Outworld22 ha scritto:
Se collochiamo il caso in esame nell’alveo della responsabilità contrattuale nulla quaestio, il fatto sarà, di certo, illecito. L’inadempimento (nella specie dell’obbligo nascente dal contratto di sponsorizzazione) è, per ciò stesso, sempre ingiusto, in quanto determina il mancato soddisfacimento dell’interesso creditorio.
Se io stipulo un contratto di sponsorizzazione - che mi obbliga a parlare bene di un certo prodotto - e poi ne parlo male, sono inadempiente. Ma perché è il contratto di sponsorizzazione che limita, in radice, la mia possibilità di manifestare “liberamente” il mio pensiero (le limitazioni pattizie dei diritti fondamentali sono, di norma, ammesse se non si rivelano lesive dell’ordine pubblico/buon costume).
Il problema, come riportato anche da Aladestra (v. punto 2) è: il contratto di sponsorizzazione di cui il calciatore non è parte (perché immagino che sia UEFA a stipulare il contratto con Coca Cola, ma potrei anche sbagliarmi) ha effetti anche nei confronti dei tesserati delle squadre di calcio che partecipano alle manifestazioni sportive? E se sì come? Dato che il contratto, come ben saprai, non ha effetti diretti nei confronti di terzi (art 1372 c.c.).
Se la risposta è negativa allora siamo nell’ambito della responsabilità extracontrattuale (almeno con riferimento al rapporto Ronaldo - Coca Cola) e allora - non essendo il diritto di manifestazione del pensiero convenzionalmente limitato - si ripropongono, A MIO AVVISO, le criticità già espresse nel mio primo post.
Per cui ero e sono genuinamente curioso (non conoscendo le sentenze in merito al contrario di Aladestra) di come la giurisprudenza risolve la problematica.
Ps. JC, ammesso che stessi parlando con me, ma forse ti riferivi al post di Droll.
Ma io credo che il gesto di CR corrisponda né più che meno a quello dell'autista di autobus che non condivide il manifesto che è stato (legittimamente) attaccato al mezzo e quindi scende e lo stacca.
Non escludo una responsabilità contrattuale ma non conoscendone i termini non posso parlarne.
Quello di cui sono abbastanza sicuro è che però le bottigline fossero li per contratto tra l'Uefa (che organizza la conferenza stampa e "possiede" i luoghi dove si svolge) e la Coca Cola.
Ronaldo non aveva nessun diritto di spostare la bottiglina fuori dalla visuale della telecamera, poteva alzarsi ed andarsene (e li entreremmo in altri obblighi), poteva dire a me la Coca Cola fa schifo, ma nello spostare la bottiglina non ha espresso un'opinione personale, ha danneggiato la Coca Cola che aveva acquistato quella visibilità, ha alterato una situazione contrattualizzata da altri su cui lui non aveva nessun potere legittimo (e di qui l'ingiustizia del danno), ripeto, anche in una posizione da terzo estraneo al contratto.
Ripeto, nessuno costringe Ronaldo, a meno che non stipuli un contratto su quello, a parlare bene della Coca Cola.
Ma non puoi mica alterare gli accordi secondo i quali si svolge una conferenza per "libertà personale".
Ti faccio questa domanda, se invece di spostare una bottiglina Ronaldo avesse coperto uno dei cartelloni alle sue spalle, cosa avresti detto?
Per me non rileva manco tantissimo che si tratti di Ronaldo ad averlo fatto, perché quello si inerisce alla sua persona, mentre il danno della visibilità persa è oggettivo.
Però certo ci può essere un'altra interessante discussione su quanto il fatto che un gesto di Ronaldo abbia un grande impatto possa influire sulla quantificazione patrimoniale del danno.