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Basterebbe essere permissivi su ciò che è opinabile, tipo l'attrazione sessuale.
Ed essere restrittivi su ciò che è semplicemente vero, tipo un uomo non è una donna.

Ma il concetto di gender in sé è tremendamente fumoso, appunto anche su quanti ce ne finiscono per essere, per esempio l'affermazione che il genere sia un costrutto culturale separato dal sesso, prendiamola per buona.

In che misura? per esempio secondo me è ovvio che il fatto che le donne indossino generalmente la gonna o si trucchino etc. siano convenzioni sociali con qualche fondamento biologico.
Un uomo si vuole truccare o mettere la gonna? e sticàzzi?
Cioè essere permissivi su questioni del genere, che mi sta pure bene, non equivale mica a negare l'esistenza di due sessi diversi e la non modificabilità (certo non cosi su due piedi) di quelli che ci sono.
Non è che se ti fai crescere i capelli diventi donna, proprio perché è solo un costrutto sociale, mentre l'essere donna è un dato biologico, la donna non si comporta da donna, è donna, cosi come l'uomo semplicemente è uomo e un uomo che si veste "da donna" è un uomo che si veste da donna e basta.
E cosi se decidi di indossare una gonna e che ne so però comportarti come uno scaricatore di porto, non stai creando un genere a parte.
Questa stessa definizione di genere dovrebbe mostrare come il genere non dovrebbe essere adeguato a generare alcuna conseguenza concreta visto che è tanto labile.


Lo stesso vale per l'orientamento sessuale, crescono i numeri di omosessuali e bisex? e sticàzzi? se ti piace questo o quello sono fatti tuoi.
L'attrazione sessuale può essere ridotta alla stessa, cioè a un atto più che a un essere, se sei attratto dallo stesso sesso sei omosessuale e se dall'altro eterosessuale, va benissimo.
C'è motivo per vederci un disvalore e quindi vietarlo o per attribuirci altri connotati negativi? non credo assolutamente e quindi va bene ci siano entrambi.

Io fin qua sono pure d'accordo con le battaglie per questi diritti, perché ovviamente se sei gay o ti vuoi vestire come ti pare, non devi certo essere menato per questo, e non è giusto avere altre connotazioni morali.

Ma non quando si arriva semplicemente a negare la verità, prendiamo il caso in questione, le donne che partecipano alle gare femminili non vi hanno accesso perché sono molto dolci e perché portano la borsetta, ma perché i loro connotati biologici le qualificano come tali, e vista la disparità media di doti fisiche tra uomini e donne, per AIUTARE le donne e dargli un piano di competizione EQUO, esiste lo sport femminile, non esiste questo e non c'è bisogno esista e se esiste è giusto per scelte di convenienza o rappresentanza dove non c'è l'accento sulle doti fisiche classiche, tipo che ne so gli scacchi, esisterà il campione femminile e maschile ma è chiaro che la competizione può e deve essere aperta.

Sicuramente c'è tanta irrazionalità alla base e anche tanto progressismo forzato e collettivismo.

Comunque già parlare di queste cose è una trappola, perché queste questioni cosi come vengono forzate vengono ingigantite per presentare spesso un'urgenza che non c'è, e su quella fa leva la parte opposta.
Ovviamente non si può ignorarle totalmente anche perché ci sono conseguenze concrete e chisà dove si arriva, ma bisognerebbe proprio cambiare il modo con cui le si affronta invece di assecondare la macchina polarizzatrice.


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MessaggioInviato: ven 7 mag 2021, 15:05 
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JC ha scritto:
Basterebbe essere permissivi su ciò che è opinabile, tipo l'attrazione sessuale.
Ed essere restrittivi su ciò che è semplicemente vero, tipo un uomo non è una donna.

Ma il concetto di gender in sé è tremendamente fumoso, appunto anche su quanti ce ne finiscono per essere, per esempio l'affermazione che il genere sia un costrutto culturale separato dal sesso, prendiamola per buona.

In che misura? per esempio secondo me è ovvio che il fatto che le donne indossino generalmente la gonna o si trucchino etc. siano convenzioni sociali con qualche fondamento biologico.
Un uomo si vuole truccare o mettere la gonna? e sticàzzi?
Cioè essere permissivi su questioni del genere, che mi sta pure bene, non equivale mica a negare l'esistenza di due sessi diversi e la non modificabilità (certo non cosi su due piedi) di quelli che ci sono.
Non è che se ti fai crescere i capelli diventi donna, proprio perché è solo un costrutto sociale, mentre l'essere donna è un dato biologico, la donna non si comporta da donna, è donna, cosi come l'uomo semplicemente è uomo e un uomo che si veste "da donna" è un uomo che si veste da donna e basta.
E cosi se decidi di indossare una gonna e che ne so però comportarti come uno scaricatore di porto, non stai creando un genere a parte.
Questa stessa definizione di genere dovrebbe mostrare come il genere non dovrebbe essere adeguato a generare alcuna conseguenza concreta visto che è tanto labile.


Lo stesso vale per l'orientamento sessuale, crescono i numeri di omosessuali e bisex? e sticàzzi? se ti piace questo o quello sono fatti tuoi.
L'attrazione sessuale può essere ridotta alla stessa, cioè a un atto più che a un essere, se sei attratto dallo stesso sesso sei omosessuale e se dall'altro eterosessuale, va benissimo.
C'è motivo per vederci un disvalore e quindi vietarlo o per attribuirci altri connotati negativi? non credo assolutamente e quindi va bene ci siano entrambi.

Io fin qua sono pure d'accordo con le battaglie per questi diritti, perché ovviamente se sei gay o ti vuoi vestire come ti pare, non devi certo essere menato per questo, e non è giusto avere altre connotazioni morali.

Ma non quando si arriva semplicemente a negare la verità, prendiamo il caso in questione, le donne che partecipano alle gare femminili non vi hanno accesso perché sono molto dolci e perché portano la borsetta, ma perché i loro connotati biologici le qualificano come tali, e vista la disparità media di doti fisiche tra uomini e donne, per AIUTARE le donne e dargli un piano di competizione EQUO, esiste lo sport femminile, non esiste questo e non c'è bisogno esista e se esiste è giusto per scelte di convenienza o rappresentanza dove non c'è l'accento sulle doti fisiche classiche, tipo che ne so gli scacchi, esisterà il campione femminile e maschile ma è chiaro che la competizione può e deve essere aperta.

Sicuramente c'è tanta irrazionalità alla base e anche tanto progressismo forzato e collettivismo.

Comunque già parlare di queste cose è una trappola, perché queste questioni cosi come vengono forzate vengono ingigantite per presentare spesso un'urgenza che non c'è, e su quella fa leva la parte opposta.
Ovviamente non si può ignorarle totalmente anche perché ci sono conseguenze concrete e chisà dove si arriva, ma bisognerebbe proprio cambiare il modo con cui le si affronta invece di assecondare la macchina polarizzatrice.


Tu hai parlato di comportamenti di genere. E sono quelli identificati come stereotipi. Ovvio che sono modelli interiorizzati di una società che fu ed ancora validi.
Però la concezione di oggi di genere affonda su un piano culturale e sociale di certo, ma anche di quello dell'essere/ontologico. Ciò che nel tuo intimo ti senti. Se tu JC ti senti donna è corretto che ti possa indicare come tale. Ovviamente è complesso e impossibile dire se è "giusto" o davvero una sorta di malattia mentale "benigna" che riguarda un gruppo troppo vasto (ed organizzato) di persone per considerarla come tale. Risulta illogico di sicuro, ma boh.
Sulle questioni sportive ( o affini tipo quote rosa) basterebbe rimarrebbe al sesso biologico e non al genere come è definito oggi. Però ovviamente se tu ti apri ufficialmente a questa concezione di genere è probabile che diventi un troiaio di rivendicazioni e situazioni difficili da immaginare a priori.

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MessaggioInviato: ven 7 mag 2021, 15:14 
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E in cosa consiste Logan questa "donna" che tu senti di essere?

Perché se consiste in ciò che generalmente fanno le donne o almeno tu pensi facciano, è solo un costrutto sociale.
Se invece consiste in ciò che le donne sono (e non pensano di essere) è un dato biologico che non puoi modificare.

Nel primo caso la tua convinzione è innocua, vestiti "da donna" fai pure ma non ci diventi e non devi pensare di diventarlo proprio perché dovresti sapere che è un costrutto sociale.
Tra l'altro ma scherziamo? prima di questa frenesia totale io avrei anche detto che ad esempio le scelte estetiche androgine sono affascinanti ed audaci ed è giusto abbattere gli stereotipi, gli stereotipi non le verità.

Nel secondo caso, mi spiace è brutto da dire, ma è una malattia mentale, perché se pensi di essere quello che biologicamente non sei, è chiaro che c'è una discrasia tra la realtà e la tua percezione della stessa.
Questo non significa che io non provi compassione per queste persone e certamente non le ritengo dei mostri o che vadano menate o quello che vi pare però è cosi.
Ci si può anche chiedere se sia giusto "assecondarle", però se uno pensa di essere il Papa che fai lo assecondi? Io voglio anche capire la cortesia ma io non posso essere obbligato a mentire e certamente non posso essere obbligato a sopportare conseguenze totalmente illogiche come le altre donne che concorrono con questo atleta devono fare.

Poi c'è un altro argomento ulteriore, cioè quello della chirurgia, anche se volessimo ammettere che sia da concedere e per ora sorvoliamo su tutte le questioni dei minorenni, delle controindicazioni etc. facciamo che si parla solo del diventare artificialmente donna.
Purtroppo anche se ripeto volessimo escludere tutti i problemi collaterali e autorizzare chi vuole diventare donna e viceversa a farlo, questo non è scientificamente possibile almeno non oggi, resta una bugia, resta un uomo o una donna più o meno alterato ma non diventa un essere umano dell'altro sesso, paradossalmente sarebbe più semplice se si potesse davvero, poi ovvio subentrerebbero altre questioni.
Il CIO che probabilmente si basa sul testosterone etc. dimentica che non è certo solo quello a qualificare un uomo e che il vantaggio sportivo resta.


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MessaggioInviato: ven 7 mag 2021, 15:23 
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JC ha scritto:
E in cosa consiste Logan questa "donna" che tu senti di essere?

Perché se consiste in ciò che generalmente fanno le donne o almeno tu pensi facciano, è solo un costrutto sociale.
Se invece consiste in ciò che le donne sono (e non pensano di essere) è un dato biologico che non puoi modificare.

Nel primo caso la tua convinzione è innocua, vestiti da donna fai pure ma non ci diventi e non devi pensare di diventarlo proprio perché dovresti sapere che è un costrutto sociale.
Tra l'altro ma scherziamo? prima di questa frenesia totale io avrei anche detto che ad esempio le scelte estetiche androgine sono affascinanti ed audaci ed è giusto abbattere gli stereotipi, gli stereotipi non le verità.

Nel secondo caso, mi spiace è brutto da dire, ma è una malattia mentale, perché se pensi di essere quello che biologicamente non sei, è chiaro che c'è una discrasia tra la realtà e la tua percezione della stessa.
Questo non significa che io non provi compassione per queste persone e certamente non le ritengo dei mostri o che vadano menate o quello che vi pare però è cosi.
Ci si può anche chiedere se sia giusto "assecondarle", però se uno pensa di essere il Papa che fai lo assecondi? Io voglio anche capire la cortesia ma io non posso essere obbligato a mentire e certamente non posso essere obbligato a sopportare conseguenze totalmente illogiche come le altre donne che concorrono con questo atleta devono fare.

Poi c'è un altro argomento ulteriore, cioè quello della chirurgia, anche se volessimo ammettere che sia da concedere e per ora sorvoliamo su tutte le questioni dei minorenni, delle controindicazioni etc. facciamo che si parla solo del diventare artificialmente donna.
Purtroppo anche se ripeto volessimo escludere tutti i problemi collaterali e autorizzare chi vuole diventare donna e viceversa a farlo, questo non è scientificamente possibile almeno non oggi, resta una bugia, resta un uomo o una donna più o meno alterato ma non diventa un essere umano dell'altro sesso, paradossalmente sarebbe più semplice se si potesse davvero, poi ovvio subentrerebbero altre questioni.
Il CIO che probabilmente si basa sul testosterone etc. dimentica che non è certo solo quello a qualificare un uomo e che il vantaggio sportivo resta.


Ma infatti con la logica si giunge alle tue conclusioni. Se però il genere lo scindi dal sesso biologico e lo rendi un mero "costrutto sociale" decade tutto. Perché sentirsi uomo o donna è diverso da biologicamente maschio e femmina per cui la tua autopercezione non soggiace più ad alcun criterio di realtà oggettiva o ad alcuna verifica fisica.
Se tu dici che sei un vulcano o un cane non esiste appiglio logico per cui tu non sia considerato pazzo. Il vulcano esiste fisicamente ed è diverso da te.
Se però tu dici che ti senti qualcosa che è considerato un semplice ruolo (invenzione) della società che per la maggior parte delle persone coincide con delle macrocaratteristiche (genitali, ormonali eccetera)eccetera, ma non necessariamente deve, ecco che inizia a valere tutto e sembri addirittura scemo tu a parlare di malattia mentale. Ah quindi è malato mentalmente uno che non si adegua ad un puro (e maggioritario) standard sociale della società?
Insomma definito ed accettato il concetto di genere in quel modo non hai più appigli logici di uscirne e di considerare un povero folle chi si sente altro fuori da uomo e donna.

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MessaggioInviato: ven 7 mag 2021, 15:30 
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Eh no però vedi Logan, qui sta l'errore che ti vogliono portare a fare, cioè convincerti che TUTTE le distinzioni che vengono comunemente fatte siano basate sul genere come costrutto sociale, non è cosi.

Io sono prontissimo a concedere tutto ciò che effettivamente è frutto di un costrutto sociale.
Un uomo decide di volersi fare i capelli lunghi? Di volersi truccare? Di voler guardare Barbare D'Urso? OK!
Ma tra l'altro quanto sono REALMENTE sessiste queste convinzioni? :asd
Comunque tutto ciò mi va benissimo, io lo concedo a chi non dice di essere transgender (e perché non dovrei?) figuriamoci a chi dice di esserlo.
Tutte queste sono convenzioni sociali, abbattiamole pure o almeno smascheriamole come tali, ovviamente poi resta il fatto che io posso dirti che la gonna ti sta di #@*§, ma non posso impedirtelo.

Ma tante altre distinzioni sono basate sulla realtà fattuale, come dicevo lo stesso esempio del topic non è certo una distinzione basata sul ruolo sociale, le donne competono tra loro semplicemente perché biologicamente meno prestanti in determinati sport, non c'è nessun altro motivo, e questo è un motivo insuperabile.

Il problema è che qua prima si definisce il genere come costrutto sociale, se ne ammette la modificabilità e quindi però poi attraverso questo costrutto sociale (che viene rafforzato!!!! gli stereotipi non sono abbattuti ma valorizzati un po' come l'antirazzismo iper razzista che vediamo) si vuole modificare anche la realtà basata sul sesso biologico.
Eh no, questo ultimo passaggio è inconcepibile e facilmente confutabile, anche concedendo tutto il resto sopra.


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JC ha scritto:
Eh no però vedi Logan, qui sta l'errore che ti vogliono portare a fare, cioè convincerti che TUTTE le distinzioni che vengono comunemente fatte siano basate sul genere come costrutto sociale, non è cosi.

Io sono prontissimo a concedere tutto ciò che effettivamente è frutto di un costrutto sociale.
Un uomo decide di volersi fare i capelli lunghi? Di volersi truccare? Di voler guardare Barbare D'Urso? OK!
Ma tra l'altro quanto sono REALMENTE sessiste queste convinzioni? :asd
Comunque tutto ciò mi va benissimo, io lo concedo a chi non dice di essere transgender (e perché non dovrei?) figuriamoci a chi dice di esserlo.
Tutte queste sono convenzioni sociali, abbattiamole pure o almeno smascheriamole come tali, ovviamente poi resta il fatto che io posso dirti che la gonna ti sta di #@*§, ma non posso impedirtelo.

Ma tante altre distinzioni sono basate sulla realtà fattuale, come dicevo lo stesso esempio del topic non è certo una distinzione basata sul ruolo sociale, le donne competono tra loro semplicemente perché biologicamente meno prestanti in determinati sport, non c'è nessun altro motivo, e questo è un motivo insuperabile.

Il problema è che qua prima si definisce il genere come costrutto sociale, se ne ammette la modificabilità e quindi però poi attraverso questo costrutto sociale (che viene rafforzato!!!! gli stereotipi non sono abbattuti ma valorizzati un po' come l'antirazzismo iper razzista che vediamo) si vuole modificare anche la realtà basata sul sesso biologico.
Eh no, questo ultimo passaggio è inconcepibile e facilmente confutabile, anche concedendo tutto il resto sopra.


Ma io non sono mica d'accordo sul genere come puro costrutto sociale eh. Per me il problema è proprio che esiste un'ontologia intrinseca legata a cervello/ormoni/corpo del sesso biologico. A quel punto è molto probabile che se non ti ci riconosci (ed addirittura lo schifi con forza) un problema a livello psichiatrico lo hai.
Però, probabilmente per rendere più accettabili, sdoganare e legittimare questo disordine psichiatrico (praticamente zero pericoloso in sè per la società, va detto) non così raro si è voluto considerare il genere (e non solo i suoi stereotipi e comportamenti) un puro costrutto sociale.
Da lì, con il genere slegato da un vero e profondo sentire innato percepito dal 99,x% della popolazione, diventa valido il ragionamento di sopra.
Nella realtà poi questa concezione fa nascere vari problemi, ma al mondo progressista/inclusivo mica interessa.

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Sono d'accordo, inutile dire che siamo uguali. Non lo siamo. Agli uomini piace il calcio per costrutto sociale? Forse. Ma forse ci piace perché dentro c'è agonismo, forza, ricerca della supremazia, cose che chissà perché interessando di più noi.


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Logan penso che non ci stiamo capendo del tutto.
Tu dici che c'è un elemento biologico imprescindibile, e sono d'accordo, dici che si sta provando a renderlo mutevole in base a come ci si sente inserendolo tra i costrutti sociali da superare, e pure sono d'accordo.

Però proprio per questo secondo me bisogna concedere, oltre che perché è vero sempre secondo me ovvio, il genere come costrutto sociale.

Tralasciamo il fatto che queste convenzioni sociali abbiano comunque basi parziali nella biologia e in altre epoche anche sulla convenienza, ammettiamo che ad esempio il calcio non sia una cosa "da maschi".
Concesso il genere come costrutto sociale, ma limitandosi a ciò che è realmente dimostrabile come tale, cosa resta?

Chi è il transgender in un mondo in cui non esistono "cose da donna o da uomo" o almeno sono ritenute pure convenzioni?
é solo un cristiano che decide di fare cose che gli piacciono, secondo alcuni le scelte dipendono dalle convenzioni sociali, secondo altri solo parzialmente da quelle, vediamo come va, secondo me le donne continueranno a fare cose da donna e viceversa, ma non c'è motivo per vietare di fare altrimenti, è anche semplicemente giusto.
A quel punto il genere in pratica se ne torna da dove era venuto :asd e resta solo il sesso biologico.
Questo può pesare solo a chi realmente riteneva da imporre tali convenzioni sociali, che alla fine fa il gioco degli estremisti di altra pasta che riuscendo a riempire di significato il genere provano a superare anche la realtà biologica.

Ovviamente a patto però ripeto che ci si limiti a ciò che realmente è un costrutto sociale ed alle sue derivazioni.

Il miglior "antidoto" contro un caso come questo, è concedere a tale persona di fare tutto ciò che lui ritenga "da donna" in base a convenzioni sociali, tutto ciò che insomma un uomo alla fine può già fare (consapevoli che alla fine tanto le tendenze continueranno ad esistere), non concedergli di fare quello che deriva dal dato biologico.


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MessaggioInviato: sab 8 mag 2021, 12:42 
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Località: Isola di Diego Garcia.
Perché state divagando così, non si parlava della transgender olimpica?

Secondo me sarebbe interessante discutere se la sua composizione biologica di base non l'avvantaggi rispetto alle donne "standard".

Ho paura di si, ma nella mia ignoranza in materia non saprei argomentare.

Magari chi ha più competenze potrebbe illuminarci.


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