DROL ha scritto:
Oldboy ha scritto:
Ma poi il tanto celebrato Liverpool vince le finali in contragolpe, all'italiana.
E la Francia ha vinto un Mondiale nello stesso modo, avendo la più bassa percentuale di possesso palla di tutte le partecipanti al torneo!
La realtà del calcio è complessa, ognuno ha tradizioni e visioni, nessuna è superiore alle altre concettualmente (come le religioni nel mondo), tutte sono espressive di concetti ed istinti profondi.
Appunto per questo trovo insopportabile la dittatura ideologica del guardiolismo e del sacchismo.
Nessun allenatore oggi vuole essere bollato come contropiedista e italianista; tutti dicono di ispirarsi al calcio olandese e alla sua evoluzione sacchiana, oppure a Guardiola.
I media danno per scontato che "giocare bene" voglia dire avere un'alta percentuale di possesso palla e attaccare più dell'avversario (una fesseria colossale, per i miei gusti).
La grande tradizione del calcio all'italiana è stata in buona parte distrutta dalla dittatura ideologica del sacchismo, a partire dalla fine degli anni '80.
E i risultati, disastrosi, sono fin troppo evidenti.
Il calcio all'italiana invece era spettacolare, vincente e adatto alla nostra cultura nazionale.
Inoltre era un perfetto compromesso fra fisicità, fantasia e tattica.
Il sacchismo invece ha messo l'accento solo sull'atletismo e sulla tattica (che a mio avviso sono gli aspetti meno affascinanti di questo sport).
Nella pratica, comunque, il contropiede continua a essere l'arma più vincente, anche se a parole viene scioccamente disprezzato.