Sandro ha scritto:
Comunque la faccenda sta prendendo una piega tale che non sono sicuro neppure circa il regolare inizio del prossimo campionato.
Qualche giorno fa probabilmente ti avrei etichettato come "eccessivamente pessimista". Oggi invece la tua riflessione appare "semplicemente" realistica (anche se ovviamente tutti speriamo di sbagliarci).
ciurlizza ha scritto:
basarsi sulle classifiche di quest'anno almeno per i posti in Europa (cioè, il Napoli al posto dell'Inter in Champions non si potrebbe vedere, viste le rispettive stagioni).
Il Napoli andrebbe in Champions League al posto della Lazio, non dell'Inter.
Dovendo far valere la classifica della stagione 2018/2019 per i piazzamenti europei in Champions andrebbero Juventus, Napoli, Atalanta e Inter mentre in Europa League Roma, Lazio e Milan (poi come sappiamo i rossoneri rinunciarono e il Torino si qualificò ai preliminari e la Roma direttamente ai gironi).
Sandro ha scritto:
Continuo a ritenere che cristallizzare e prendere per buone le classifiche attuali quando mancavano ancora una decina di partite alla fine dei tornei e dove tutto poteva ancora cambiare sia una soluzione ingiusta.
Giusta o ingiusta? Non ho capito, in riferimento al discorso generale che facevi.
Comunque sia Gravina nelle dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa ha detto che lo scudetto potrebbe essere assegnato anche in caso di non ripresa delle ostilità (la decisione finale spetta al consiglio federale). Cioè comporterebbe, per logica, la cristallizzazione della classifica anche per i piazzamenti europei ma non necessariamente per le retrocessioni. Lì il terreno è in realtà ben più scivoloso. Ragionevolmente club come Brescia e Spal rischierebbero seriamente il fallimento (perché costretti a sommare le perdite per i mancati introiti derivanti dalla non conclusione a quelli derivanti dalla retrocessione in B, il solo "paracadute" non penso basti a compensare il tutto). Ci sta che su quel fronte ci si vada cauti, ma se ci fossero i margini in effetti (come diceva ciurlizza e anche red) un bel play-out potrebbe accontentare tutti o quasi.
La realtà dei fatti è che stante l'unicità della situazione e non essendoci né regole precise che disciplinano la fattispecie né tantomeno precedenti sarà molto difficile mettere d'accordo tutti e trovare la "quadra". Da profano spero che la UEFA possa dettare qualche linea guida, evitando di lasciare troppo spazio alle federazioni nazionali e quindi eccessiva disomogeneità di giudizio (che di solito fa rima con storture varie).
Negli altri sport (da quel che leggevo) ci sarebbe la regola dei 2/3 per poter considerare un campionato valido, ma non so se può essere considerato un precedente valido.
Gravina si trova una bella patata bollente da dover gestire, soprattutto alla luce del fatto che la ripresa del campionato appare ogni giorno che passa sempre più impraticabile. L'ultima parola spetterà alla FIGC e al consiglio federale, la Lega di A può proporre soluzioni ma poi deve rimettersi al giudizio supremo della federazione.