizio settembre ricompro tutto, ma per ora sarò qui solo in casi sporadici
Mi disintossico un pò poi sono pronto :grin

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