Le colpe di Messi sono inesistenti in questo girone di qualificazione, ma notevoli nell'ultimo decennio. Questo gruppo di giocatori sulla carta forte, che si ammoscia in albiceleste, è frutto del Messismo. È stato pompato come nessuno mai nella storia del calcio, sono stati fatti paragoni vergognosi, l'AFA ha continuato ad assumere burattini indegni come CT per permettergli di giocare dove voleva, come voleva, con chi voleva. Ed i risultati sono aberranti. Ora, il prossimo che viene squalificato per 4 turni a causa della condotta disciplinare non potrà comunque essere considerato colpevole di nulla, di aver abbandonato i compagni con un'idiozia (alla fine di una partita vinta, quindi zero senso), per essere coerenti. Ma il problema è ben altro. Se giocano Pratto e Correa, con Aguero e Dybala in panca ed Icardi a casa, davanti a Sky, siamo di fronte ad un punto di non ritorno. Bauza dovrebbe essere cacciato domattina e Maradona, Messi o chiunque abbia posto il veto su Icardi, andrebbero eliminati fisicamente per avere agito contro l'interessa nazionale. Il calendario e la pochezza dell'Ecuador faranno si che comunque l'Argentina arrivi agli spareggi, ma oggi la situazione è drammatica e le responsabilità di Messi (ovviamente non per queste ultime partite, che non interessano a nessuno, perché l'albiceleste ai mondiali ci andrà comunque, non rendiamoci oltremodo ridicoli parlando ancora di aria fritta) sono evidenti, palesi. È stato il reuccio dell'ultimo decennio, tutto girava attorno a lui, più che a Megan Gale con la Vodafone. Ed ha fallito sotto qualsiasi punto di vista, in campo, nel dare forza e fiducia (essendo il capitano, il miglior giocatore, ecc..) ai compagni, nella scelta (sua o con il suo avallo) di tutti i CT, di chi andava escluso per motivi misteriosi (parliamoci chiaro, se avesse le palle al posto di quei semini di mandarino che si ritrova nelle mutande, avrebbe già imposto da almeno un anno la presenza di Icardi e l'eliminazione fisica di Pratto). Non ne ha mai fatto una giusta fuori e dentro il campo. Il suo disastro non ha alcun precedente nella storia del calcio, parlando di giocatori di un certo livello. E più passa il tempo, più peggiora. Ora lo sfotte anche un morto in piedi come Domenech. Più scende in basso, più scava. Non è lui il problema tecnico dell'Argentina (non è il solo, diciamo), la sua colpa è molto maggiore: la nazionale targata Messi, la sua epoca, è stata finora il fallimento epocale per eccellenza, è Ibra in Champions, Ballack in generale, Paperino, Fantozzi. Fossi in lui mi ritirerei davvero, ma non solo dalla nazionale.
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