Tratto da gazzetta.it
Eurocup: Treviso fuori
Sono iniziati a Torino i quarti di finale del secondo torneo continentale: la Benetton delude e perde 85-79 coi lituani del Lietuvos Rytas Vilnius. I serbi dell'Hemofarm battono a sorpresa la Dinamo Mosca 93-85
TORINO, 2 aprile 2009 - Prima giornata con due quarti di finale alle Final Eight di Eurocup al Palaisozaki di Torino.
Benetton Treviso-Lietuvos Rytas Vilnius 79-85
Niente da fare per la Benetton che, malgrado un primo quarto molto incoraggiante, cede il passo al Lietuvos Rytas e saluta la possibilità di vincere l’Eurocup, dopo una stagione europea di ottimo livello. I lituani, guidati dall’Mvp della competizione Chuck Eidson, sono stati più concreti anche se non sempre belli dal punto di vista del gioco mostrato, ma contava vincere e loro lo hanno fatto. Subito grande ritmo, con i biancoverdi capaci di volare sul +11 con una buonissima circolazione di palla, dovuta alle buone spaziature offensive e alle qualità di passatori di Nicevic e Wallace. Su un'esemplare azione offensiva arriva la tripla di Neal per il 27-16 che sembra dare il via a una serata di festa. Invece no: il Lietuvos Rytas, allenato dalla leggenda Rimas Kurtinaitis, si affida a Eidson come creatore e finalizzatore del gioco, e costruisce un parziale clamoroso di 14-0 (27-30 a 6’17 dall’intervallo, tripla di Lukauskis), mentre Treviso va nel pallone. La palla si ferma, né Bulleri, né Wood riescono a dare ordine alla squadra di Mahmuti, che perde fiducia e si ritrova addirittura a -9 dopo il tecnico a Neal e il 2+1 concretizzato da Jomantas (32-41).
La tripla di Bulleri a 14” dalla fine del secondo periodo rende meno drammatico il punteggio (sarà -6 all’intervallo), ma i 31 punti concessi agli avversari nella sola seconda frazione gridano vendetta. I lituani continuano a condurre, non mollano la presa e trovano punti importanti dentro l’area da Petravicius e Bjelica; il momentaccio trevigiano è rappresentato al meglio dai due falli tecnici in un minuto incassati da Bulleri. Ci vogliono la tripla di Neal e il canestro di Lorbek per ricucire (62-65 al 30’), e proprio Bulleri sembra prendersi la rivincita quando, a 3’46" dalla fine, segna i tiri liberi del sorpasso Benetton (72-71). Mahmuti, però, poco prima vedeva Neal uscire dal campo dolorante dopo una brutta caduta, e quando rientra lo statunitense Bulleri esce per 5 falli e la tripla di Eidson manda avanti di due possessi il Lietuvos Rytas (74-79 a 1’28 dalla sirena). La Benetton lotta, ma due clamorosi errori di Nicevic da sotto e l’ultima chance fallita da Neal (tripla sbagliata sul -5) vanifica gli sforzi. Passano i lituani.
Treviso: Neal 18, Wallace 16, Bulleri 12.
Vilnius: Eidson 23, Zavackas 16, Bjelica 12, Petravicius 12
Hemofarm Vrsac-Dinamo Mosca 93-85
Prima (grande) sorpresa con i serbi dell’Hemofarm vincenti sulla Dynamo Mosca di David Blatt, ultimo allenatore tricolore di Treviso. I giovanotti di coach Karadzic (ben 7 su 12 nati dopo il 1985) giocano con maggiore concentrazione e intensità, rimanendo avanti per tutto il match senza mai affondare del tutto i russi, apparsi per larghi tratti svogliati. Appoggiandosi sul lunghissimo Marjanovic (20 anni, 223 cm), autore di 7 punti in 7 minuti, l’Hemofarm rimane attaccata agli avversari nel primo quarto, per allungare all’inizio del secondo con un parziale di 11-2 chiuso dal tiro di Borisov (31-22) e chiudere avanti di 4 all’intervallo (45-41). Una sfuriata di Chase (5 punti in fila) e il 2+1 di Hansen riportano in parità la Dinamo (55-55), ma nonostante il quarto fallo di Marjanovic, l’intensità di Bader e 5 punti di Macvan portano gli slavi al massimo vantaggio (72-60 a 9’38 dalla fine). Nell’ultimo quarto i russi hanno un sussulto d’orgoglio, approfittando degli errori dalla lunetta dell’Hemofarm: le triple di Hansen e Chase li riportano a -2 (79-81), la risposta di Pavkovic e il 2+1 di Krstovic a 2’03 dalla fine (87-79, con Nachbar e Hansen fuori per falli) rimettono le cose a posto per i serbi.
Vrsac: Krstovic 16, Joksimovic 15, Marjanovic 12, Pavkovic 12
Mosca: Chase 19, Hansen 19, Nachbar 15
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Il colonnello Van Bommel 
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