25 Aprile 1995. Tarda serata. Ricordo ancora quel giorno, da poco avevo iniziato a seguire il calcio e la notizia della morte di Andrea Fortunato mi sconvolse molto. Sembra assurdo, ma sono già passati vent'anni(come vola il tempo...).
Non ho avuto modo di vederlo giocare(quando ho iniziato a seguire io il calcio lui purtroppo si era già ammalato), ma rimasi molto colpita dalle sue interviste, era un ragazzo posato, semplice, genuino, come è raro trovarne nel mondo del calcio, un ragazzo che aveva un sogno, un sogno che aveva iniziato a realizzare, un sogno che è stato distrutto da una delle malattie più infide che possano esistere, una malattia che ti succhia la vita giorno dopo giorno, lentamente, fino a che non giunge alla sua fine...ricordo come fosse ieri le aspre critiche da parte dei tifosi juventini e poi le repentine scuse alla scoperta della sua terribile malattia, ricordo come fosse ieri le lacrime di Fabrizio Ravanelli il giorno dello scudetto, ricordo come fosse ieri la Champions vinta tredici mesi dopo e a lui dedicata, ricordo come fosse ieri le parole di un Gianluca Vialli singhiozzante al suo funerale: ""spero che lassù ci sia un campo dove tu possa continuare a correrre...."
Ricordo come fosse ieri...e invece sono già passati vent'anni...ciao Andrea...