Tratto da sportmediaset.it

Ciclismo in lutto: è morto Fignon
Aveva 50 anni, vinse due Tour de France

Lutto nel mondo del ciclismo. E' morto a Parigi, a 50 anni, Laurent Fignon, da tempo malato di cancro all'apparato digerente. Nel suo palmares due Tour de France, nel 1983 al debutto nella Grande Boucle, e nel 1984, il Giro d'Italia '89 e due successi alla Milano-Sanremo. Era famoso anche perché uno dei pochi ciclisti a correre con gli occhialini. Fino all'ultimo ha fatto il commentatore per la tv francese. I funerali si terranno in forma privata.

MOSER: "RIVALI CON RISPETTO"
"Mi spiace veramente, era anche piu' giovane di me...". Francesco Moser non nasconde tutta la tristezza per un rivale andato via per sempre. Il ricordo dell'ex campione e' legato a quel Giro del 1984 che i due si 'litigarono' sino alla fine. "Per venti giorni siamo stati avversari acerrimi - ha raccontato - Io presi la maglia rosa, lui me la tolse, io la ripresi, e cosi' via. Era un affare tra noi due. In gruppo non dava confidenza a tutti, stava un po' sulle sue. Tra di noi c'era rispetto".

BUGNO: "GRANDE CAMPIONE"
"E' stato un grande campione, fummo compagni di squadra proprio nell'anno in cui io smisi, nella Gatorade...". Questo il ricordo di Gianni Bugno. "Era un ragazzo chiuso ma si faceva voler bene. Non me l'aspettavo, l'avevo sentito al Tour e la sua voce era irriconoscibile. Avevo perato fosse riuscito a debellare un po' la malattia, invece non ce l'ha fatta".

CHIAPPUCCI: "CORRIDORE TOSTO"
"Era un corridore tosto, il tipico francese: stava un po' sulle sue, però in quegli anni ha fatto la storia del ciclismo". Claudio Chiappucci ricorda cosi' uno dei suoi grandi rivali di sempre. "Spesso ci siamo trovati in fuga assieme al Tour - ha proseguito - Non abbiamo mai avuto bisticci, ho sempre collaborato anche se sapevo che lui, nella Gatorade, lavorava per Bugno. Ha iniziato con Hinault, che era il numero uno, poi si e' fatto strada e dopo ha fatto il gregario-capitano nella squadra di Bugno".

_________________

Il colonnello Van Bommel

Si sapeva che stava male da tempo.
L'avevo visto ospite al Giro d'Italia e sembrava essersi ripreso, purtroppo così non è stato.
Mi spiace molto. Grande campione, caduto però per sua stessa ammissione nell'uso di doping...

_________________
Nascerà qui, al ristorante "L'orologio", ritrovo di artisti e sarà per sempre una squadra di grande talento. Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perchè noi siamo fratelli del mondo. (Milano, 9 marzo 1908)

Ai tempi seguivo un po' il ciclismo, facevo il tifo per Bugno e Chiappucci, ma Fignon era un corridore che mi piaceva, forse un po' perchè con quel paio di occhiali mi sembrava un professore più che un ciclista. Un po' intellettuale, un po' fuori dalle righe con quei capelli biondi raccolti col codino.
Oltre alle sue vittorie lo ricordo per quella bruciante sconfitta all'ultima tappa di un Tour per mano di Greg Lemond.

Mi dispiace che si sia dovuto arrendere al cancro.
RIP

_________________
...

Un grandissimo campione e una straordinaria persona
Ammise l'uso di doping ma in un periodo di "Doping liberalizzato"
Un grande personaggio che ha fatto grandissimo questo sport
RIP