Se devo commentare a freddo la Copa America di Messi - e spero di farlo SOLO in questo topic
- mi viene difficile dare una valutazione: sicuramente le sue prestazioni non sono state scintillanti e non viene eguagliata quella che a mio avviso è la sua migliore Copa America (2016, dove fu davvero buono, fino alla fine comunque sufficiente, escluso il rigore finale tirato alle stelle), ma personalmente ho notato un Messi diverso, al servizio della squadra, da trequartista: lontano dalla porta, a centrocampo a cercare di fare da raccordo e a creare qualcosa. La squadra, davvero modesta nei nomi, ha concluso il torneo in crescendo, dando una lieve sensazione di stare finalmente trovando, seppur alla lontana, una quadratura: le due punte Lautaro e Aguero hanno dato profondità al campo e una maggior fluidità di manovra rispetto a prima, dove queste cose non c'erano: chi ha visto l'orrida partita con Colombia e, in parte, Paraguay sa di cosa sto parlando. Facendo così e cercando di dare una manovra corale alla squadra, cerchi quanto meno di sganciarti dal fardello della Messi-dipendenza (della serie, o ci pensa lui o non sappiamo cosa fare con il pallone) e allo stesso tempo mettere la Pulce al servizio della squadra a cercare di creare gioco, senza l'ossessiva attesa di un tiro o una magia che risolva la situazione.
Nella semifinale decisiva con il Brasile, per quanto sia costata l'eliminazione, a me Messi è piaciuto, o comunque non mi è dispiaciuto. Dopo una prima frazione alterna, ha fatto un bel secondo tempo, provando a dare la scossa. Ha preso un palo, ha scodellato un paio di assist, qualche accelerazione, qualche triangolo, tanto lavoro di raccordo: sicuramente non una prestazione insufficiente, ecco.
Buona la semifinale con il Brasile (però uno come Messi deve fare gol da lì, non prendere il palo, dai) ma il resto del torneo per insufficiente. Lo spirito di maggior sacrificio si è tradotto in poco e nulla.