Sylvie di Gerard de Nerval

Un romanzo sull'illusione, sul rimorso, sulle scelte sbagliate, sull'amore per sempre perduto e non apprezzato come si dovrebbe quando lo si aveva tra le braccia.
A volte capita di pensare a una persona che abbiamo amato ma che la vita non ci ha reso possibile di coronare quello che era il nostro sogno d'amore, di riportare alla mente quei ricordi vissuti insieme e al rimpianto e alla tristezza di ciò che sarebbe potuto essere ma non è stato.
Un libro per romantici, per sognatori e soprattutto per coloro che fuggono dalla loro vuota esistenza per rifugiarsi tra le braccia di quell'amore che hanno perduto per sempre ma che mai dimenticheranno.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Horroriana

Raccolta di racconti che riguardano l'horror in tutte le sue sfaccettature, ventiquattro racconti, uno per ogni ora del giorno che narrano le paure e le ansie che si nascondono dietro l'animo umano.
I più inquietanti per me sono quelli che riguardano i bambini.
Come ogni raccolta ci sono storie che colpiscono di più e altre di meno ma per me i due migliori in assoluto sono Nella palude di Clark Ashton Smith e i figli del granturco di Stephen Kong.

Nella palude di Clark Ashton Smith
Non è difficile capire quanto il giovane Smith sia stato influenzato da Lovercraft(con cui ebbe una fittissima corrispondenza per anni), questo breve racconto sembra scritto da lui, stesso stile, stessa concezione della paura, stesso fascino verso l’ignoto, stessa raffinatezza nello scrivere.
Era un tipo molto sensibile, amante della pittura e della natura, un’indole romantica(in ogni suo racconto o quasi è presente una storia d’amore), molto malinconica.
Mi ha colpito molto questo suo racconto, una struggente storia d’amore condita da venature horror, scritta con uno stile forbito e melodioso.

I figli del granturco di Stephen King ***
Non sono un’estimatrice di King, l'ho scritto un milione di volte ma questo suo racconto è stupendo, racconto che fu fonte d’ispirazione a Fritz Kiersch per il suo film del 1984, “Grano rosso sangue” ed è una storia originale che unisce perfettamente fantascienza, horror e superstizione religiosa.
Un racconto mistico che mi ha ricordato non poco uno dei capolavori della letteratura mondiale, “il signore delle mosche” di William Golding, ho provato la stessa angoscia e lo stesso terrore davanti alla follia di quel gruppo di ragazzi e bambini.
Il finale poi è di una bellezza unica, triste e terribile allo stesso tempo.
Mi ha davvero colpito molto, forse dirò una bestemmia ma per me King dovrebbe cimentarsi più nei racconti brevi che nei romanzi, ne guadagnerebbe di più secondo me(perlomeno avrebbe una fan in più).

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

La damigella d'Ys di Richard William Chambers.

Un uomo si ritrova a vagare da solo in un luogo a lui totalmente sconosciuto in mezzo alla brughiera.
All'imbrunire incontra una fanciulla di nome Jeanne che lo invita a trascorrere la notte nel suo castello.
Qui lei le racconta della sua vita e della morte dei suoi genitori e, inevitabilmente, trascorse molte ore insieme, i due s'innamorano.
Però appare subito a un occhio attento che quel castello e i suoi abitanti hanno qualcosa di strano...
Racconto onirico e surreale che unisce l'amore con la fatalità della morte, una ghost story ambientato in un'atmosfera bucolica e ispirato a un'antica leggenda bretone.
Il finale, con la consapevolezza della morte dell'amata e di vivere vissuto solo un'illusione è molto triste e amaro.

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Ma gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip K.Dick

Un romanzo esistenziale e filosofico sulla solitudine e su quanto la tecnologia si stia ormai spingendo al di là di ogni etica e confine morale (possiamo notarlo anche ai giorni nostri, la tecnologia progredisce ma a me sembra che l'essere umano regredisca sempre più).
Una lettura distopica visionaria ma quanto mai attuale, un'amara riflessione sull'aridità dei sentimenti umani, sull'isolamento sociale dovuto a una sempre più morbosa affezione verso il mondo tecnologico che sta rendendo questo mondo, così come coloro che lo popolano, vuoto.
Si dovrebbe riflettere molto su questo libro per me.

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Riletto Giro di vite di Henry James.


Un capolavoro del non-detto, dell’immaginario nel quale ci si sente trascinare da un vortice di puro terrore a cui è impossibile resistere.
Niente sangue, niente orribili mostri, niente personaggi sinistri, niente violenza fisica ma una pura paura psicologica che come una rete avvolge il lettore in una sequenza di rivelazioni e sospetti.
E un’affascinante scenografia, una semplice casa, rischiarata da una livida alba, in cui appaiono esseri sinistri, proiezioni delle paure che si annidano nel nostro inconscio, perché ciò che più ci terrorizza non è fuori, ma è dentro noi stessi.

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Ubik di Philip K.Dick.

Un romanzo che definire folle è un eufemismo, un insieme di fantscinenza, fantasy, thriller e disquisizioni filosofiche e morali, un viaggio psichedelico in quello che crediamo sia la realtà ma si tratta di mera illusione, un romanzo onirico e visionario come pochi.
Un buon romanzo ma di Dick ho preferito mille volte "la svastica sul sole".

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La badessa di Castro di Stendhal.

Una lettura tutto sommato breve ma intensa, una storia passionale e struggente, una figura femminile quella di Elena forte, conscia dei propri sentimenti, un amore nei confronti di Giulio che le viene negato ma è un sentimento il loro talmente forte da resistere a ogni avversità.
Un libro che ci mostra una ragazza del Cinquecento che si ribella alle convenzioni sociali e all'opportunismo della sua famiglia per inseguire la passione della sua vita.
Un libro intenso e passionale che ricorda molto i drammi shakesperiani.

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Rosso Malpelo di Giovanni Verga.

Una storia che mi ha sempre intristito questa di Malpelo, la ricerca continua di affetto, amore e considerazione di questo fanciullo, anche da parte di colei che lo ha messo al mondo, è struggente.
La sua forza d'animo nel voler far valere la sua persona contro ogni pregiudizio e ogni sospetto da parte dell'ignoranza di chi lo circonda è una lezione di vita che fa riflettere anche oggi.
Uno dei migliori scritti di Verga per me.

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Un'estate con la strega dell'Ovest di Kaho Nashiki.

Mai è una ragazzina di tredici anni presa di mira dai suoi compagni di classe tanto da indurla a non frequentare più le lezioni.
La mamma, preoccupata di questo fatto, decide di farle trascorrere alcuni giorni in una casa immersa nella natura assieme a sua madre.
La nonna è un'anziana vedova inglese trasferitasi in Giappone e qui rimastavi per amore.
Lontana dalla frenesia della vita e immersa nella bellezza della natura Mai ritrovera' la fiducia in se stessa grazie anche al legame che la leghera' indissolubilmente a sua nonna.
Un gioiello questo romanzo, fresco e scorrevole, scritto con uno stile semplice e diretto, una storia dolce e commovente che insegna a non arrendersi mai nella vita e a lottare per tutto ciò che ci rende felici.
Un finale delicato che fa sciogliere il cuore. Lo consiglio, soprattutto se si è un po' giù di morale, questa lettura è una piccola panacea.

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La cosa di John Campbell


Romanzo che fu d'ispirazione a John Carpenter per il suo film "La cosa" del 1982.
Un libro datato ma che ancora colpisce per la profondità descrittiva di alcune scene narrate e per il pathos in crescendo presente fin dai primi capitoli.
Un romanzo breve, tagliente e appassionante, peccato abbia un finale per me deludente.

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