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MessaggioInviato: ven 14 apr 2017, 14:17 
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La lista di Schindler di Thomas Keneally.

La vera storia di Oscar Schindler, ricco industriale tedesco di religione cattolica che salvò dalla morte nelle camere a gas più di milleduecento ebrei facendoli lavorare nelle sue fabbriche. Da questo romanzo Steven Spielberg ha tratto uno dei suoi capolavori, “Schindler’s list”.
Un romanzo di fortissimo impatto emotivo, difficile da leggere, cupo e angosciante(alcune parti lasciano proprio senza respiro).
Meravigliosa ed emblematica la descrizione della bimba con il cappotto rosso(Spielberg anche l’ha ripresa per il suo film) che si allontana da tutta quella crudeltà e violenza.
Ciò che colpisce di più è la figura di Oscar, un personaggio con molte luci e ombre(un donnaiolo impenitente dedito al gioco e amante delle moto da corsa) che si rende conto di ciò che sta accadendo accanto a lui e, con un moto di redenzione, salva la vita a quante persone più gli è possibile.
Un libro bellissimo e dolorosissimo, così come lo è il film di Steven Spielberg.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

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MessaggioInviato: mer 19 apr 2017, 22:52 
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Le nostre anime di notte di Kent Haruf

Un romanzo intenso, delicato e commovente, una storia d’amore pura e innocente sporcata dalla malizia e dalla cattiveria del prossimo(il figlio di lei è di un’insensibilità e di un egoismo unici), una storia che c’insegna a guardare dentro noi stessi e a non preoccuparci del giudizio di chi ci sta intorno.
Una scrittura pulita e semplice, una dolcezza unica nel descrivere gli stati d’animo dei due protagonisti.
Una storia comune che parla al cuore con grande semplicità. Lo consiglio.

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MessaggioInviato: sab 22 apr 2017, 20:16 
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Abbaiare stanca di Daniel Pennac.

Oltre a ritenere Daniel Pennac un bravissimo scrittore(forse uno dei migliori tra i contemporanei) trovo che sia anche una bellissima persona. Ho letto ciò che scrive nella postfazione a questo libro del suo rapporto con il suo amato cane e sono rimasta profondamente colpita dalla sua sensibilità e dal suo amore verso la vita e la natura.
Questo libro, che si legge in un attimo, è un gioiello di dolcezza e di amore, quell’amore incondizionato che solo un animale è in grado di donare.
E’ la storia di un cane che impara cosa siano il verso senso della vita e della felicità, quello di amare e di essere amati(il resto conto poco e nulla).
Un libro tenerissimo che diverte e commuove allo stesso tempo. Lo consiglio in particolar modo a chi ritiene gli animali degli oggetti da esibire(e oggi sono purtroppo in tanti) o degli esseri inferiori da usare a nostro piacimento invece che esseri viventi dotati di un’anima il più delle volte migliore di quella di noi umani.
Fatelo leggere ai vostri figli e soprattutto insegnate loro il rispetto verso la natura che li circonda e verso ogni forma di essere vivente.

La terra desolata di Thomas Eliot.

Non serve descrivere quest'opera ne' comprenderla, bisogna solo lasciarsi travolgere dalla bellezza dei suoi versi per quanto oscuri da decifrare ci sembrino. Il risultato finale e' un viaggio quasi psichedelico, un meraviglioso esperimento letterario, poetico e musicale.
Superlativo.

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MessaggioInviato: sab 22 apr 2017, 20:54 
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La Terra desolata davvero un'esperienza da vivere.

Io ho letto

"Lo straniero" di Albert Camus

Prosa semplicissima ma estremamente fluida, Camus insegna a mimetizzare la complessità (concettuale e lessicale) dentro l'estrema semplicità. La vicenda è nota e particolare. Molto attuale aggiungerei.

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MessaggioInviato: dom 23 apr 2017, 9:54 
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Reg. il: lun 25 giu 2012
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Vimarna ha scritto:
.

La terra desolata di Thomas Eliot.

Non serve descrivere quest'opera ne' comprenderla, bisogna solo lasciarsi travolgere dalla bellezza dei suoi versi
.


Non so se era solo un modo di dire ma non condivido questa interpretazione. In un'opera così fitta di riferimenti non può esserci bellezza senza comprensione. Leggerla senza analizzarne i molteplici aspetti è fare un torto all'autore

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MessaggioInviato: dom 23 apr 2017, 20:06 
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Lo so, intendevo dire che al di la' dei tanti molteplici significati che ha l'opera e' di una bellezza sconvolgente.

Lo straniero di Camus anche e' un gran bel romanzo, cupo e triste ma bello.

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MessaggioInviato: gio 27 apr 2017, 16:33 
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Una boccata d'aria di George Orwell.

Romanzo di George Orwell non ai livelli di "1984" e "La fattoria degli animali" ma che merita lo stesso una particolare attenzione, un libro che parla di vita quotidiana, di voglia di riscatto sociale, di ricominciare a vivere dopo la fine di un conflitto mondiale e con la paura nel cuore di vedere avvicinarsi un altro all'orizzonte.
La descrizione del periodo storico è molto accurata(e questo devo dire porta un pò a rendere fiacca in alcuni punti la narrazione) e soprattutto ciò che colpisce ancora una volta è la capacità di Orwell di osservare e descrivere alla perfezione la sua realtà(e ancora una volta si è rivelato un buonissimo profeta).
Non è un capolavoro come i suoi due più famosi romanzi ma può sicuramente essere utile per chi desidera avere un primo approccio con questo grandissimo scrittore.

Un bicchiere di rabbia di Raduan Nassar.

Un romanzo morboso, intrigante e molto sensuale, una storia d'amore tra due personaggi di età, estrazione sociale e caratteri del tutto incompatibili ma uniti da una passione e da una rabbia che li porta quasi all'autodistruzione.
E' uno di quei libri difficili da recensire(come lo sono a mio parere tutti i libri erotici, sono difficili da descrivere e da spiegare) e che hanno bisogno di una seconda rilettura per esseri compresi pienamente ma le emozioni e le sensazioni che lasciano sono intense e molteplici. Bello nella sua particolarità, lo consiglio.
So che ne è stato tratto anche un film che però a quanto ho letto non ha avuto particolare successo, lo vedrò sicuramente.

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MessaggioInviato: ven 28 apr 2017, 14:27 
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La rabbia e l'orgoglio di Oriana Fallaci.

A Oriana Fallaci le si può contestare tutto ma non che non sapesse scrivere.
Questo libro è uno sfogo di rabbia, quella rabbia impetuosa che trascina tutto, che ti fa venire voglia di urlare contro il cielo tutta la tua impotenza.
A scatenare tutto ciò è il terribile attentato alle Torri Gemelle di New York quel maledetto 11 Settembre 2001, immagini terribili che ancora oggi abbiamo negli occhi.
Un lungo effluvio di astio e di veleno contro i responsabili di questi terribili atti, gli estremisti islamici, portatori di morte in nome di un'idea di un Dio e di una religione che francamente trovo primitiva.
Un impeto di rabbia magari non condivisibile, magari estremamente esagerato ma legittimo per quanto mi riguarda.
Mi hanno fatto molto riflettere le sue parole, una riflessione che vedendo tutto ciò che sta accadendo in questo delicato periodo storico mi fa pensare amaramente a quanto avesse ragione questa donna che ha sempre avuto dalla sua il coraggio di dire la verità in faccia senza falsi buonismi(e l'ho sempre ammirata per questo).
Le sue parole si sono tristemente rivelate profetiche, purtroppo aveva provato a metterci in guardia sedici anni fa a cosa stavamo andando incontro, aveva provato a mettere in guardia i maggiori politici europei che se ne sono poi altamente fregati lasciando il nostro continente in balia del terrore e di fanatici religiosi che vogliono distruggere tutto in nome di un Dio che loro chiamano giusto.
Il suo monito è altrettanto forte: "J’accuse, io accuso gli occidentali di non avere passione. Per combattere la loro passione, per difendere la nostra cultura cioè la nostra identità e la nostra civiltà, non bastano gli eserciti. Non servono i carri armati, le bombe atomiche, i bombardieri. Ci vuole la passione. La forza della passione. E se questa non la tirate fuori, non la tiriamo fuori, io vi dico che verrete sconfitti. Che verremo sconfitti." e trovo queste sue parole sacrosante, la nostra cultura va difesa, va insegnata nelle scuole, va insegnata ai propri figli, va tutelata e soprattutto non va dimenticata, al di là di quelle che possono essere le nostre idee politiche e religiose.
Un testo crudo che dovrebbe far riflettere e che per quanto mi riguarda dovrebbe essere letto nelle scuole. A chi vorrebbe che questo libro e la sua autrice non fossero mai esistite rispondo meno male che ancora viene pubblicato e meno male che lei ancora viene nominata.

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MessaggioInviato: mer 3 mag 2017, 14:41 
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Racconti straordinari di Edgar Allan Poe.

Cosa dire sui racconti di Edgar Allan Poe? Semplicemente straordinari.
L’angoscia, la paura, l’orrore sono gli elementi che li accomunano tutti quanti e protagonisti sono i sentimenti e le pulsioni negative dell’essere umano(la malinconia, il dolore, la rabbia, la frustrazione, la morte, il mistero).
Un lungo viaggio nella follia umana, in luoghi infestati da oscure e terribili presenze, da situazioni al limite dell’inspiegabile.
Un vortice di fantasia oscura che ti prende e ti trascina come un fiume in piena, racconti che rappresentano la summa della vita angosciosa di questo straordinario scrittore(tutte le donne da lui amate sono morte prematuramente a causa di incidenti o gravi malattie, la depressione, l’abuso di alcool, la follia dopo il decesso della sua ultima amata che lo ha portato alla morte in poco meno di tre anni).
Consigliati a tutti gli amanti del genere e non.

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MessaggioInviato: dom 7 mag 2017, 20:02 
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Aiace-Elettra-Trachinie-Filottete di Sofocle.

Senza nulla togliere al grandissimo Euripide trovo che Sofocle sia stato il più grande tra i drammaturghi greci, queste sue tragedie sono una miscela perfetta di pathos e poesia che non solo affascinavano gli abitanti dell’era antica ma sono in grado di suggestionare anche noi moderni.
“Aiace” è la mia tragedia preferita, un valoroso guerriero che impazzisce dopo essersi visto togliere ciò che a lui spettava, che viene umiliato dai suoi compagni e per questo non riesce più a sopravvivere alla vergogna nonostante il forte amore che prova nei confronti della moglie e del figlioletto. La sua morte è una delle più strazianti che abbia mai letto.
“Elettra” è la storia di una vendetta, quella dei due fratelli Oreste ed Elettra nei confronti di coloro che hanno barbaramente ucciso il loro padre Agamennone, la madre Clitennestra e il suo amante Egisto. In questa tragedia però il personaggio di Elettra cambia completamente rispetto a quella di Eschilo, una Elettra più coraggiosa e più spinta verso la vendetta rispetto a quella timorosa della versione precedente.
“Trachinie” è il tradimento di una donna, Deianira, nei confronti del marito Eracle che, vedendosi ormai in punto di morte decide di morire da eroe così come lo è sempre stato in vita.
E infine “Filottete”, l’unica tragedia a lieto fine di Sofocle, l’avventuroso salvataggio del giovane Filottete da parte di Neottolemo, figlio di Achille al quale è legata la distruzione della città di #@*§.
Come ripeto un bellissimo mix di pathos e di poesia che affascina e suggestiona ancora oggi.

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