Che eravamo in emergenza e messi lì a casaccio si sapeva, ma che potessimo giocare così schifosamente era francamente difficile da prevedere.
Augello (non quello de "Il Commissario Montalbano") oggi sembrava una fusione tra Theo Hernandez e Alex Sandro dei tempi d'oro.
Quagliarella ringiovanito di 10 anni. Ekdal la reincarnazione di Pirlo. Per poco non riuscivamo a far segnare anche quel decerebrato di Keita (direi che non serve aggiungere altro).
Sconfitta giusta, sacrosanta, meritata, indiscutibile, limpida e chi più ne ha più ne metta. Tant'è.
Quando sforni partite così merdose soffermarsi sui singoli è inutile oltreché difficile. Non si salva nessuno e facciamo prima. Ma proprio nessuno.
Se mi devo sforzare a trovare qualcosa di positivo direi che prima dell'esordio in Champions quasi quasi meglio aver preso un sonoro schiaffone (3-0 con umiliazione annessa) che un buffetto a tradimento (una sconfittina giochicchiando così così). Magari serve per scuoterci e ridestarci. Speriamo di recuperare qualcuno (oltre a Immobile, ovviamente) ma soprattutto di tirare fuori le palle, una buona volta.
Daje!