Giovani, leader e difesa a tre: ecco come giocherà l'Italia di Gattuso
Spazio ai giovani, certezze da ritrovare e difesa a tre. Sarà questa l'Italia di Gennaro Gattuso. Dopo una lunga telenovela, la scelta del prossimo commissario tecnico azzurro è stata fatta ed è ricaduta sull'ex allenatore dell'Hajduk Spalato. La conferma è arrivata direttamente dal capo delegazione della Nazionale maggiore dell'Italia, Gianluigi Buffon: "Gattuso la scelta migliore possibile, ora gli ultimi dettagli"
Cresce, quindi, l'attesa di vedere come sarà l'Italia del tecnico di Corigliano. Dopo aver allenato Milan e Napoli in Italia, per poi spostarsi all'estero, Gattuso è rimasto al passo con i tempi e si è costantemente aggiornato sull'evoluzione del calcio. La sua cattiveria che ha sempre messo in campo da giocatore, sarà inevitabilmente trasmessa anche adesso da ct della Nazionale. Aspettiamoci, quindi, grande aggressività da parte degli azzurri. Alla luce di questo, però, come sottolinea la Gazzetta dello Sport, la parola d'ordine sarà costruzione dal basso.
Partendo proprio dalla retroguardia, la linea difensiva dell'Italia di Gattuso molto probabilmente sarà a tre. Nell’ultima stagione in Croazia, infatti, dopo aver iniziato con il 4-2-3-1 e il 4-3-3, ha finito il campionato con il 3-4-2-1. Questo anche per non stravolgere del tutto quanto fatto da Luciano Spalletti in questi ultimi mesi di lavoro da ct della Nazionale. L'Italia può, infatti, contare su un buon blocco di centrali difensivi: da Scalvini (appena rientrerà) a Bastoni, da passando per Calafiori, Buongiorno e Gabbia.
Dei ragazzi nel giro della Nazionale, poi Ringhio ne conosce già diversi, che ha allenato gli anni passati nelle sue esperienze a Milano e Napoli. Tra questi ci sono Meret, Di Lorenzo, Politano, Locatelli, Bellanova e Gabbia. Anche con Tonali Gattuso ha un ottimo rapporto. Leader come Barella e Donnarumma, poi, incarnano perfettamente l'attaccamento alla maglia che ha sempre avuto Gattuso in campo.
Leader, esperienza, ma anche un tocco di gioventù. Oltre alla qualificazione al prossimo Mondiale, a Gattuso è richiesto anche il compito di gettare le basi per il futuro dell'Italia. Proprio per questo motivo, giovani promettenti del calibro di Leoni, Casadei, Pio Esposito, Camarda, Baldanzi e Pisilli potranno essere al centro del progetto azzurro.
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Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita". Avv. Prisco

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