Visto che se ne parla in maniera sempre più insistente, credo sia giusto aprire un Thread apposta per questo argomento, che come tutti quelli che riguardano Checco dividerà il forum. Nonostante sia più che certo di leggere molti insulti a vanvera nei confronti del capitano giallorosso, credo che ne valga la pena nei confronti di coloro i quali hanno magari voglia di parlarne in maniera seria.
E dunque, quando Totti lasciò la nazionale alla fine di un anno di decisioni e ripensamenti, venne criticato soprattutto per tre motivi:
A) La nazionale non si lascia, è un onore ed un onere da rispettare fino a fine carriera
B) Un anno per decidere? E che è tutta questa messa in scena?
C) Dice che lo fa per questioni di salute, secondo me è proprio una #@*§
Premesso che anche a mio avviso la questione non fu gestita nel migliore dei modi ne da parte dell'entourage Totti ne da parte dello staff della Federazione, la mia opinione è sempre stata che ci fossero delle buone risposte per ognuno dei punti in questione, e che anzi fossero tutti collegati tra di loro.
Prima di tutto, mi sento di dire, a distanza di quasi tre anni, che la questione "il fisico non mi regge più" fosse quanto mai reale, e che quindi a Totti dovrebbero andare le scuse dei tanti che, all'epoca, parlarono di vera e propria strunzata sparata dal 10 giallorosso. L'anno per decidersi, che secondo me è il punto più nevralgico di quella questione, è stato dettato, a mio parere, da una serie di condizioni, la cui principale era senz'altro la conduzione della nazionale da parte di Donadoni. Sono e rimango convinto che Totti, fatto giocare a mezzo servizio, impiegato solo nelle partite "che contano" e magari lasciato a Roma in match contro Lituania o Estonia, avrebbe continuato con la maglia azzurra. Donadoni però, che secondo me voleva apparire agli occhi della squadra e dei media come un tecnico "vero" e non di passaggio dopo la fine dell'era Lippi, non volle accettare una condizione che poteva porlo in circostanze difficili da gestire, come ad esempio l'essere accusato di favoritismo o cose simili. Questo lo ha portato a perdere due colonne azzurre come Totti e Nesta per lo stesso motivo.
E non è un caso che, con il ritorno di Lippi, entrambi i campioni del Mondo abbiano fatto una parziale marcia indietro, riaprendo le porte ad un possibile ritorno in vista dei prossimi mondiali.
E non è neanche un caso che Lippi, che stupido certamente non è, per quel che riguarda Totti continui a lasciare quelle porte aperte. Consapevole che Francesco, date le sue precarie condizioni fisiche, non possa essere "sprecato" in partite di minor rango e gestibili anche senza l'apporto del fuoriclasse giallorosso. Ma consapevole anche che nessuno in Italia ha la classe di Totti in attacco e che, anche se in tanti continuano a negarlo (in tanti, ma non certo Lippi), il 10 giallorosso è stato determinante nella vittoria ai mondiali di Germania.
Per cui se ora da una parte c'è il capitano della Roma che parlando di Lippi dice "E' un grande allenatore ed un grande uomo" e riguardo il suo ritorno in azzurro "Chissà... Chissà...", dall'altra Lippi stesso dichiara "Totti? Prima di privarmi del carisma e dell'esperienza di certi fuoriclasse ci penserò bene.".
A mio parere si troverà presto o tardi il modo di celebrare questo nuovo matrimonio, ma credo che vada - da parte del grande pubblico - abbandonata la cultura del tifo provinciale, almeno per quel che riguarda il bene dei colori azzurri. E Totti, per la Nazionale, sarebbe senza dubbio il maggiore dei beni.
_________________ "A trent'anni compiuti, Federer non vive dunque più Nadal come il suo personale incubo. Anzi: quando i due si stringono la mano al termine del match, il suo sguardo per il più giovane competitor è di comprensione, senza ombra di soddisfazione per la rivincita (qualcuno direbbe la vendetta) alla fine consumata. I campioni sono così. Giusti e magnanimi. Ma inesorabili."
C.Giua
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