il Mister ha scritto:
Da lì non puoi prendere gol sul tuo palo, per favore. E soprattutto devi far in modo di avere la visuale libera, se non ce l'hai sei un pollo.
Il concetto di "suo palo" in questo contesto è un po' scivoloso: non stiamo parlando di un portiere che non copre il primo palo in uscita su uno che arriva dalla fascia permettendo all'attaccante di insaccare facilmente. Sostanzialmente, un abile tiratore di punizioni da lì può metterla bene, più o meno indifferentemente, in entrambi gli angoli (anzi, l'altro è pure meno distante). Quindi un piazzamento troppo vicino al palo dove ha preso gol avrebbe potuto far decidere al tiratore di uccellarlo dall'altra parte.
Quella della visuale libera è un po' una leggenda urbana. Una cosa che si sente dire, ma poi di fatto il portiere si ritrova quasi entrambe le squadre al completo, con tanto di elementi in movimento, davanti alle palle, e la sfera spesso comincia davvero a vederla quando supera la barriera. Sì, ci sarebbero gli occhialini speciali che vendevano su TeleSette negli anni Ottanta, ma diciamo che sul loro effettivo funzionamento ho sempre nutrito dei dubbi. Non è affatto la stessa cosa che prendere un tiro in un'azione di gioco senza nessuno davanti.
Insomma, la prodezza balistica è oggettiva. Poi, come detto, le aspettative verso un portiere professionista moderno sono alte, specie sui tiri da lontano, visti gli standard di esplosività che si sono imposti (Zoff del '78 oggi al ritorno verrebbe bruciato in piazza, altro che le critiche che ha avuto), quindi sarebbe dovuto arrivarci comunque leggendo immediatamente la traiettoria appena possibile e spostandosi di qualche necessario passettino. Ma non si può neanche definire una papera.