Tratti da legabasket.it
Fortitudo, il giorno di Janicenoks Poeta, un playmaker per due
- La Repubblica -
OGGI scade l´opzione della Fortitudo per rinnovare il contratto a Kristaps Janicenoks. L´ala-guardia lettone (8.2 punti in 23´ l´anno scorso) potrebbe anche essere lasciato "libero" per qualche giorno, in attesa che si sistemino altre caselle del mercato di Savic, quella di Gianluca Basile in primis, per poi firmare un nuovo contratto, probabilmente a cifre ridotte, quando l´assetto sarà più definito. I biancoblù, tra le tante esigenze, ne hanno una in comune con la Virtus e di non facile soluzione: la questione del play. Entrambe lo vorrebbero americano, ma latitano le occasioni realizzabili in pochi giorni (tranne che per un ritorno di Best in bianconero, unica possibilità attuale) e quindi il discorso rimane aperto, senza soluzioni a brevissimo termine. Disponibile ci sarebbe Giuseppe Poeta (1,90, 23 anni) che piace a tanti, ma che nessuno ha preso. Per un motivo semplice: comporterebbe un grosso investimento, specialmente per un talento che però da primo regista ad alto livello deve ancora imporsi. Poeta ha un contratto con Teramo fino al 2011, ma può essere liberato dall´accordo sborsando 300mila euro alla società abruzzese, più ovviamente lo stipendio al ragazzo, reduce da un´ottima stagione (11,8 punti e 4,6 assist in 28´) che ne ha fatto aumentare il valore.
Finelli: «Fondamentale ripartire da Garris»
- Il Resto del Carlino -
«IMPORTANTISSIMO per noi aver dato continuità firmando il playmaker». L’allenatore della Premiata Finelli commenta così la conferma di Garris: «Fondamentale partire da lì per costruire il gruppo — aggiunge —. Conosciamo bene le qualità di questo giocatore, ne apprezziamo la leadership e la conoscenza del gioco. Lui era una nostra priorità».
Quali le linee di indirizzo nella costruzione della squadra?
«Siccome i matrimoni si fanno in due, intanto è importante che un giocatore sposi il nostro progetto. Che Kiwane già a giugno abbia deciso di firmare è un bel segnale del fatto che voglia continuare in questo percorso. La sua conferma è importante anche per un altro motivo. Siccome cerchiamo giocatori in crescita che possano esprimersi al meglio a Montegranaro, partire da un atleta che faccia la chioccia è di rilevanza straordinaria. E Kiwane, che mette la sua esperienza a servizio della squadra e facilita l’inserimento dei giovani, è per noi un aiuto nella selezione di italiani con certe caratteristiche. Quindi, l’obiettivo è creare un nucleo di italiani solido, formato da gente con margini di miglioramento e forti motivazioni».
Non è ufficiale, ma tutti sanno che arriverà Cavaliero. Rientra nel vostro cliché di giocatori?
«Cavaliero è un ottimo giocatore e ha le caratteristiche tecniche e di crescita che cerchiamo. Ma ora non è di Montegranaro».
Se arrivasse prenderebbe il posto di Vitali?
«Cavaliero è un play che gioca anche da guardia, com’era Luca. Quindi, in un’ottica di squadra, con un play americano, che è Garris, e una guardia americana, uno come lui troverebbe minuti importanti in alternativa agli esterni, proprio come è successo per Vitali. In sostanza, sostituirebbe Luca nel ruolo di sesto uomo, ruolo che svolgeva mantenendo inalterato il livello del quintetto anche quando gli americani uscivano».
Tra Garris e Cavaliero che spazio resterebbe a Cinciarini?
«Se arriva Cavaliero è chiaro che lui è un po’ più chiuso. Pertanto, forse sarebbe meglio che andasse a far esperienza in un’altra squadra». Senza sostituirlo?
«Si cercherà di trovare un giocatore ancora più giovane. La nostra politica è sempre quella».
Si è detto della possibilità per la Premiata di avere in prestito Van Rossom. Qual è il suo parere?
«La notizia è rimbalzata sulla stampa. E però le nostre preferenze vanno per un giocatore italiano a cui firmare un contratto a lungo termine perché diventi un capitale. E non un prestito che ci lavori un anno e poi non ce l’hai più, come Lechthaler».
Lechthaler se ne va?
«Noi vorremmo tenerlo a tutti i costi, ma forse rientra a Siena».
Amoroso?
«E’ sotto contratto. Non sono informato se vi siano offerte da altri club, ma al momento non mi pare».
Maxi ingaggio per tenere Mc Intyre
- La Nazione -
NIENTE di nuovo sul fronte occidentale. Già, perché dalla Spagna non sono arrivati nuovi attacchi. Adesso, come abbiamo già anticipato, la questione è passata nelle mani degli ambasciatori visto che gli attacchi frontali non hanno avuto nessun esito. Minucci si tiene ancora stretto Mc Intyre, ma è chiaro che per portare a fondo l’operazione la Mens Sana debba fare uno sforzo economico non indifferente, chissà, forse arrivando per la prima volta a pagare un giocatore un milione all’anno. L’operazione Mc Intyre, se dovesse andare in porto (anzi, se dovesse rimanerci nel porto visto che la barca è saldamente ancorata alla banchina biancoverde), di certo non consentirebbe ulteriori «follie» per il ruolo di guardia. Proprio per questo negli ultimi giorni ha preso corpo l’ipotesi di un rinnovo del contratto a Bootsy Thornton, giocatore che a Siena è rinato e che potrebbe rimanere, seppur con un ritocco del contratto, ad una cifra equa e soddisfacente sia per lui che per la società. Ma ci sono anche Sato e Lavrinovic da «controllare». Per il primo si è fatto avanti l’Olimpiacos, per la verità in modo non troppo convinto o forse non si aspettava di sbattere e rimbalzare nello «scoglio Minucci». Ksistof, dopo la grande stagione in biancoverde, non è più solo il «fratello di Darius» ma un giocatore ambito da mezza Europa, Spagna soprattutto.
Lakovic, Greer, Jasikevicius Tre nomi per il dopo Mc Intyre
- La Nazione -
CI PROVANO a Barcellona. Basta passare qualche minuto navigando attraverso il sito ufficiale della Acb per capire che in Spagna l’«affare» Mc Intyre sia considerato già fatto. E invece non è così.
RICAPITOLIAMO. Prima c’era il Panathinaikos che poi ha lasciato perdere facendo credere di non aver mai neppure sondato il terreno. Poi, anzi, contemporaneamente si è messo in fila il Barcellona, seguito da Real e Magala che hanno fiutato la strada buona. Tra un bluff ed un altro chi sta continuando a mettere fiches sul tavolo è il club blaugrana, impressionante in questo mercato estivo per le operazioni Navarro-Andersen.
Il Barca ha un obiettivo: creare un quintetto stellare per avere la certezza — che non sarà mai matematica — di andare a Berlino e vincere la seconda partita della domenica. Per fare questo l’idea di base è quella di avere i migliori d’Europa. E fino a prova contraria Terrell, premiato a Madrid come miglior play maker dell’Euroleague, farebbe al caso del Barcellona.
IL PUNTO è che non c’è solo la società spagnola ad ambire al titolo di campione d’Europa. C’è anche la Montepaschi e Minucci lo ha dichiarato in tempi non sospetti, addirittura prima di rimettere piede in Euroleague dopo l’anno di Uleb, contestualmente alla promozione di Pianigiani a capo allenatore della squadra più forte che si sia vista in Italia negli ultimi anni.
QUINDI Terrel rimane a Siena. Oppure se ne va ma di certo non perché alla Mens Sana sarà girata una contropartita economica. Anche perché quella della società di viale Sclavo è una posizione di forza avendo in mano il contratto del giocatore. Quindi: T Mac va via? Bene, arriva una contropartita tecnica (leggasi giocatore) che difficilmente uscirà dai seguenti tre nomi: Lakovic, Greer, Jasikevicius. E l’ordine non è casuale. Se il Barcellona vuole Mc Intyre dovrà fare in modo che Lakovic non costi più di un eventuale ritocco del contratto a T Mac. E lo stesso discorso vale per Panathinaikos e Olimpiakos.
POI C’E’ UN’ALTRA ipotesi. Mc Intyre rimane a Siena. E a quel punto le certezze del Barcellona, come quelle di altre squadre, subirebbero un notevole ridimensionamento. Anche perché alle Final Four c’è posto solo per quattro. E la Mens Sana l’ha trovato tre volte su cinque.
Sabatini: "Voglio Basile alla Virtus. Gli offro 800 mila Euro"
- La Stampa -
Sabatini lei ha mai pensato di prendere Basile? "Pensato. E formalizzata una proposta economica tramite il suo agente Maurizio Balducci. Dieci giorni fa il primo contatto per capire e adesso (ieri pomeriggio, ndr) ecco presentata la nostra offerta». Su che parametri ci basiamo? «Parlare di cifre non è simpatico, ma riteniamo Basile un giocatore a cui sottoporre un'offerta come se trattassimo un giocatore americano». Perdoni la curiosità. I dettagli? «Contratto pluriennale con una cifra che, a seconda degli anni di durata, può aggirarsi tra i 600 mila e gli 800 mila euro a stagione». Il procuratore del giocatore, Balducci, dice che sarebbe come se Totti andasse alla Lazio. Non ci sarebbero grandi possibilità. «Per l'amor del cielo: è chiaro che sarebbe clamoroso, però se parliamo di simboli anche Zoran Savic, oggi general manager della Fortitudo, è un'icona della Virtus e lavora dall'altra parte. Nelle ultime ore un noto tifoso e appassionato giornalista virtussino è entrato in Fortitudo. Insomma non c'è da scandalizzarsi, fa parte del professionismo. E Basile, oltre ad essere un grande professionista, è sempre stato una bravissima persona. Spero comunque che possa tornare a Bologna a giocare, meglio da noi». Ci spieghi il perché.«La ragione è squisitamente tecnica. Vogliamo un esterno di qualità. Basile è un ottimo giocatore ed ha il passaporto italiano. Due caratteristiche fondamentali perché ci permette di tenere un giocatore americano nel ruolo di play». Basile e il suo procuratore che cosa le hanno risposto? «Non hanno ancora risposto. Abbiamo fatto due richieste: restiamo in attesa». A Basile pare siano interessate anche Roma e Fortitudo. «Spesso siamo sugli stessi giocatori. Se c'è di mezzo la Roma, e loro insistono per Basile, faremo le nostre valutazioni, vista la correttezza che hanno dimostrato nell'agevolarci riguardo a Righetti. Se c'è la Fortitudo, però, ci sentiamo liberi di agire pur consapevoli che loro partono favoriti vista la sua militanza. Tuttavia, da quello che mi dicono, la nostra offerta è la più alta». Sabatini, seriamente. Basile alla Virtus è uno scherzo? «Si è visto di peggio. Consideriamo Basile un grandissimo giocatore che ha vinto poco per quello che vale. Vogliamo dargli un'opportunità vincente per chiudere la carriera. Non parliamo di scudetto, ma diciamo che il prossimo anno avremo una buona squadra e, se accetta, con 4 esterni senza americani. L'esatto contrario dell'ultimo campionato".
L’Air stringe per Ilievski e Crosariol
- Il Mattino -
Un inizio di settimana ben diverso. Era ciò che si aspettava Ercolino, fiducioso che dall'incontro in programma con Alex Righetti sarebbe arrivata la prima fumata bianca per i rinnovi contrattuali. E invece il patron ha dovuto ingoiare un boccone amaro, nella giornata di ieri, che ha sancito il definito addio di Righetti. Alex ha scelto la famiglia. Ha deciso di avvicinarsi a casa l'ala ex biancoverde e ha lasciato in bianco il contratto che per lui era pronto da settimane nella sede di Piazza Libertà. Una scelta ragionata, sembrerebbe quella di Righetti, ormai 31enne, con pochi anni ancora a disposizione nel basket che conta. Fatto sta che neanche la proposta del triennale di Ercolino da un milione di euro, l'ha convinto a restare. Sicuramente più allettante deve essere stata la proposta della Virtus: quel biennale sul quale c'è la firma del giocatore. A questo punto manca solo l'ufficialità. Era attesa per ieri la nota della Virtus che, però, ha preferito rimandare di qualche ora la notizia dell'ingaggio di Righetti per mettere a punto gli ultimi dettagli contrattuali. Va via Righetti e con lui anche Daniele Cavaliero. E' praticamente fatta per l'ingaggio da parte di Montegranaro del play-guardia triestino. Quella che fino a ieri suonava solo come una possibilità, oggi, invece, è certezza. Cavaliero, attraverso il suo procuratore - dicono in casa Premiata - avrebbe fatto sapere di essere entusiasta del trasferimento. Per Cavaliero resta lo scoglio insuperabile del minutaggio. Non deve per nulla averlo convinto il confronto avuto con Markovski il quale non se l'è sentita di lasciarsi andare a facili illusione. Per Cavaliero con Avellino c'era a disposizione al massimo un posto da sesto uomo. Ha preferito rinunciare all'Europa il play tanto caro a Boniciolli, pur di non perdere contatto con il campionato italiano. Doveva questa essere la settimana dei rinnovi, è stata la settimana delle partenze. Una squadra, quella della Scandone che dovrà essere costruita ex novo. Il quintetto base è tutto da rifondare e Markovski in queste ore sta lavorando con grande impegno per arrivare ad una soluzione. Di rientro dalla sua trasferta europea, il coach macedone non sta perdendo tempo per piazzare i primi colpi che, viste le premesse, non possono essere più rimandati. Non mancano le difficoltà e per Avellino, radiomercato riporta solamente delle voci. Al momento le uniche due trattative che restano in piedi sono quelle di Ilievski e Crosariol. Nonostante il coach avesse smentito la possibilità di puntare sul giocatore ex Roma, sembra invece una pista ancora percorribile. Stesso discorso per Ilievski. Markovski sta curando personalmente la trattativa e non è detto che la fumata bianca, in questa direzione, tardi ad arrivare. Nulla da fare, invece, sul fronte italiani. Angelo Gigli è dato per certo a Roma. Stesso discorso per Mordente che finirà sicuramente all'Armani Milano. Resta ancora in piedi la pista che porta a Bulleri ma bisognerà battere la concorrenza di Capo D'Orlando.
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Il colonnello Van Bommel 
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