Sì, è morto la settimana scorsa, ma la notizia è stata divulgata solo oggi.

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I'm not a football player.
È sottile la linea tra il pescare con la canna e stare sulla banchina come uno strōnzo.
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Il papà di Arale e del dr.Slump.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Per coincidenza, proprio in questi giorni, sto rivedendo su Prime la saga di Freezer.

Dylan Dog n.110/111.Aracne/La profezia. Gianfranco Manfredi.Corrado Roi. 1995.




Dopo "I segreti di Ramblyn" si torna al doppio albo, una storia dal sapore lovercraftiano e che mescola con sapienza il thriller a elementi soprannaturali, con un'atmosfera claustrofobica e cupa e dalle suggestive ambientazioni.
Peccato per i disegni di Roi che come ho scritto tante volte a me non fa impazzire ma la storia è davvero suggestiva.

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Dylan Dog n.24 - I conigli rosa uccidono. Luigi Mignacco. Luigi Piccatto. 1988.



Immaginate uno dei vostri personaggi dei cartoni preferiti, immaginate che prenda improvvisamente vita e che abbia una sfrenata voglia di uccidervi, questo è ciò che accade ai protagonisti di questa storia.
Pink Rabbit è un coniglio allegro e divertente, idolo dei grandi e piccini che, all’improvviso, prende vita e comincia a seminare morte e distruzione tra gli ignari mortali.
Ma, ovviamente, dietro tutto ciò c’è lo spettro della follia umana.
A suo modo un albo storico, originale e fuori dal comune(e aggiungerei uno tra i più splatter), il tutto condito con un macabro umorismo che gli conferiscono un certo effetto suggestivo.
Ottimi i disegni di Piccatto che sa alternare/accostare sapientemente lo splatter e i "cartoni animati", divertendo e spaventando allo stesso tempo il lettore.
Non lo inserisco nella mia top-ten dei preferiti appunto per questa sua eccessiva vena splatter che a me non piace ma lo reputo un classico di questa serie di fumetti.

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Dylan Dog n. 451 - Terra Funesta. Dario Sicchio/Riccardo Torti. 2024.


Albo un po' così che a me però ha fatto male(il bullismo, l'emarginazione, la vessazione di chi si sente più forte in branco ma in realtà è solo un vigliacco, la solitudine sono temi che sento in modo particolare).
Un albo che trasuda tanto dolore e tanta amarezza.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Ho letto Dylan Dog fino ai 18/19 anni, poi ne ho avuto abbastanza: troppo cupo, troppo pessimista, alcune volte troppo triste , con questa continua riflessione sulla morte, come conclusione ineluttabile e liberante da una vita segnata da ferite e paure. E le battutine di Groucho a mio parere non soo sufficienti a stemperare il clima di profonda mestizia.
La vita è molto altro, molto di più, ma Dylan Dog sembra sappia vederne solo una parte.

Dylan Dog n. 26 - Dopo mezzanotte. Tiziano Sclavi/Giampiero Casertano. 1988.



Mezzanotte, un’ora fatta per dormire, un’ora fatta per sognare, un’ora fatta per pensare, un’ora fatta per amare, l’unica cosa da non fare a mezzanotte è dimenticarsi delle chiavi di casa, soprattutto se si è Dylan Dog e si ha la sfortuna di vivere in una Londra popolata da mostri e fantasmi.
Assassini feroci, voci lontane e pericoli di morte inseguono il povero Dylan nei locali della città e sotto il cielo stellato e mai come in questa notte l’alba appare così lontana.
Uno di quei tanti albi che trattano un tema molto caro a Sclavi, l’indifferenza verso chi è socialmente distante da noi, verso chi consideriamo “diverso”, intolleranza che si manifesta sotto diversi aspetti, dal vicino di casa che vuole solo dormire e se ne infischia se gli altri si ammazzano sotto la sua finestra, dal gay che è costretto a prostituirsi per poter sopravvivere, dal tassista in cerca di compagnia al quale poter raccontare le sue avventure marinare, personaggi che sono la simbiosi perfetta tra il mondo dei sogni e la dura realtà.
Una storia che trasmette sensazioni a non finire e che commuove e fa ridere allo stesso tempo(deliziosi i siparietti tra l’ispettore Bloch e i suoi dipendenti), che ti lascia quel senso di amaro in bocca che non vorresti mai provare nella vita
Splendide le tavole di Casertano (a mio parere, insieme a Montanari e Grassani, il miglior fumettista della “banda” Sclavi).
Peccato solo per il poco “impiego” di Groucho, la sua mancanza in una storia come questa si nota e molto.

Questa è la ballata
della città di notte,
del tempo che non passa,
del buio che t’inghiotte,
di ladri, di assassini
e di altri tipi strani,
di angoscia e di paura
che non venga più domani.
Questa è una ballata d’illusione e realtà,
di incubi e di veglia, di menzogna e verità,
del lungo, lungo viaggio per giungere al mattino attraverso gli arabeschi disegnati dal destino.
Questa è la ballata della notte che c’è ancora,
che non vuol dare il passo alla luce dell’aurora,
e ancora si divertono, l’oscurità e la sorte,
a giocare una partita con la vita e la morte…
Questa è la ballata della notte che è finita,
del sole che ritorna sulla morte e sulla vita,
e i ladri, gli assassini e gli altri tipi strani sembrano svaniti nella luce del domani.
Ma torneranno presto, solo fra poche ore,
insieme ad altro buio, altro odio e altro amore.
Si, torneranno presto, in un altro girotondo,
poveri mostri, anch’essi figli di questo mondo.
E ci saranno altri arabeschi del destino nel lungo, lungo viaggio per giungere al mattino,
di nuovo giocheranno l’illusione e la realtà,
e questa è la ballata della notte che verrà.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

. Il castello di sabbia di Pierre Oscar Lévy.Frederik Peeters.2010.






Alcuni turisti raggiungono una bellissima spiaggia nascosta in una baia dove scoprono il cadavere di una ragazza.
Il colpevole sembra essere un ragazzo di colore che sta disperatamente cercando di scappare da quel luogo ma ben presto si scopre che quella misteriosa isola nasconde un fatto inquietante: chiunque vi mette piede e' destinato a invecchiare precocemente nel giro di un giorno e morire.

Graphic novel che fu fonte d'ispirazione per il regista indiano Shamalyan per uno dei suoi recenti film, "Old", un'opera a fumetti questa affascinante, suggestiva, onirica e allo stesso tempo inquietante e con una narrazione coinvolgente che mette in risalto la caducità della vita e l'importanza del tempo.
A differenza di Shamalyan l'autore di questa graphic novel preferisce rimanere nel mistero e non dare alcuna spiegazione allo strano fenomeno d'invecchiamento che colpisce tutti gli abitanti della misteriosa isola e devo dire che ho apprezzato molto di più questa scelta che conferisce ancora di più un'aurea di fascino a quest'opera.

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Dylan Dog n.333 - I raminghi dell'autunno. Fabio Celoni. 2013.




Groucho e' andato via, il miglior amico di Dylan ha deciso di cambiare vita e di unirsi a un gruppo di circensi che a ogni ciclico ritorno dell'autunno ritornano anch'essi in citta'.
Dylan e' ancora addolorato per l'addio dell'amico e cerca in ogni modo di contattarlo, di capire le motivazioni del suo addio ma qualcuno sembra volerglielo impedire.
Albo molto particolare, una storia cupa, onirica, grottesca, malinconica e soprattutto criptica e con un finale che apre uno scenario su molteplici interpretazioni.
Tra le storie "moderne" di Dylan e' per me una tra le migliori che abbia letto finora.
Disegni per me superlativi.

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