Tipo Forrest Gump


Più che con Tito Francé ha assonanza con quell'eroe che lanciava stampelle in testa ai crucchi .

Perché è romano e gioca nella Roma.
Perché è il record-man di presenze e gol.
Perché è uno dei più vincenti (se non il più vincente) con la maglia capitolina.
Perché è una bandiera. Della Roma, una delle squadre più tifate di Italia, e una delle piazze più difficili del calcio.
Perché rispecchia un po' il giocatore del popolo (inteso come popolare): arrogante, supponente, talvolta scorretto, spesso genio.
Perché è in attività, quindi si nota maggiormente l'attaccamento al giocatore.
Perché è duraturo: da oltre 20 anni gioca a calcio con frequenza (forse non troppa negli ultimi anni).

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Nous sommes Paris

Perché è stato un fuoriclasse, è romano, romanista e ha segnato un'epoca nella storia del club giallorosso.

Poi ecco l'idolatria riguarda una parte di tifosi ed è pure comprensibile, anche se l'attaccamento ad alcune giocate - per quanto pregevoli - realizzate lo scorso anno denota un po' il provincialismo della Capitale in tal senso. Cioè era quasi più importante che Totti combinasse qualcosa che la Roma ottenesse risultati, si tratta di un approccio che non condivido, anche se stimo il giocatore e l'attaccamento a maglia, città e tifosi.

La differenza di mentalità rispetto ai grandi team europei emerge anche in questa cose, alla fine hanno lasciato fuoriclasse grandi come e più di Totti senza una manfrina pluriennale di questa dimensione.

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Il buon gusto è la morte dell'arte.

L'approccio che non condivido è il tuo che trova in qualsiasi cosa la conferma delle proprie idee.

Questa dell'"ambiente romano" poi, la più palese: eh certo se la Roma lo scorso anno faceva schifo era per l'ambiente mica per Garcia

L'ambiente romano è uno dei più grossi e ridicoli (oltre che naturalmente indimostrabili e per questo portati avanti, basti vedere quali siano le "prove") luoghi comuni del forum, ed ovviamente una #@*§ micidiale.

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Tic tac il sedicente Re del forum è nudo

Ma smettila arrogantello che non sei altro..Sei una fra le rovine del forum e io spero da sempre che tu te ne vada per dare un po' di aria al posto, ma non lo fai mai: perché? Non dai nessun contributo (ma proprio zero), sei di un'arroganza vergognosa, hai opinioni ridicole sul 99% degli argomenti e sei petulante. Firmerei una petizione per cacciarti se potessi, perché non sei una persona utile né intelligente, ma purtroppo non c'è modo: mi tocca avere a che fare con un essere meschino come te.

L'ambiente della Roma dal mio punto di vista è così, tu da stupido quale sei pensi che meriti e colpe siano degli allenatori, soprattutto quando fanno comodo (vergognosa e vomitevole la tua campagna contro Guardiola, ma ti ricordi quanto sei stato vergognoso e vomitevole anche in quel caso? Ti rendi conto di essere un personaggio vomitevole?). L'allenatore è fra le componenti meno importanti in assoluto. Ah, le #@*§ le dice tuo padre.

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Il buon gusto è la morte dell'arte.

Bho, pure io non ho mai capito bene questa cosa dell'ambiente romano. Nella mia vita ho sentito dire di tutto, che è colpa sua se la Roma non ha mai fatto il salto di qualità, che è colpa sua che non sta vicino alla squadra, che è colpa sua che caccia gli allenatori e tante altre cose.
Poi st'ambiente romano cos'è? I tifosi? i giornalisti? tutti gli abitanti di Roma? quelli che vivono a Testaccio? Perchè non si parla mai di "ambiente romano" sponda Nord ma sempre riferendosi ai romanisti?

Sulle giocate dell'anno scorso di Checco, io continuerò ad esaltarmici fino a quando non sarò nella tomba, se questo è essere "provincialotti" allora sono fiero di esserlo. Significa che non capirete mai l'emozione che ho provato vedendo un 40enne caricarsi la squadra sulle spalle e spintonarla verso il secondo posto (mancato, purtroppo) anche quando nessuno ci credeva più.
Poi di #@*§ ne ha fatte l'anno scorso, vedasi il caso Spalletti, ma la maggior parte dei romanisti per fortuna ha supportato il pelato e tutto è finito per il meglio.

Per me le mele marce sono ovunque, dalla Sud del JS al Camp Nou, passando per l'Old Trafford e qualche stadio figo cinese, però c'è un accanimento generale verso i romanisti che è secondo solo all'accanimento nei confronti dei napoletani.
Se non vinciamo un #@*§ da anni non credo sia colpa dei tifosi, o almeno quello è il quarto-quinto problema in ordine di gravità

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"Un omaggio a Totò che faceva sorridere gli italiani senza neanche dire mai una bestemmia"

Mah, si dà sempre un pò troppo peso a sta faccenda secondo me.. x carità giocare in una piazza che da sempre infonde tanta, troppa pressione non è facile ma allo stesso modo allora bisognerebbe dargli meriti quelle poche volte in cui si vince.
Per me rischia di essere e x molte volte è stato un alibi x chiunque abbia gravitato intorno alla Roma.

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Più le cose cambiano, più restano le stesse.

LIBERA LA ROMA!

Ambiente romano=Pressione=Scusa della società/tifosi/animali nel rispondere alla domanda: Perché la Roma ha la stessa bacheca internazionale del ChievoVerona? (Che poi, io sono un estimatore del ChievoVerona, sia chiaro ).

E' un ambiente difficile, gravato dalle continue aspettative, spesso/sempre non soddisfatte.

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Nous sommes Paris

Altre città importanti come Parigi e Berlino non hanno un palmares tanto più ricco, anzi...

Con lo sceiccone vedi come ti diventa relativo il discorso ambiente

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Tic tac il sedicente Re del forum è nudo

Per me non si può far finta che "l'ambiente romano" non influenzi a volte negativamente l'atmosfera societaria ed i risultati sportivi. E parlo proprio perchè conosco vari ambienti affini a quello giallorosso: in primis quello napoletano, emblematico della squadra per cui tifo. Napoli e Roma sono due metropoli, essendo città di gran lunga superiori al milione di abitanti, eppure nonostante ciò quasi mai hanno avuto compagini sportive forti di gestioni industriali al livello della Fiat, di Fininvest o della Saras. Raramente sono state squadre che hanno potuto spendere e investire tantissimo, e quando l'hanno fatto, ciò è costato molti sacrifici alle dirigenze (vedi Sensi e Ferlaino).

Questo per motivi storici e sociologici: sono squadre espressione di grandi città, ma non hanno mai avuto il bacino d'utenza delle strisciate. I tifosi paiono non voler accettare questo stato di cose, tante volte si è creata una discrasia aspettativa/realtà: due squadre emblema di grandi città appassionatissime al pallone si trovavano con squadrette dai risultati sportivi modesti: basti pensare alla celebre Rometta di inizio 90 o al Napoli che retrocedeva in B.

Milan, Juve e Inter sono squadre che hanno moltissimi tifosi sparsi per tutta la penisola, Roma e Napoli sono molto più radicate territorialmente. Il tifoso milanista-milanese o juventino-torinese (in minoranza in città rispetto ai torinisti) è paradossalmente meno legato alla squadra del collega di tifo meridionale. Durante la settimana pensa alle cose sue (famiglia, lavoro) per poi vestire i panni del fan la domenica o il mercoledì di coppa. Non mette più pressione di tanto alla squadra, perchè non è sanguigno, e perchè sa che la storia del proprio club è fatta di cicli e prima o poi si tornerà a vincere.

Invece la maggior parte dei tifosi giallorossi o partenopei quasi sempre è radicato sul territorio, in provincia o in regione; per motivi culturali segue molto più assiduamente il calcio ed è molto più sanguigno e attaccato alla squadra, da un punto di vista materiale. E vive con maggior frustrazione il fatto che il team vada male e soccomba rispetto agli squadroni del nord, ed il fatto che le vittorie importanti per motivi di mancata competitività sono una piccola parentesi nella storia di club. A tutto ciò aggiungiamoci il fatto che ci sono testate televisive, radiofoniche, internet e di stampa che forti di questo sentimento parlano della squadra h24 7 giorni su 7.... questo non potrà che creare un clima di aspettativa massima e impazienza, che non fa generare un circuito vizioso pressione -mancata vittoria- altra pressione.

Socrate, Parigi e Berlino non c'entrano un #@*§. Chi è meridionale o conosce alcune realtà probabilmente sa cosa intendo. Al sud ci sono squadre come il Bari, il Foggia, l'Avellino, il Taranto che la Domenica ti riempiono stadi da 20-30.000 posti senza colpo ferire, seguite da tifoserie appassionate ed esigenti (rispetto a quelle che sono le possibilità societarie concrete spesso). Parla con un barese: ti dirà (giustamente) che è ingiusto che una squadra di una città da mezzo milione di abitanti debba farsi la B; o parla con un tarantino: ti dirà che la tifoseria rossoblu, espressione di un capoluogo da 200000 abitanti per passione meriterebbe di vedere giocare la squadra minimo minimo fissa in B; idem il tifoso messinese, o il reggino..... al sud si vive più di calcio, letteralmente.

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"Alcuni pensano che il calcio sia una questione di vita o di morte. Non sono d'accordo. Posso assicurarvi che è molto, molto di più." (Bill Shankly)