Ecco, come al solito ho frainteso tutto...scusami...

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Esiste anche il modello inglese: 4+4+4+2

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10dovicovonFicker: Primo e secondo posto del G P S 2012.
Tractatus germanico-italicus
P & C Edizione 2016/2017/2018

Perché: perché mi piacciono.

- Tanto gentile e tanto onesta pare
- L'infinito
- Incipit e fine dell'Orlando furioso, più le tre strofe di Orlando che diventa folle
- Marzo 1821
- Canto III dell'Inferno

Probabilmente anche altre che ora non mi vengono in mente.

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Anche questa volta ci rialzeremo, non più a testa alta, ma con il cuore.
Ma di spirito, voi, miserrimo furfante,
mai non ne aveste un´oncia, e di lettere tante
quante occorrono a far la parola: cretino!

Da adolescente leggevo - anche con qualche pretesa (spesso illusoria) di approfondimento: Eichendorff, Gryphius, Goethe, Lenau, Leopardi, Beaudelaire, Shakespeare, Keats, Mörike, Schiller, Keller, Heine, Hesse ( )

Oggi ne leggo qualcuna ogni due mesi - senza voler approfondire pur avendo un po' gli strumenti per farlo: George, Rilke, Dante

A memoria conosco molti versi o anche diverse strofe ma interamente forse risucirei a reprodurre 5 poesie.

Questi sicuramente:
-What the thrush said di Keats - perché mi piacque un sacco da ragazzino, la utilizzai molto per argomentare; anche dove non c'entrava un #@*§ haha.
-"Voci nel torrente" di George - perché fantastica
-Poor soul the center of thy sinful earth di Shakespeare - mi piacque da ragazzino
-Schiffergruss di Eichendorff - mi piacque da ragazzino

Mi piacciono moltissimo le poesie, sicuramente l'apice della letteratura - ma boh...per una questione di occasioni che non ci sono credo...

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10dovicovonFicker: Primo e secondo posto del G P S 2012.
Tractatus germanico-italicus
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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Cioè, al massimo mi possono piacere le composizioni che rispettano la metrica, con le rime, etc etc. Ma poesie così a caso, proprio no.

Pochi giorni fa ho speso cento simpatici euri per la copia 23/300 di una raccolta di poesie. Versi sciolti, ma tant'è.

Federico Fiumani, Neogrigio, Edizioni Lacerba, Firenze, 1983.

"BANANAMOON".
La notte piange in un colpo di vento
che esce d'improvviso
dalla lunga fila delle case vuote.
Ascolto l'attrito
delle grida esiliate dal mondo
che erano soltanto frammenti dimenticati
e adesso dissolti
dove i miei occhi li hanno chiamati
dove il giorno ferito impazziva di luce.



Ah, ovviamente, avevo già le poesie in ristampa. Il collezionismo feticista è una brutta malattia, statene alla larga.

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Vantarsi in pubblico dei premi appena vinti, sostituire le pianole con i synthie, levare tutti i cori finti... madonna, eh, quanti danni ha fatto l'indie.

M'illumino d'immenso.

Anche io so una poesia a memoria

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Cialtrone.

Come molti altri fatico a fruire della poesia
Essendo di fatto una brutta e cinica persona faccio ancora più fatica degli altri di cui sopra.

Tuttavia ci sono dei poeti e delle poesie che mi hanno colpito:

Eugenio Montale di cui apprezzo in particolare

- In limine, poesia che apre Ossi di Seppia
- Non chiederci la parola
- I limoni

Umberto Saba

- La capra di cui mi ricordo ancora la prima lettura (ero alle elementari)
- Goal, di cui vista l'attinenza vi lascio il testo completo

Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l’amara luce.
Il compagno in ginocchio che l’induce
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
La folla- unita ebrezza - per trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l’odio consuma e l’amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.
Presso la rete inviolata il portiere
- l’altro - è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasta sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa - egli dice - anch’io son parte.

Pablo Neruda

- Ode al carciofo

Al di là della poesia dedicata al gol se non dico una castroneria mi pare che Saba fosse tutt'altro che appassionato di calcio

Mi hanno molto divertito le statue di letterati triestini, nativi e di adozione (Saba-Svevo-Joyce), tra cui proprio quella di Saba:

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