Davvero? Ieri avevo cercato l'altimetria della tappa 15 e ho letto ci fosse il ventoux tra i sottotitoli di uno degli articoli apparsi.
Poi in effetti l'ho controllata aprendone un altro e sebbene ci fosse un'ascesa simile all'arrivo mi sono chiesto come mai non fosse riportato il nome, ma non mi sono fatto troppe domande., mi sono detto che magari era il nome del comune

.
Evidentememte devo aver mischiato questa altimetria(che però si è prestata all'inganno, il grand colombier ci somiglia davvero molto) con un'introduzione di un altra edizione.
Ecco si era addirittura un articolo del 2013 quello che citava il ventoux

, colpa mia, avrei dovuto almeno aprirlo.
Per quanto riguarda i britannici in effetti credo il loro momento d'oro sia passato sebbene sicuramente hanno una posizione migliore di quella che avevano prima, poi credo che sia più facile producano passisti e velocisti che uomini da grandi corse a tappe (anche se non è detto ovviamente), sia per come è fatto il loro territorio che per la tradizione su pista.
A loro accosterei un po' gli australiani come tipo di atleti che producono e anche per il momento in cui sono diventati più prominenti sullo scenario mondiale.
Gli stati uniti invece indubbiamente sono molto meno prolifici che negli anni di Armstrong, sicuramente la sua vicenda ha ucciso l'interesse americano per il ciclismo in gran parte.
Comunque il ciclismo sicuramente si è aperto a nuovi territori negli ultimi anni che sono andati oltre la tradizione dell'Europa latina e del benelux.
Stai come la Colombia per le caratteristiche fisiche, l'abitudine all'alta montagna, anche una certa "fame" che in questi sport conta sempre, una volta che gli sono state date possibilità adeguate hanno cominciato a sfornare talenti a profusione.