esser ha scritto:
dici? io tra questa u21 e la u20 invece non sarei cosi tanto ottimista...
fai conto che almeno 6 elementi della nazionale maggiore sono stati "retrocessi" nella under di di biagio proprio per farne alzare il livello qualitativo ed essere superiori ai pari grado ed invece ci ritroviamo a dover sperare nei risultati altrui per andare avanti nella competizione dato che ci siamo fatti inculare da una squadraccia come quella polacca...
se queste sono le basi sulle quali poi fondare una nazionale maggiore di altissimo livello allora stiamo freschi, anzi gelidi...
L'under 21 è formata da titolari di Serie A di cui almeno 6-7 sono pezzi pregiati del mercato, sicuramente in mezzo a loro non c'è un potenziale fuoriclasse alla Mbappe e probabilmente nemmeno un Vinicius, però era dalla generazione dei Gilardino, De Rossi, ecc. che non c'era una formazione giovanile di questo livello, prima a parte qualche raro caso tipo Balotelli erano tutti rincalzi di A al massimo, pure in under 20 c'erano titolari di Serie A, insomma a pare evidente un passo in avanti da questo punto di vista.
Il vero problema è la voragine generazionale in nazionale maggiore, non hai campioni nati tra la fine degli anni '80 e la metà dei '90, quindi ti ritrovi ad avere top players sul viale del tramonto ovvero Chiellini e Bonucci rispettivamente classe 1984 e 1987 e il blocco dell'attuale under 21 coi vari Chiesa, Barella, Pellegrini, Zaniolo, ecc. mentre quelli che dovrebbero essere i tuoi giocatori "pronti" dal punto di vista anagrafico sono Bernardeschi, Verratti, El Shaarawy, Insigne, Florenzi, buoni giocatori ma nessun campione per ora che ti possa garantire una competitività nell'immediato.
Mancini deve essere bravo a programmare cementando il gruppo di questa under 21, con l'obiettivo di creare una nazionale che possa essere competitiva per l'Europeo 2024 quando questa generazione sarà anagraficamente matura, utilizzando le partite e i tornei da qui al 2024 per far fare esperienza a questi ragazzi senza l'assillo della vittoria a tutti i costi e puntando al 100% su di loro, avendo le palle di non convocare giocatori che non sono parte del progetto. Deve prendere spunto da Bearzot, il quale sicuramente aveva tra le mani materiale umano superiore ma ebbe comunque il coraggio di silurare la vecchia guardia per far posto a giovani rampanti tipo Cabrini, Tardelli, ecc. e che con un progetto di 6 anni arrivò al Mondiale spagnolo con un gruppo pronto e maturo per competere.