Calcio donne, nasce la squadra di Los Angeles con Natalie Portman presidente
La nuova franchigia si chiamerà Angel City e coinvolgerà attrici e nomi di spicco di Hollywood. Il capitale di partenza è di Alexis Ohanian, marito di Serena Williams
Si chiameranno Angel City Fc e, guidate dalla presidentessa onoraria Natalie Portman — attrice premio Oscar 2011 per «Il cigno nero» — dal 2022 faranno crescere la lega di calcio femminile americana (NWSL, National Women’s Soccer League) a undici squadre, dopo che le ragazze dell’Fc Louisville si uniranno dalla prossima stagione alle dieci franchigie esistenti. Nel calcio femminile americano, accolta dal tweet entusiasta dell’icona Megan Rapinoe («Benvenute nella follia!»), risposta in rosa ai LA Galaxy trascinati alla popolarità da David Beckham nel 2010, ladies and gentlemen sbarca Los Angeles.
Operazione ambiziosa, sportiva e di marketing, affidata al potere d’attrazione di Portman e della finanziatrice Kara Nortman (settore tecnologia), che hanno coinvolto nell’impresa l’imprenditrice Julie Uhrman (media e video game), che sarà presidente operativa del consorzio. Della partita anche le attrici Eva Longoria, America Ferrera, Jennifer Gardner e Uzo Aduba, a garanzia del fatto che gli Angeli, una volta sbarcati nel magico mondo della NWSL, non passeranno inosservati.
Già trovato, infatti, il primo investitore importante: si chiama Alexis Ohanian, è co-fondatore del social Reddit e marito della fuoriclasse del tennis Serena Williams, attraverso Initialized Capital assicurerà una robusta iniezione di dollari.
«È ora che le ragazze abbiano eroine e modelli di riferimento anche nell’enorme area di Los Angeles — ha spiegato Portman —, il calcio è uno sport di squadra straordinario, che assicura la socializzazione nel gruppo. Nessuna vince da sola. Il successo di una giocatrice è il successo della squadra. Il team di Los Angeles avrà un enorme impatto nella nostra comunità». Nel gruppo delle fondatrici compaiono anche i nomi più clamorosi della storia recente del calcio americano donne, capace con la Nazionale Usa di conquistare quattro titoli mondiali sulle otto edizioni disputate dal 1991 all’anno scorso, quando Rapinoe & Co. trionfarono in Francia nell’estate dell’entusiasmante cavalcata fino ai quarti dell’Italia di Milena Bertolini. Ed ecco, nella sfilata di cognomi che pare un album di figurine, Mia Hamm, Julie Foudy e Abby Wambach, celebre per essere corsa a baciare la moglie dell’epoca (Sarah Huffman) sugli spalti dopo un gol al Giappone nella finale 2015.
Racconta Portman di essersi appassionata al calcio femminile per esperienza diretta: «Sono andata a vedere una partita della Nazionale Usa prima del Mondiale 2019 e me ne sono innamorata. È stata una rivoluzione sentire i miei figli chiedermi di indossare la maglia di Rapinoe e di Alex Morgan. Con noi c’era Becca Roux, direttore esecutivo dell’Associazione delle calciatrici americane e con lei ho cominciato a parlare di business».
La NWSL, che è stata fondata nel 2013, è stato il primo campionato professionistico americano a riprendere in piena pandemia, scendendo in campo per la Challenge Cup in Utah (semifinali mercoledì: Portland Thorns-Houston Dash e Sky Blue Fc-Chicago Red Stars) e totalizzando — in un’America in totale astinenza da sport che attende il ritorno dell’Nba nella bolla di Orlando come manna dal cielo — ascolti notevolissimi. Dal 2022 Los Angeles arricchirà il panorama di uno sport in grande espansione, che non si è fatto scrupoli nel trascinare la Federcalcio Usa in tribunale per chiedere parità di diritti, trattamento e salari. Nome ufficiale, giocatrici e sede del nuovo attesissimo club verranno snocciolati strada facendo, da qui alla fine dell’anno, con i tempi e i modi di Hollywood. Perché di big show, in fondo, si tratta.
https://www.corriere.it/sport/20_luglio ... 4e25.shtml