Giro veramente bello quest'anno, soprattutto per l'ultima settimana...

Senza dubbi io farò il tifo per Basso!

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Wow...Una tappa parte dal Fidenza Village...

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SEMPRE AL TUO FIANCO!

Tratto da gazzetta.it

Evans già in forma Giro
Vola sul Plan de Corones

Il campione del mondo ha provato oggi il percorso della sedicesima tappa, la cronoscalata di 12,85 km da San Vigilio ai 2.273 metri del Plan: "Ho riportato un'impressione incredibile". Nella salita ha staccato di un minuto Pellizotti e Scarponi, di due Simoni

PLAN DE CORONES (Bolzano), 29 aprile 2010 - Il campione del mondo Cadel Evans, che ieri aveva provato lo Zoncolan, oggi ha compiuto il percorso della sedicesima tappa del Giro d’Italia, San Vigilio di Marebbe-Plan de Corones, la cronoscalata di 12,85 chilometri che porta da 1200 a 2273 metri.

evans in gran forma — "Le montagne del Giro sono più affilate e ripide di quelle del Tour", ha detto. "Ho riportato un’impressione incredibile". Con lui si sono cimentati un gruppetto di campioni: Franco Pellizotti, terzo nella classifica finale dell’anno scorso, Gilberto Simoni, vincitore di due Giri, Michele Scarponi, oltre a Matteo Bono, uomo di Simoni. Sono partiti insieme. In vetta Evans ha preceduto di un minuto Pellizotti e Scarponi, mentre Simoni era a due minuti. Naturalmente non si è trattato di una gara, ma Evans, nel suo stile, ha forzato. "Sto bene. Molto meglio rispetto agli anni scorsi. Sono contento della mia condizione", ha detto l’australiano, che ha soggiornato al Passo delle Erbe a 2006 metri di quota. "Sono concentrato sul Giro d’Italia al 100%".

pellizotti punta al podio — Anche Franco Pellizotti, vincitore nella cronoscalata di Plan de Corones di due anni fa, appariva molto motivato: "Ho perso un chilo rispetto all’anno scorso e questo sarà un vantaggio molto importante in un Giro che presenta molte salite difficili. Punto al podio". Scarponi, invece, si pone un traguardo più basso: "L’obiettivo è entrare tra i primi cinque". In ogni caso mette tra i suoi obiettivi questa cronoscalata con un sillogismo elementare: "Vado forte in salita. Vado forte a cronometro. Quindi Plan de Corones fa per me". Chi, invece, appare un po’ disperso nel labirinto è Gilberto Simoni, che compirà 39 anni il 25 agosto. A pochi giorni dall’accordo con la Lampre, il vincitore di due Giri d’Italia, il re dello Zoncolan, s’interroga se continuare oppure no: "Sono deluso dal test del giro del Trentino". Fabrizio Bontempi, il suo direttore sportivo che lo ha accompagnato, ha assicurato: "Per lui il posto in squadra c’è. Decideremo entro lunedì".

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Il colonnello Van Bommel

Riccò non ha ancora finito la squalifica vero?Potrà partecipare al tour de france?

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wlf

Cmq al di la delle solite battute qualcuno mi spiega azzo c'entra amsterdam con un giro d'italia?sopratutto tagliando fuori totalmente gran parte del sud...

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wlf

Vedo che segui molto il ciclismo
E' un mese buono buono che è tornato
No non farà neanche il Tour

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Il colonnello Van Bommel

solo una parola: soldi

pensa che per il giro del prossimo anno si parlava di Washington

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Tratti da gazzetta.it

Sabato il via, Evans n. 1

MILANO, 4 maggio 2010 - Quattro giorni al Giro d'Italia numero 93. Centonovantotto corridori, ventidue squadre, il numero 1 già assegnato. A Cadel Evans, campione del mondo.

GIOVEDI' I CONTROLLI — Le formazioni invitate alle corsa rosa arriveranno mercoledì ad Amsterdam, la città dove per la nona volta il Giro d'Italia vivrà una partenza al di fuori dei confini nazionali. Giovedì sarà il giorno dei controlli medici che serviranno a integrare il passaporto biologico di ogni atleta. Sabato la prima tappa, una cronometro individuale di 8,4 chilometri che toccherà i luoghi più importanti della città. Domenica e lunedì altre due tappe nel vento del mare del nord: la Amsterdam-Utrecht (210 km) e la Amsterdam-Mittelburg (224). Martedì il giorno di riposo e il rientro in Italia.

BASSO HA IL 131 — Ecco i corridori più importanti al via con i numeri. In assenza di Denis Menchov, vincitore del 2009, il numero 1 spetta come detto a Evans, leader della BMC. Gli altri big: Garzelli (11), Scarponi (31), Vinokourov (41), Gasparotto (43), Voeckler (51), Bruseghin (61), Sastre (71), Pozzovivo (91), Modolo (93), Capelli (101), Millar (111), Vandevelde (112), Cunego (121), Petacchi (122), Simoni (123), Basso (131), Freire (161), Wiggins (171), Greipel (181), Pinotti (182), Pozzato (191), McEwen (193), Gerdemann (201).

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Il colonnello Van Bommel

Tratto da gazzetta.it

Un Giro sempre più "mondiale"
Italiani e stranieri vedono rosa

Evans, Sastre, Vinokourov: avversari di grandissimo spessore per Basso e per i corridori di casa che puntano alla classifica generale. Freire potrebbe arrendersi: "Costretto a fermarmi per colpa della sinusite"

AMSTERDAM (Olanda), 5 maggio 2010 - Gli italiani contro le stelle straniere. Il consueto canovaccio del Giro quest’anno è meno robusto. E non solo perché Franco Pellizotti è fermo, in attesa di chiarire i lati del suo passaporto biologico che una commissione dell’Uci ha considerato sospetti. E’ la caratura dei pretendenti che vengono da lontano a rendere i corridori di casa - l’ultimo italiano a vincere il Giro è stato Di Luca nel 2007 - meno tranquilli.

PRONOSTICO EVANS — Tutte le squadre hanno raggiunto l’Olanda tra martedì e oggi, 5 maggio, giorno del "Bevrijdingsdag", festa della Liberazione olandese dall’occupazione nazista. Giovedì sarà il giorno dedicato ai controlli antidoping; venerdì ci sarà la presentazione delle squadre al teatro Beurs van Berlage. In attesa del via, sabato alle 14 dalla meravigliosa Museumplein con una crono individuale di 8,4 chilometri, è l’ora delle parole. Cadel Evans: "Non corro il Giro dal 2002, allora era una buona corsa, ora è cresciuta molto di livello e sicuramente vanta un pubblico più internazionale che in passato - ha fatto sapere il campione del Mondo attraverso il sito della BMC -. C’è una serie di montagne davvero incredibile: Plan de Corones, Monte Zoncolan, il Mortirolo e il Passo di Gavia. E poi molte trappole, a cominciare dalla tappe delle Strade Bianche. Credo che alla fine il Giro lo vincerà uno scalatore versatile. I favoriti? Al momento direi Ivan Basso, Carlos Sastre e Alexander Vinokourov. Ma in ogni grande giro ci sono un paio di corridori inattesi che si inseriscono nella lotta per la vittoria".

FREIRE RINUNCIA? — Almeno su un campo, quello degli sprint, i corridori italiani potrebbero avere un avversario in meno, Oscar Freire. Il vincitore di tre Sanremo ha dichiarato: "Credevamo fosse allergia, invece altri accertamenti hanno evidenziato la presenza di una sinusite. Ora sono costretto a fermarmi per curarla, perché adesso non riesco a respirare". Per lo spagnolo c'è tempo fino a venerdì pomeriggio. La Rabobank, squadra olandese che per il Giro ha modificato le sue divise inserendo un motivo tricolore all’altezza delle spalle, è pronta a sostituirlo con Stefan Kruiswijk mentre la Liquigas-Doimo schiererà Nibali al posto di Pellizotti.

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Il colonnello Van Bommel

Tratto da gazzetta.it

Evans, Sastre, Basso
E il Giro si fa in tre

Ad Amsterdam la conferenza stampa dei big della corsa rosa. Lo spagnolo: "Il Giro è l'obiettivo più importante della mia stagione". Il varesino: "Non sono al top, ma vedrete che nell'ultima settimana sarò con i migliori". L'iridato: "Io favorito numero uno? In passato non mi ha aiutato"

AMSTERDAM (Olanda), 6 maggio 2010 - Evans, Sastre, Basso. In tre hanno detto chiaro e tondo che il Giro vogliono vincerlo. A loro si aggiunge Scarponi, che ha corso una prima parte di stagione molto positiva. Gli altri, da Vinokourov a Cunego, da Simoni a Garzelli, fino a Wiggins si nascondono, o puntano ad obiettivi diversi nelle tre settimane in cui «si scorneranno e ci scorneremo», per usare le parole di Garzelli. Il quadro generale è quello di un pronostico aperto, che rende la competizione incerta e dunque interessante.

ambizioni — - A due passi dallo stadio olimpico, che nel 1928 ospitò i Giochi nella città dei canali, i vincitori dei grandi giri hanno esposto le loro ambizioni a due giorni dal via. C’era anche il campione del Mondo, che per i bookmakers è il favorito principale, e quasi la cosa gli dispiace: "In passato non mi ha certo aiutato - sorride riferendosi ai due secondi posti al Tour de France -. Ho perso qualche chilo e sono arrivato a questo appuntamento nelle condizioni che volevo, ma a me interessa solo progredire dal primo all’ultimo giorno". Molto più diretto Carlos Sastre, quarto nel 2009 con due successi su arrivi tosti (Monte Petrano e Vesuvio): "Il Giro è l’obiettivo più importante della mia stagione. Non voglio fallirlo, sono tranquillo e non vedo l’ora che si cominci a correre". Più defilato Basso, apparso sereno nonostante il terremoto causato dalla vicenda che ha eliminato dalla corsa Pellizotti. "Sono vicino a Franco perché è un amico, ma sulla sua situazione è già stato detto tutto da lui e dalla squadra. Nibali ha talento e correrà un grande Giro. Io voglio vincere, e anche se sono un po’ sotto condizione credo di avere le possibilità per crescere in queste tre settimane".

attesa — Damiano Cunego è tra quelli che preferisce mantenere un profilo basso. "Punto a qualche successo di tappa e a dare spettacolo", ha detto il veronese della Lampre-Farnese. Che però, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha aperto la strada a discorsi più ambiziosi e impegnativi. "Tutto dipende da come sarà la situazione di classifica dopo il Terminillo. Se sarò in corsa e la condizione sarà buona allora potrei pensare anche a un’ultima settimana con un ruolo diverso". E se Garzelli cambierà strategia rispetto a un anno fa "voglio un successo di tappa più che difendere la maglia verde", per Simoni questo è l’ultimo Giro: "Sicuramente, su questo non c’è dubbio", ha tenuto a precisare. Ma il vecchio Gibo, anche se lontano dal corridore in grado di competere per la maglia rosa, può togliersi qualche soddisfazione. Anche perché "il Giro è una corsa che ti obbliga a lottare dal primo chilometro. Chi vuole vincerlo può perderlo ovunque".

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Il colonnello Van Bommel