odisseo ha scritto:
Mi pare che tu non sia molto lucido su questa faccenda, detto senza offesa.
Se Guardiola vine spacciato per il grande mago pancione, che tutto può - gli basta starnutire
Colui che giovanissimo ha preso in mano una squadra e l'ha trasformata in leggenda
Allora
mi pare chiaro che quando si dimostra non così infallibile, ma sopratutto - e credo che sia questa la questione che pesa ai più - quando si mette a fare l'apprendista stregone, spostando giocatori alla #@*§, venga sbertucciato.
Poi, est modus in rebus, su questo siamo d'accordo. Cè chi esagera per partito preso, ma questo capita anche agli altri, mica solo al buon Pep.
Personalmente non mi sta ne simpatico, ne antipatico. Dico solo che finora si è sempre dovuto confrontare solo con le migliori condizioni possibili e mi piacerebbe vederlo con il fango, non dico alle ginocchia, ma almeno alle caviglie
Stimato Odisseo, io la vedo in maniera diametralmente opposta. E mi rammarico del fatto di essere probabilmente l'unico, in questa gabbia di calciofili o presunti tali.
Che Guardiola sperimenti soluzioni nuove, e opinabili, e lo faccia con quanto di meglio il panorama calcistico contemporaneo gli offra, è per me cosa straordinaria. È possibile che vinca, chiaro, facendo ricorso a soluzioni già adottate: nulla di nuovo; è anche possibile che stia oliando meccanismi che gli consentiranno di innovare ulteriormente il gioco, forse addirittura di rivoluzionarlo. Dovesse riuscirci, potrebbe arrivare ad essere considerato il più grande allenatore di ogni tempo; in caso contrario, rimarrà comunque un tecnico che ha segnato un'epoca — perché era dai tempi del Milan di Sacchi che una squadra non si imponeva con una nuova ed effettivamente innovativa strategia di gioco — con le vittorie blaugrana, sempre e comunque in tempo per tornare all'antico e vincere ancora.
Lunga vita, quindi, a Pep Guardiola e al suo coraggio.