Pigio_ ha scritto:
Son contento per Lazio, già felipe luiz è un miglioramento dietro, obiettivamente poi sto borussia, eccetto i soliti noti, é più mediocre di quel che già credevo(il giocatore più forte che avevano ora sta all'Inter, complimenti al real per aver ceduto hakimi e teo

certe scelte di mercato sono incredibili). Ora non bisogna pensare di essere più forti di quel che si è e bisogna battere le altre due.
Grande Pigio! Sapevo che avresti simpatizzato per noi
Be in effetti il ritorno di Luiz Felipe è stato fondamentale, dopo Acerbi è indubbiamente il difensore più affidabile che abbiamo (anche Radu, per quanto ora infortunato, inizia a fare il suo tempo). Peccato che il brasiliano (classe 1997, ricordiamolo) si faccia spesso male muscolarmente (anche se l'ultimo infortunio che ha avuto è stato traumatico).
Di sicuro aggiungere un difensore di maggiore caratura internazionale rispetto ad Hoedt (che pur, ieri, dovendo "far legna" non ha sfigurato) sarebbe stato preferibile.
Vavro invece resta un oggetto misterioso che credo difficilmente troverà un suo perché (anche se la fiducia uno cerca sempre di averla).
In effetti, soprattutto in difesa e nonostante la presenza di Hummels, loro non sono sembrati irresistibili (anche per meriti nostri, ovviamente). Va detto che gli mancava Zagadou (che per me già ora è più forte del compagno tedesco).
Seraph33 ha scritto:
Acerbi è diventato fortissimo, al momento è fra i top al mondo nel ruolo; qualche settimana fa non ha fatto vedere palla a Lukaku.
In marcatura e nel 1v1 è a livelli top. Anche in fase di impostazione è molto pulito (crossa meglio di alcuni nostri quinti, vedi l'assist per il gol di Milinkovic contro l'Inter).
Diciamo che in alcune circostanze paga il non avere dei compagni di reparto granché all'altezza e come tutti i difensori umani qualche leggerezza di tanto in tanto la commette.
Indubbiamente dal Sassuolo (dove pure fece benissimo) alla Lazio ha concretizzato il salto di qualità, ma in generale dopo la malattia è letteralmente rinato (in diverse interviste ha sottolineato questo suo passaggio da "ragazzo" a "uomo").