09/ott/2014 11.02.00
Il difensore del Barcellona Gerard Pique è stato convocato da Del Bosque. In molti in Spagna contestano la scelta, non perdonando le simpatie indipendentiste del difensore.
Recentemente a Gerard Pique non sono state risparmiate critiche, anche aspre: la sua forma fisica è stata passata ai raggi X nell’ultimo periodo, e in molti tra tifosi e giornalisti erano contrari alla sua convocazione per le partite contro Slovacchia e Lussemburgo. Stavolta però il calcio pare contare poco.
Vincitore di una Coppa del mondo e di un Europeo con la Roja, Pique lo scorso 11 settembre ha postato delle immagini che lo ritraevano con il figlio Milan mentre festeggiava La Diada, la tradizionale festa nazionale catalana, sfilando per le strade di Barcellona insieme a 1 milione e 800mila persone che chiedevano a gran voce il diritto a votare per l’indipendenza dalla Spagna.
“Non ho mai visto nulla di simile. Semplicemente indimenticabile” ha scritto il difensore – in lingua catalana – ai suoi 9 milioni e mezzo di follower. La cosa ha generato la reazione furiosa di molti utenti spagnoli: chi gli chiedeva di tornare a twittare in castigliano, chi chiedeva a gran voce la sua cacciata dalla Nazionale spagnola.
La speranza dei catalani è di essere autorizzati a svolgere un referendum il prossimo 9 novembre: una consultazione al momento bloccata dal governo spagnolo, che la considera incostituzionale.
Pique perse il posto in Nazionale subito dopo il disastroso 1-5 contro l’Olanda ai Mondiali, mentre un problema al fianco gli rese impossibile la risposta alla convocazione per le partite di settembre contro Francia e Macedonia. Di fatto finora ha giocato solo quattro partite di campionato. Ciò nonostante Vicente Del Bosque ha voluto convocarlo: “Pique è parte del nostro gruppo da tanto tempo e ha sempre dimostrato attaccamento”.
Il 27enne è solo uno dei tanti Catalani convocati in tempi recenti da Del Bosque, insieme a Xavi, Puyol, Fabregas, Busquets, Valdes, Capdevila e molti altri. Ma nessuno di loro è stato mai criticato aspramente come Pique, attaccato da un fronte per la sua scarsa forma e dall’altro per la sua adesione alla Diada.
Del resto, il gesto della “manita” dopo il 5-0 al Real Madrid del 2010, e l’atteggiamento irridente nei confronti dei tifosi del Real al Bernabeu l’anno dopo non hanno sicuramente aumentato la sua popolarità a Madrid. Un fuoco di fila che non gli risparmia critiche per il suo stile di vita esposto ai riflettori, data la sua relazione di lunga data con la popstar Shakira.
“Pique è stato molto chiaro” ha detto Fabregas in questi giorni. “Se non volesse giocare con la Spagna, non sarebbe qui. La sua presenza alla Diada non significa nulla, anche Xavi ad esempio era alla parata e nessuno lo ha criticato, è anzi una dei giocatori con il maggiore attaccamento alla Seleccion”.
E Sergio Ramos ha aggiunto: “Come ha detto Del Bosque, le porte della Spagna sono sempre aperte per lui. Ha fatto parte del gruppo per tanti anni, poi ognuno è libero di agire e pensare come meglio crede. Ma nessuno qui dubita di Pique”
In realtà, al contrario di Sergio Ramos, in molti in Spagna dubitano di Pique. E dopo il disastroso Mondiale e la dichiarazione in favore della secessione catalana, il suo rapporto con la Nazionale spagnola è ora tutto da ricostruire.
http://www.goal.com/it/news/7133/qualif ... lpa-della-