Ok, il titolo non è dei migliori, ma al momento è questo che sono riuscita a tirar fuori...in seguito lo cambierò...
Ho deciso di aprire questo topic sul meraviglioso mondo dell'animazione giapponese in modo tale da non appesantire troppo quello degli anni'80(tra cartoni animati, programmi televisivi, personaggi televisivi, telefilm ci perdiamo un po'), non so quanto potrà interessare ma io ci provo lo stesso(spero che ci sia qualche appassionato da queste parti

).
Da dove si parte? Nel topic degli anni'80 ho parlato di Daitarn 3 e di riflesso di Yoshiuki Tomino(ci sarebbe da analizzare anche Zambot 3 e soprattutto Gundam di questo autore, lo farò in seguito), oggi comincio con il parlare del suo diretto rivale, chiamiamolo cos', Go Nagai.
Iniziamo con la sua prima opera,
Devilman (1972)

Go Nagai iniziò la sua carriera come disegnatore di hentai, i manga erotici, salvo poi innamorarsi della "Divina Commedia" di Dante Alighieri che gli ispirò, oltre al manga "Mao Dante", la figura di Devilman(Go Nagai disse che prese ispirazione dall'illustrazione di Lucifero di Gustavo Dorè).
Fare un paragone tra il manga e la versione animata è praticamente impossibile, il manga supera il cartone animato in tutto, in bellezza, in crudeltà, in pathos, ma l'anime per me non è poi da buttare... non è un capolavoro, non è la miglior opera di Nagai, ma si lascia guardare, i primi episodi sono ottimi(il tormento di Akira/Devilman, l'amore che sovrasterà il suo animo diabolico), poi però il tutto andrà un pò scemando nel prosegui della storia, fino ad arrivare a un finale che mi ha lasciato alquanto perplessa(
).
E poi c'è il problema della trasformazione che , a differenza del manga, viene poco sottolineata...come ho scritto sopra non è la miglior opera di Nagai, ma io gli sono lo stesso legata, soprattutto per il personaggio di Akira che mi ha sempre affascinata molto, il tormento del demone che rinnega la sua natura per amore...un'opera immortale, anche se non priva di difetti.
Mazinga Z (1972)

E' la serie di Nagai che conosco meno per motivi anagrafici(coloro che sono più vicini ai quaranta lo ricorderanno sicuramente più di me), una serie che è stata letteralmente massacrata dalla televisione italiana che ne mandò in onda solo pochi episodi(gli ultimi non sono mai stati doppiati, si trovano solo in lingua originale), una serie che ho visto per intero solo quattro anni fa.
La sua nascita è particolare, è la fine dell'estate del 1972 e Go Nagai, un giovane autore di fumetti, è imbottigliato nel traffico della caotica Tokio.
Mentre è lì che aspetta, osserva le auto che lo circondano, che lo sovrastano, che lo soffocano quasi.
A un tratto, ai suoi occhi sembra che le auto prendano vita, che spuntino loro gambe e braccia, che si muovano. Per lui fu un’apparizione geniale perché da quel giorno, accanto ai suoi demoni Devilman e Mao Dante, affiancherà un robot che sarà per lui la sua fortuna e per noi fanciulli degli anni’80 l’emblema, il simbolo dell’animazione robotica.
Il suo nome? Mazinga.
E' una serie molto particolare, lunghissima(ben 92 episodi), caratterizzata, strano a dirsi per Go Nagai, di una sottile vena d’ironia che le dà quel tocco di fascino in più, però c'è da dire che inizia molto lentamente(i primi episodi sono piuttosto noiosi(assistiamo al vero e proprio training dei un ragazzo adolescente, Koji Kabuto, al progresso scientifico del robot, che vede Mazinga Z prima imparare a nuotare, poi a volare, poi addirittura a sciare, con l’aggiunta, ogni puntata, di nuove armi a sua disposizione), ma poi man mano che si prosegue la qualità del disegno e della storia aumentano di misura e il climax che si raggiunge nella puntata finale (uno dei finali animati più belli che mi sia mai capitato di vedere) resta un apice per me inarrivabile di pathos e suspence.
Il protagonista, Koji Kabuto, sarà l'emblema di buona parte della produzione nagaiana, infatti lo troveremo anche in seguito ne "il grande Mazinga" e in "Goldrake" con il nome di Alcor.
Il Grande Mazinga (1974)

Seguito di Mazinga Z e, a mio parere, l'opera più bella e matura di Nagai e una delle migliori nel panorama dell'animazione giapponese, una serie tragica, eroica, piena di pathos, di melodramma, di riflessioni importanti come il razzismo grazie alla presenza dello splendido personaggio di Jun, bellissima ragazza mulatta), di personaggi indimenticabili come il Generale Nero(epico il suo scontro con Tetsuya in un duello che ricorda molto i duelli omerici), come la marchesa Yanus o i sette generali, di battaglie epiche, di personaggi fortemente caratterizzati come il protagonista Tetsuya, un uomo che al di là della sua eroicità nasconde un animo fragile, pieno di profonde ferite mai rimarginate.
Una serie quasi perfetta, che riesce sempre a suscitare in me delle fortissime emozioni(ogni volta che vedo il finale non faccio che piangere come una bambina...).
Getter Robot (1975)

Il primo robot componibile della storia...di questo cartone animato mi ricordo il doppio finale(
e il tragico inizio finale(
.
Jeeg Robot d'acciaio (1975)

E' la mia seconda serie robotica preferita dopo Daitarn 3, un amore nato quasi ventinove anni fa e che non si è mai esaurito, un amore misto a inquietudine per quella serie così cupa, così drammatica...
Il personaggio di Hiroshi è bellissimo, un ragazzo tormentato dal fatto di essere diverso, che si ritrova a dover combattere suo malgrado per la salvezza dell'umanità...
Una serie adulta, con personaggi psicologicamente ben caratterizzati(Flora, la regina Himika, la stessa Miwa) e amatissima dal pubblico italiano, tanto quanto Goldrake e il grande Mazinga.
Goldrake (1976)

Parlare di Goldrake e di quello che ha rappresentato un pò per tutti quanti noi è davvero difficile.
E' stato il primo robottone ad approdare sui nostri schermi, l'ormai lontano 4 Aprile del 1978.
E' stato un fenomeno culturale e non solo, uno dei simboli che ha caratterizzato quei meravigliosi anni ottanta.
Il primo aspetto che salta agli occhi è che, a differenza dei suoi predecessori(i due Mazinga) in questa serie Go Nagai da molto più spazio alla psicologia dei personaggi(come già fatto in precedenza con Jeeg Robot), le battaglie sono meno coinvolgenti, ma i personaggi più caratterizzati, a partire dal suo protagonista, Actarus, uno dei personaggi più amati dell'animazione giapponese, un giovane nobile, generoso, sempre pronto a difendere la Terra, che considera una sua seconda patrua.
Un personaggio carismatico e significativo, che dà un grande spessore al cartone animato(come il personaggio di Haran Banjo in Daitarn 3).
E poi gli altri personaggi secondari, come il buffo Rigel(la parte simpatica del cartone), la dolce Venusia che ama in silenzio il bel pilota, il piccolo Mizar(uno dei pochi bambini non odiosi disegnati da Nagai) e l'amico Koji Kabuto/Alcor, altra presenza forte e carismatica.
Il finale, come nella buona tradizione di Nagai, è malinconico e qualche lacrimuccia la fa scappare.
Due parole sul doppiaggio: a loro si deve buona parte del successo di questo cartone, oltre alle splendide sigle firmate da Vince Tempera.
Gaiking (1976)

Viene definito un po' il "figlio" ripudiato di Nagai dato che non lo portò a termine a causa della rottura con la Toei Animation.
Di questa serie ricordo soprattutto la bellissima sigla e il design tutto particolare del robot, per il resto non si discosta molto dalle altre serie di Go Nagai, i temi sono sempre gli stessi(conflitto padre-figlio, abnegazione dell'eroe, alcuni momenti divertenti affidati alle cosiddette "macchiette").
Ma la sigla è bella, veramente.
http://www.youtube.com/watch?v=CzWcP8ddHBc