Dylan Dog n.38 - una voce dal nulla. Luigi Mignacco. Ernesto Montanari. Giuseppe Grassani. 1989



 Belle atmosfere, disegni per me bellissimi(come ho scritto tante volte adoro il suo Montanarbi e Grassani) ma la storia oltre che inverosimile la trovo noiosa da morire(troppo verbosa poi. Ci sono dei dialoghi infiniti che ti stancano a leggerli).
Tra le prime cento storie è per me una tra le peggiori.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Dylan Dog n.99 - Sinfonia mortale. Michelangelo la Neve. Ugolino Cossu. 1994.



Albo che reputo tra i peggiori tra i primi cento, l'incipit è sbalorditivo(la scena dei gabbiani la ricordavo ancora adesso) ma poi la storia diventa di un trash assurdo con un finale ancora più trash.
La copertina però è molto bella, un chiaro omaggio a "Gli uccelli" di Hitchcock. I disegni di Cossu a me piacciono.

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Dylan Dog n.50 - Ai confini del tempo. Tiziano Sclavi. Claudio Piccatto. 1990.



 Albo per me molto particolare, sicuramente uno tra i più umoristici che io ricordi ma la storia onestamente l'ho trovata un po' così, molto grottesca e molto leggera.
Ottimi per me i disegni di Piccatto come sempre.

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Gli albi speciali con protagonista Groucho li hai letti, Vim?

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«Avvocato, vinca la Juve o vinca il migliore?»
«Sono fortunato, spesso le due cose coincidono».
(Gianni Agnelli)

Vincitore FantaLastButNotLeast 2013-2014, 2014-2015 e 2019-2020

Vincitore Campionato Aguzzati 2015-2016 e Champions League Aguzzati 2015-2016, 2017-2018 e 2019-2020

Ho letto solo "la cosa che si nasconde dietro il frigorifero" e mi é piaciuto molto, una storia divertente e malinconica allo stesso tempo.

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Dylan Dog n.77 - L'ultimo uomo sulla Terra. Tiziano Sclavi. Corrado Roi. 1993.




Albo distopico() poetico e surreale, uno tra i più belli tra i primi cento.
I disegni vacui e oscuri di Roi si sposano perfettamente alla visione di un mondo desolato dove non esiste più nemmeno la più piccola parvenza di vita.

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Dylan Dog n. 116 - La governante. Gianfranco Manfredi. Luigi Siniscalchi. 1996.



Albo che mi ha ricordato "il buio", una trama simile(un essere soprannaturale evocato dai traumi infantili).
Devo dire che manca un po' di verve ma non mi è dispiaciuta affatto la sottotrama thriller che ben si va a sposare con quella principale puramente soprannaturale.
Non male i disegni.

P.s. La governante è stata ispirata da Bette Davis nel film "nanny - la governante"

 

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Dylan Dog n.87 - Feste di sangue. Claudio Chiaverotti. Roberto Rinaldi. 1993


Albo con una storia natalizia un po' così, molto forzata nella sua trama e con un finale per me una boiata pazzesca.
I disegni di Rinaldi sono però molto belli. Chiaverotti come sceneggiatore ha fatto di gran lunga di meglio.

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Hellblazer. Jamie Delano. 1988.



Il personaggio di John Constantine è quanto di più lontano si avvicini alla figura dell'eroe, è un manipolatore oltre che un truffatore ma a suo modo è anche intrigante, possiede quel fascino da antieroe che ammalia.
Il fumetto di cui è protagonista, Hellblazer, è quanto di più alto a livello qualitativo si possa trovare in un fumetto, i disegni sono un qualcosa di superlativo, le storie, a metà tra horror e tempi contemporanei, catturano, grazie anche all'ottimo approfondimento psicologico dei personaggi.
Quando scrivo che il fumetto è un'arte che non ha nulla da invidiare ai romanzi mi riferisco soprattutto a casi come questi, un'opera d'arte a tutto tondo per me.

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Dylan Dog n.127 - Il cuore di Johnny. Tiziano Sclavi/Mauro Marcheselli/Giampiero Casertano. 1997.



Johnny Freak è uno degli albi più amati e discussi di Dylan Dog, un albo che per quanto lo vorrei non riesco a rileggerlo perché mi fa troppo male, questo è il suo seguito è la conclusione della tristissima storia del povero Johnny, non paragonabile come bellezza al suo prequel ma a me ha emozionato molto, la sceneggiatura è meravigliosa per me, un po' prevedibile ma stupenda così come i disegni di Casertano(i murales sono un qualcosa di sublime).
Unica nota stonata
Albo bellissimo che chiude una storia per me tanto, troppo dolorosa ma bellissima.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.