Arres credo abbia riassunto alla perfezione la panoramica del tifo e delle relative dinamiche. Non ci sarebbe null'altro da aggiungere.
fuzz77 ha scritto:
Posto che ognuno tifa quello che gli pare, non capisco l'associazione tra il non tifare la nazionale e la canzone di Gaber.
Ciò, proprio perchè il significato di quel testo va decisamente oltre il titolo eh!
L'associazione infatti non è sul "tifare o non tifare" ma sull'ipocrisia che spesso si cela dietro l'accorato tifo per la nazionale spacciato da molti come "patriottismo" (e nei versi della canzone il tutto viene, come sempre dall'accoppiata Gaber-Luporini, perfettamente riassunto).
Era per sottolineare appunto che l'ipocrisia del "patriottismo" sbandierato da alcuni attraverso il tifo per la nazionale (e anticipare eventuali critiche del tipo "se non tifi la nazionale, non sei un italiano vero" e robe del genere).
Il ritornello riassume alla perfezione il mio "sentirmi italiano" (e in tal senso il tifo per gli azzurri è un qualcosa di estremamente soggettivo e tutt'altro che fondamentale nella complessità del sentimento nazionale).
ps: Che non bisogna soffermarsi al significato stretto del titolo l'ho precisato anche io, per la cronaca.
il Mister ha scritto:
Tra l'altro tifare Atalanta andava contro il mio interesse di juventino: le prese per i fondelli che avrei dovuto subire in caso di vittoria finale...
In generale trovo davvero scorretto lo sfottò. C'è il tifoso vero e quello occasionale. Il tifoso vero sta 'male' dopo una brutta sconfitta e/o eliminazione da una competizione. Il bisogno di sfotterlo dov'è? Perché?
Io, da tifoso della Juve, mai mi sarei sognato di prendere in giro un milanista dopo Istanbul. O di farlo con un interista, che le partite le vede sempre, in uno qualsiasi degli ultimi dieci anni.
Lo sfottò ci sta dai. Certo, va fatto anch'esso nei modi e nei tempi giusti. Andare a sfottere un tifoso avversario nell'immediatezza di un fallimento sportivo è decisamente crudele. Ma con il "timing" giusto e con i giusti modi può anche essere simpatico. Diciamo che bisogna saperlo fare e anche saperlo subire. Personalmente mi è capitato più volte di subirne (anche di pesanti) e salvo rarissimi casi ho sempre cercato di prenderla nel modo giusto e magari "controbattere". Poi ognuno la vive e la vede in maniera estremamente soggettiva.
DROL ha scritto:
Però per legge puoi giocare solo per la nazionale italiana. E per chi tifa e vive di calcio questo è troppo importante
Non mi sembra una argomentazione così convincente, sinceramente. Rispetto la tua opinione ma non mi hai convinto granché.
Il concetto di massima direi che lo ha riassunto benissimo quel giornalista argentino nel video segnalato da O Futeboleiro.
Poi ci sono varie motivazioni che portano un tifoso/appassionato di calcio a non tifare per la nazionale del proprio paese natio. In questo articolo di qualche anno fa ne vengono riassunte alcune tipologie...
Chi sono gli italiani che amano il calcio e odiano la NazionaleAppartenenti a gruppi ultras fedeli a una sola maglia, delusi dal sistema, snob, secessionisti sportivi: l'amalgama di coloro che odiano la Nazionale è piuttosto variegato. Abbiamo parlato con cinque di loro.https://www.vice.com/it/article/3bxxyv/abbiamo-intervistato-cinque-italiani-che-odiano-la-nazionaleOvviamente alcune argomentazioni sembrano veramente forzate e astruse, ma ognuno legittimamente ha le sue e se le tiene strette.
Per dire, io ho conosciuto gente che non tifava per l'Italia di Lippi perché c'era Camoranesi che non era (a loro dire) da considerare italiano o gufava quella di Prandelli perché c'era Balotelli.