Allarme rosso. Ormai la situazione è insanabile: fra Raymond Domenech è la Nazionale francese la crepa è diventata una voragine. Insomma, il divorzio fra l'eccentrico e discutibile commissario tecnico dei Bleus è ormai alle porte, soprattutto dopo lo scialbo pareggio parigino contro la Romania (1-1). Un punticino che a nulla è servito, tra l'altro all'indomani di un vero e proprio ammutinamento. Ora la Francia naviga al secondo posto del gruppo 7 con 14 punti; quattro in meno della capolista Serbia che tra l'altro dovrà affrontare a Belgrado mercoledì. Transalpini a rischio spareggio quindi; soluzione che Henry e compagni non avevano programmato.

Annoiati — A raccontare i nervi tesi è il quotidiano Le Parisien, citando una fonte interna allo spogliatoio della nazionale. Secondo la fonte, l'ammutinamento è esploso venerdì pomeriggio nel centro tecnico di Clairefontaine, durante la riunione tecnica prima dell'ultimo allenamento alla vigilia della sfida contro la nazionale di Adrian Mutu. Dopo un ennesimo attacco di Domenech ai giocatori, "Spero di vedervi oggi in allenamento meglio di ieri, perché sono rimasto a bocca asciutta, non ho visto gente con la voglia di dare tutto per questa partita cruciale", in un silenzio carico di tensione ha preso la parola Thierry Henry, capitano e miglior marcatore di sempre della nazionale francese. "Anche noi abbiamo qualcosa da dirle e parlo a nome del gruppo - ha sentenziato l'attaccante del Barça -. Anche noi siamo rimasti a bocca asciutta. Ci annoiamo durante i suoi allenamenti".

"Ci annoiamo durante i suoi allenamenti. Non abbiamo un modo di giocare, un'idea da seguire, un'identità"

Giovedi' addio — Un Henry tagliente come non lo era mai stato, che ha rincarato la dose: "Sono 12 anni che sto in nazionale e non ho mai vissuto questa situazione. Non sappiamo come giocare, come metterci, come organizzarci. Non sappiamo che fare. Non abbiamo un modo di giocare, un'idea da seguire, un'identità. No, non va". Divorzio consumato quindi? Per Le Parisien Domenech dovrebbe lasciare già giovedì, all'indomani di Serbia-Francia, per affrontare le rimanenti partite e gli eventuali spareggi. E si fa già il nome del successore; anzi, dei successori: un duo composto da Gerard Houiller e Alain Boghossian.

gazzetta.it

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Ancora beghe per la Juve: alla notizia della scritta "Trenta sul campo" sulla nuova maglia, Seedorf ha citato la società per plagio

Sono dieci anni che deve lasciare la panchina e per nostra fortuna è sempre lì.....

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SEMPRE AL TUO FIANCO!

non mollare raymond.

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una speranza, un desiderio: antonio conte, il nostro ferguson

«Sento parlare di grinta ritrovata: giudizio superficiale, la Juve gioca a calcio»

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------ORGOGLIOSO DI TIFARE UNA PROVINCIALE!------
SERIE A: http://www.youtube.com/watch?v=ospaAa1NNJo
------ORGOGLIOSO DI TIFARE UNA PROVINCIALE!------

Obiettivamente era l'ora,da quando è alla guida della francia è diventato un idolo si,ma per gli avversari
Personalmente invece mi dispiace,con lui la francia era avviata verso altre lollosissime disfatte

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wlf

Tieni duro

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«Dopo aver stretto la mano ad un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita» P.P.

Avrebbero fatto meglio a chiamare Deschamps dopo l'Europeo.

Vabbuò, se lo son voluti tenere ed adesso si diveriranno per benino.

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Convinciamoci che siamo dei cadaveri che camminano(P.Borsellino)

peccato,è una garanzia di insuccesso.

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Grew up in a town, that is famous as a place of movie scenes...noise is always loud and the streets are mean...
On the Avenue, there ain't never a curfew.Hail a gypsy cab, takes me down from Harlem to the Brooklyn Bridge...Street lights, big dreams, all looking pretty...no place in the world that can be compared...New York, concrete jungle where dreams are made of...there's nothing you can't do...now you're in New York...these streets will make you feel brand new, big lights will inspire you : hear it for New York.
Statue of Liberty, long live the World Trade, long live the king yo...I'm from the EMPIRE STATE

Anche dopo gli Europei doveva lasciare.. spero ci ripensino di nuovo.

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Più le cose cambiano, più restano le stesse.

LIBERA LA ROMA!

Da gazzetta.it

Ma quale ammutinamento! Thierry Henry, capitano dei Bleus, smentisce la ribellione della nazionale francese al c.t. Raymond Domenech e afferma che certe sue frasi sono state "deformate": "Non ho mai messo in discussione le qualità del tecnico - ha dichiarato Henry a Tf1 parlando del faccia a faccia di venerdì scorso nello spogliatoio di Clairefontaine -; non è successo niente. C'è stata una discussione come ce ne possono essere fra il gruppo e l'allenatore. Era una discussione costruttiva, qualcosa che deve rimanere fra tecnico e giocatori. Io non ho messo in discussione le sue qualità di allenatore. Non c'è stato, come mi è stato fatto dire, alcuno scontro".

atmosfera eccezionale — A raccontare il presunto ammutinamento era stato ieri il quotidiano Le Parisien, che aveva citato una fonte interna allo spogliatoio della nazionale. Nulla di vero. "Anzi - insiste l'attaccante del Barcellona - quando siamo usciti dallo spogliatoio tutti erano contenti". Henry inoltre sottoscrive le affermazioni di Domenech di ieri, secondo il quale nello spogliatoio francese si respira "un'atmosfera eccezionale". Intanto, nessuna smentita sulla rottura ormai insanabile con Domenech è giunta dalla Federcalcio francese.

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Nascerà qui, al ristorante "L'orologio", ritrovo di artisti e sarà per sempre una squadra di grande talento. Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perchè noi siamo fratelli del mondo. (Milano, 9 marzo 1908)