Detto questo, pur essendosi tolto più di una soddisfazione, Hiddink ha IN PARTE fallito con la nazionale russa, e non mi riferisco solo alla clamorosa mancata qualificazione al Mondiale sudafricano...
Con lui ci si aspettava una Russia che eliminasse i limiti di personalità, invece la mentalità folle ed indecifrabile della nazionale più pazza al mondo non è assolutamente cambiata, è rimasta invariata. I giocatori russi sotto la sua gestione avranno anche giocato con maggior coscienza del proprio valore rispetto al passato, ma purtroppo hanno troppo spesso dato l'impressione di essere senza attributi, di sciogliersi come neve al sole alla prima difficoltà...
Sono stati capaci di rializarsi dopo l'esagerato 4-1 subito all'esordio dell'Europeo contro la Spagna, è vero, però poi hanno iniziato comunque a giocare sulle ali dell'entusiasmo, non dico che sia stato facile per Guus che comunque è riuscito a caricarli bene, però...
Hiddink secondo me ha gravi responsabilità nelle due disfatte della sua gestione, che guarda caso erano anche LE DUE PARTITE PIU' DIFFICILI ED IMPORTANTI, QUELLE DA VINCERE A TUTTI COSTI NELLE QUALI NON ERANO AMMESSI ERRORI.
Mi riferisco naturalmente ad Israele-Russia e Slovenia-Russia.
A Tel Aviv rischiammo di buttare al vento l'impresa di un mese prima, con il 2-1 in rimonta al Luzhniki sull'Inghilterra (lì fu il vero capolavoro del tecnico olandese, che nella ripresa azzeccò tutti i cambi e ridisegnò alla perfezione la squadra), perdendo per 2-1 contro una nazionale discreta e già eliminata. Per carità, tutto girò storto (vedi palo di Sychev al 90' che ci avrebbe fatto qualificare e successivo gol di Golan su errore da dilettante di Ignashevich che ci fece cadere nel baratro), ma Guus non incitò la squadra a dovere, fu scuro in volto per tutto il match, come se se lo sentisse un risultato negativo.
La Croazia poi ci fece il regalo del secolo, noi ringraziammo e dimostrammo di legittimare la qualificazione (a differenza dell'Inghilterra, che a sua volta non sfruttò il nostro regalo) disputando un torneo magnifico; però la storia ha dimostrato che i giocatori da quel maledetto pomeriggio non hanno imparato nulla.
Lo scorso novembre, a Maribor, s'è rivisto lo stesso film. Squadra impaurita, molle, rimasta negli spogliatoi e SENZA UN CONDOTTIERO. Hiddink fu il primo a non capirci nulla: lo dimostrano alcune scelte discutibili (vedi Yanbaev titolare, Denisov preferito al ben più esperto Semak, Pavlyuchenko confermato unico attaccante nonostante negli Spurs non giocasse mai, Bukharov neanche convocato), l'atteggiamento attendista che la Russia ebbe fino al gol-qualificazione di Dedic e gli stessi cambi effettuati dal tecnico olandese (ci rendiamo conto che dopo l'assurda espulsione di Kerzhakov giocammo per quasi 20' con Bilyaletdinov centravanti? E dire che Pogrebnyak quella terribile sera sembrava un minimo ispirato, creammo di più nei 10' con lui in campo che in tutta la partita). Seduto lì in panchina e scuro in volto, il più impaurito di tutti era lui. Ha grandissime responsabilità, poche storie. Per me è quello che ha più colpe, anche più di Arshavin e dei due disabili che giocavano in difesa. Lo capì subito, ogni volta che le telecamere lo inquadravano era chiaro che se la stesse facendo sotto.
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