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MessaggioInviato: gio 1 mar 2018, 15:40 
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Vimarna ha scritto:
Ah, sono racconti? Interessante, devo leggerlo. Vedo se riesco a reperirlo online, grazie. :)


Fammi sapere. ;)

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«Sono fortunato, spesso le due cose coincidono».

(Gianni Agnelli)

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MessaggioInviato: sab 3 mar 2018, 13:28 
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Ok, grazie. :)

Dove sono i bambini? Di Mary Higgins Clarke.

Romanzo che non mi ha colpito più di tanto, prevedibile, banale, ripetitivo e con pochissimi colpi di scena(tutti concentrati nella parte finale) e descrizioni dei luoghi e dei personaggi ridotti ai minimi termini.
Un libro scorrevole e scritto egregiamente ma troppo leggerino e sempliciotto per essere considerato un thriller(anche perché già a inizio si intuisce tutto).

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

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MessaggioInviato: mer 7 mar 2018, 23:56 
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Il gioco degli immortali di Massimo Mongai.

Romanzo che parte molto bene per poi arenarsi quasi subito. Massimo Mongai ha secondo me un difetto, quello di essere emotivamente poco coinvolgente(non mi odiate ma è un difetto che riscontro in quasi tutti gli scienziati che si mettono a scrivere romanzi).
Ci sono punti interessanti(come le avventure della sua seconda vita) ma tutto il resto l’ho trovato fumoso. Molti critici hanno scritto che la storia prende spunto dai romanzi di Jack Vance ma devo dire che il livello è ben diverso.
Peccato perché poteva essere un buonissimo romanzo d’avventura e fantascienza(e per un tratto lo è anche stato).

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MessaggioInviato: dom 11 mar 2018, 15:01 
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L'amante giapponese di Isabel Allende.

Isabel Allende è sempre un’eccellente scrittrice ma per me non più ai livelli di “Paula” o de “la casa degli spiriti”.
Questo suo romanzo è tipico del suo stile, fluido e scorrevole(come ho scritto sopra questa donna scrive divinamente), la storia è accattivante ma alla fine non mi ha convinta del tutto.
Un romanzo pregno di tanti argomenti diversi tra loro(prostituzione, pedofilia, omosessualità, aids, nazismo, guerra, immigrazione, eutanasia) presi a piene mani e mescolati a mo’ di minestrone e soprattutto gestiti male e sviluppati in modo frettoloso.
Il personaggio di Alma mi è piaciuto, delicato e dolce invece quello di Ichimei l’ho trovato un po’ stereotipato.
Il finale anche non mi ha soddisfatta del tutto, un po’ troppo scontato per i miei gusti.
Come ripeto leggere questa scrittrice per me sempre un grande piacere però le atmosfere magiche di una volta non esistono più.
Temo che abbia ormai esaurito la sua vena artistica ed è un gran peccato.

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MessaggioInviato: ven 16 mar 2018, 20:50 
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Il lago di Yasunari Kawabata

Una storia brevissima ma intrisa di malinconia, evocativa, onirica e che avvolge il lettore in quelle atmosfere tipiche del Giappone, tanto affascinanti quanto da noi lontane.
Una storia in cui passato e presente si fondono tra loro, dominata oltre che da un senso di malinconia anche di mistero e sensualità.
A me Kawabata piace molto, trovo che abbia una raffinatezza e modernità nel descrivere luoghi, atmosfere ma soprattutto personaggi.

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MessaggioInviato: gio 22 mar 2018, 16:50 
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Il re di ferro di Maurice Druon.

Una storia ricca di colpi di scena, accurata nella ricostruzione storica della monarchia francese, nelle vicende storiche e nei tanti intrighi nella corte di Filippo IV di Francia detto il Bello. I personaggi sono tantissimi, a volte anche troppi ma tutti ricchi di mille sfaccettature.
Un romanzo leggero e scorrevole che consiglio soprattutto agli amanti dei romanzi storici.

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MessaggioInviato: mar 3 apr 2018, 22:40 
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L'altra donna del re di Philippa Gregory.

Philippa Gregory decide di incentrare il suo romanzo sulla sorella Bolena meno conosciuta, Maria. Il punto di vista è narrato dalla giovane in persona che racconta quindici anni della sua vita trascorsi alla corte di Enrico VIII prima come dama di compagnia della moglie Caterina d’Aragona, poi come amante del re stesso e infine come dama di corte della sorella Anna divenuta nel frattempo regina.
Attraverso lei si dipana una storia fatta di intrighi, di manipolazioni, di giochi di potere che vedono protagonista questa ragazza usata dalla propria famiglia come pedina di scambio e come futuro trampolino di lancio per la sfortunata sorella.
I dialoghi sono minuziosamente curati così come le descrizioni degli ambienti e dei costumi dell’epoca. Un romanzo storico ben scritto, avvincente e affascinante e soprattutto che penetra a fondo in un rapporto tra due sorelle diverse tra loro ma accomunate da un unico destino, quello di amare lo stesso uomo.

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MessaggioInviato: mer 11 apr 2018, 11:38 
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Miss Peregrine e la casa dei bambini speciali di Ransom Riggs.

Ammetto di non aver visto il film con Tim Burton(anche se il trailer mi aveva incuriosita molto). La storia devo dire che parte molto bene e tutto fa presagire a un qualche mistero gotico(del tipo passaggi misteriosi, stanze segrete e popolate da fantasmi et similia) ma alla fine purtroppo si trasforma in una sorta di diario adolescenziale a tratti anche un po’ stucchevole.
I personaggi sono poco caratterizzati e lo stile narrativo è quanto di più impersonale ci sia(dialoghi sterili e scontati).
Durante la lettura non ho provato nessun pathos né nessuna emozione, pensavo si trattasse di tutt’altra trama o perlomeno che mi coinvolgesse di più.
Non lo consiglio a un lettore al di sopra dei tredici anni.

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MessaggioInviato: lun 16 apr 2018, 13:53 
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La stanza del kimono di Yuka Murayama.

Mi aspettavo di più da questo romanzo. Ciò che manca totalmente sono le descrizioni(di luoghi, personaggi e relativi stati d’animo) e le atmosfere delicate tipiche della cultura orientale, lo stile della scrittrice è piacevole, elegante e mai volgare nel descrivere i tanti momenti erotici tra le due coppie ma sinceramente l’unione tra un simbolo della cultura giapponese come lo è il kimono e la letteratura erotica non mi ha convinta del tutto.
I personaggi poi sono molto stereotipati e il finale l’ho trovato scontato. Alla fine mi è sembrato di leggere una sorta di “Cinquanta sfumature di grigio” all’orientale con tanto di manette, dominazioni e quant’altro e le sensazioni e le emozioni che mi ha lasciato sono uguali a zero come nel caso del romanzo della James ed è un peccato visto le ottime premesse.

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MessaggioInviato: mar 24 apr 2018, 12:06 
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La peccatrice di Petra Hammesfhar

In concomitanza con la visione dell’omonima serie tv ho deciso di leggere il romanzo da cui è stata tratta. Devo dire che è parecchio greve come lettura(come un po’ tutta la letteratura tedesca per quanto mi riguarda ma ammetto di essere io a non avere molte affinità con gli scrittori tedeschi).
Il tema è interessante ma pagine e pagine di male di vivere sono difficili da sopportare. C’è poi un tale miscuglio di ricordi, farneticazioni, bugie e mezze verità, di segreti e follie che alla fine ti perdi, non ci capisci più nulla.
Il colpo di scena finale c’è ma si fa davvero fatica ad arrivarci.
Mi aspettavo molto di più. Per me una lettura dimenticabile.

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