Per un milanista (Seedorf) di lungo corso che accende gli entusiasmi a Rio, c'è un interista meteora (Forlan) che fa lo stesso nel Sud.
A Porto Alegre una folla di 3mila persone ha accolto l'arrivo di Diego Forlan.
L'Internacional può ora potenzialmente schierare un quadrato magico che non ha eguali in Brasile potendo contare su Oscar, D'Alessandro, Leandro Damiao e Forlan.
Dipenderà logicamente dal mercato in uscita perchè Oscar e Leandro Damiao sono sempre possibili partenti... certo è che con un attacco e giocatori così puntare a questo campionato e anche alla prossima Libertadores diventerebbero obbiettivi possibili e concreti.

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Riporto per la cronaca anche una notizia di mercato alla quale credo comunque poco essendomi stata riferita da un amico di Rio de Janeiro ma che riguarda il mercato in uscita del Corinthians (di Sao Paulo).
Su Ralf, mediano di esperienza del Timao ci sarebbero oltre alla Roma (che lo ha seguito e sembra averlo lasciato andare) anche Genoa ma soprattutto Fiorentina.
Il Pitbull (così è soprannominato) sarebbe un acquistone per la Fiorentina secondo me.
E' un giocatore di grande sostanza ma anche di esperienza come dicevo.
Si è conquistato la nazionale, dove Menezes lo considerava sostituto o alternativo a Sandro, giocando grandi stagioni con il Corinthians.
A mio modesto parere è stato determinante nella conquista della Libertadores anche più del tanto celebrato Paulinho.
A suo sfavore gioca (in una certa considerazione internazionale) l'età "avanzata" dal momento che ha compiuto da poco 28 anni.
In ogni caso a cifre non astronomiche (del tutto possibili per il fatto che il suo contratto scadrà a Dicembre 2013) potrebbe rivelarsi un ottimo acquisto, a testimoniare la sua importanza c'è da dire che la sua assenza in questo inizio di Brasileirao è stata pesantissima per il Corinthians non a caso relegato nelle ultime posizioni.

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...se fossi in una stanza con i soli Berlusconi, Hitler e Stalin e avessi una pistola con soli due colpi e la certezza di impunità qualsiasi cosa facessi..... sparerei al nano di Arcore due volte.

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Io Seedorf lo vedo sempre bene.
I ritmi sono sicuramente più bassi e uno come lui, con la sua tecnica e la sua esperienza dovrebbe avere subito non solo il ruolo di guida "informale" della squadra ma anche quello "formale" con la fascia di capitano.
Il Botafogo è una sorta di nobile decaduta... il problema è che è decaduta da talmente troppo tempo che in molti si sono addirittura dimenticati che è stata una nobile (anzi nobilissima).
Seedorf è un tassello importantissimo, la rinascita puà cominciare da lui non tanto in quanto a "progetto" data l'età ma proprio per riportare entusiasmo e una certa mentalità anche nel pubblico... spiega tutto il fatto che uno dei maggiori idoli della tifoseria sia il "Loco" Abreu, un mangiagol che nemmeno il Kluivert milanista in giornata nerissima.

Sono sicuramente curioso di vederlo all'opera... ma se un Deco poteva fenomeggiare a poca distanza da lui nel Fluminense (che ha comunque una squadra molto superiore al Botafogo), da Clarence mi aspetto un livello anche superiore.

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Qual era stato l'ultimo europeo ad essersi trasferito nel campionato brasiliano?

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Più le cose cambiano, più restano le stesse.

LIBERA LA ROMA!

L' ossessione dei brasiliani per il mondiale 2014 raggiunge vette incredibili , e chi se l 'aspettava di vedere un giorno brasiliani che vogliono restare in patria fino a 24 anni contenti loro...
non mi sorprende che Abreu sia diventato un idolo li' comunque..

Così su due piedi e senza far ricerche mi viene da pensare a Deco anche se lui è "europeo" tanto quanto Seedorf.
Deco è brasiliano di Sao Bernardo do Campo, ufficialmente la città dei mercenari essendo di lì anche Thiago Motta.
Seedorf è in definitiva sudamericano anche lui essendo originario del Suriname.

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beh...ma deco è nato e "cresciuto" laggiù. Seedorf nato e basta.

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Le cose sono cambiate rispetto ad alcuni anni fa... i salari dei grandi giocatori soprattutto, non è una questione di "ossessione mondiale".
Un tempo per alcune società anche molto importanti era impensabile garantire salari alla Neymar o alla Ronaldinho.
Agenzie esterne e società sportive hanno avuto il loro peso nella trasformazione ma anche e soprattutto contratti e sponsorizzazioni milionarie che tengono conto del peso del mercato interno.
Se Milan e Inter hanno circa 8/9 milioni di tifosi in Italia, il Flamengo ne ha circa 32 milioni solo in Brasile.
Il Flamengo stesso (che è passato dalla sponsorizzazione Nike a quella Olympikus) è in trattativa con la Adidas a partire dalla stagione del 2015 in cui diventerà assieme a Milan, Real Madrid, Bayern Monaco e Chelsea (forse), una delle squadre di "classe A" (in questo senso si può forse vedere il cambio del Liverpool alla americana Warrior che pagherà ai Reds 25 milioni di sterline annuali, 2 in più di quello che prende il Manchester United da Nike).
In più ci sono società "patrocinatrici" come Unimed che ha fatto la fortuna del Fluminense diventando di fatto proprietaria della squadra e permettendo quindi una possibilità economica e contrattuale molto diversa da quella passata.

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Vero a metà se intendi "cresciuto" = "cresciuto calcisticamente".
Deco in Brasile praticamente non ha mai giocato e a 19 anni era in Portogallo dove veramente è iniziata la sua carriera.
Seedorf era in Olanda a 12 anni... ma solo perchè Seedorf è un fenomeno e a 16 anni già giocava in prima squadra all'Ajax.
Ma non ci è "solo nato". Non è vero.
Ci è cresciuto e ha comuque mantenuto solidissimi legami con la sua "colonia" dove ha ricevuto varie onorificenze e credo abbia pure costruito un suo stadio da donare alla gente.
Forse Seedorf, da un punto di vista "umano", è più sudamericano e addirittura più brasiliano dello stesso Deco perchè pur essendo del Suriname, parla portoghese correntemente, è sempre stato tifoso del Flamengo, ha sposato una brasiliana e ogni vacanza la passava in Brasile.

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Anche il Botafogo? Hai espresso la stessa cosa per il Fluminense (:love), sei tu ipercritico o le torcide carioca (carioche?) sono deludenti?
Tra l'altro, posto che il Flamengo è la più tifata e penso abbia una torcida di tutto rispetto, come giudichi quella del Vasco?



Davvero? Ma se basta entrare all'Enginhao per rimanere in ammirazione davanti alle statue dei mostri che hanno vestito la maglia del Botafogo: Garrincha, Nilton Santos, Jairzinho...

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Anche questa volta ci rialzeremo, non più a testa alta, ma con il cuore.
Ma di spirito, voi, miserrimo furfante,
mai non ne aveste un´oncia, e di lettere tante
quante occorrono a far la parola: cretino!

Chiaro che è così... Vasco e Flamengo hanno le squadre sicuramente più tifate (con il primato del Flamengo che si estende all'intero Brasile).
La tifoseria del Vasco è calda e appassionata, basta vedere il seguito che comunque ha avuto anche nell'inferno della serie B nonostante fosse alla prima retrocessione della propria storia.



Si... ma chi ci va all'Engenhao a vedere il Botafogo?
Il punto è quello.
Se ci vai puoi pure rimanere ammirato ma se non ci vai, resti ammirato davanti a cosa?
Numericamente il Botafogo ha una tifoseria molto ridotta rispetto a quelle di Flamengo e Vasco.
Negli ultimi anni poi hanno dovuto vedere tutte le rivali vincere qualcosa mentre loro sostanzialmente sono rimasti a guardare.
Il Vasco campione di Sudamerica a fine anni '90, il Flamengo ultradecorato a livello statale e con la soddisfazione di tornare a vincere il Brasileirao, lo stesso Fluminense già una volta in finale di Libertadores, competitivo nell'ultima e campione due anni fa del Brasile.
E' anche vero che nel 2010 hanno rivinto il campionato statale ma... è stata una parentesi nemmeno particolarmente gloriosa in una storia recente che non racconta proprio di trionfi.
Il primo e ultimo campionato vinto è quello del '95 (all'epoca di Tulio Maravilha e Donizete) e negli ultimi 10 anni oltre ad una retrocessione in serie B c'è stato come massimo piazzamento un 6° posto (oltre a vari altri a poche posizioni dalla retrocessione).
La squadra nobile che era ha perso seguito, tifosi e attenzione e lo stesso soprannome del club "O Glorioso" è finito per diventare quasi una barzelletta che oggi come oggi fa solo sorridere.
Il Botafogo è stata la squadra del miglior brasiliano di sempre (e di altri grandissimi), gioca nello stadio più moderno di Rio de Janeiro ed è espressione di un quartiere molto bello dove credo tu sia stato... in poche parole si merita ben altro.

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