però anche gli uomini giocano già in quei campi da giovani (non ricordo l'età, ma mi sa che già dai 13/14 anni giochino in campi e porte regolamentari). quindi non penso che una donna adulta sia inferiore fisicamente ad un bambino di 13 anni

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I never drink water
Fish fuck in it
Pro Sesto IV.27

Dipende dal bambino.

Comunque, discorso trito e ritrito. Per me il calcio femminile è semplicemente lol

su quello sono d'accordo, ma non è lo sport dove c'è + differenza tra uomini e donne per me

lo sport dove si 'assomigliano' di + è la pallavolo (diciamo dove c'è meno differenza), ma per esempio nel basket è ancora peggio che nel calcio

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Beh, invece sì, come amo ripetere e come ho avuto modo di constatare da 13/14enne.
In realtà noi, ma come tutti quelli della mia generazione, abbiamo sempre giocato nel campo grande, anche a 7-8 anni, con (da fuori) effetti comici, ma che si doveva fare? Poi a volte veniva organizzato anche un campionato a 7, con campo più piccolo. Oggi è quasi ovunque così, con partite da 3 tempi per far giocare tutti (perché tutti siamo bravi allo stesso modo: fesseria!).

Il fatto è che le ragazze di Inter-Milan vorrebbero essere professioniste o, comunque, si tratta del top del calcio italiano come categoria e lo spettacolo offerto con campo regolamentare e porta grande è penoso.

Non essendoci un topic apposito, la metto qui...

A proposito di risultati reboanti a livello di nazionali, anche questo non scherza...

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!

Ibrahimovic contro Fifa 21: «Chi li ha autorizzati a usare il mio nome e il mio viso?»

L’attaccante del Milan afferma di non aver dato l’autorizzazione allo sfruttamento dell’immagine e così riapre una ferita aperta tra videogame e professionisti del pallone. Ea: «L'uso delle sembianze di Ibrahimovic rientra nell'accordo con il Milan sottoscritto nel luglio scorso»

https://www.corriere.it/tecnologia/20_n ... view.shtml

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https://www.calcioefinanza.it/2020/11/2 ... ibrahimov/

Mano pesante della UEFA con il Qarabag e con Nurlan Ibrahimov, capo ufficio stampa del club azero. L’organo di governo del calcio europeo ha infatti deciso di squalificare a vita l’uomo a seguito di alcuni commenti contro l’Armenia pubblicati sui social media.

«Dobbiamo uccidere gli armeni. Un bambino, una donna, un vecchio: non importa, devi uccidere. Nessuna pietà, nessuna compassione. Se non uccidiamo, uccideranno noi ei nostri figli. Qualunque cosa accada, lo fanno da 120 anni. È necessario ripristinare il “Difai”, anche creare una squadra di assassini», le inaccettabili frasi di Ibrahimov.

«Dobbiamo uccidere in modo che non osino colpire Barda, Ganja e gli altri nostri territori. Devono sapere che se uno di noi viene ucciso, noi ne uccideremo 100. Dobbiamo uccidere. Che nessuno mi parli di misericordia, di non essere come loro. Il fuoco di un genitore che ha seppellito un bambino a Ganja o Barda non può essere spento confrontandolo con il loro dolore. Tutte le persone devono essere uccise. Tutte, fino all’ultimo», aveva aggiunto.


A seguito di queste frasi era stata aperta un’indagine disciplinare da parte della UEFA, condotta da un ispettore. Oggi, l’Organo di Controllo, Etica e Disciplina (CEDB) della UEFA ha preso la seguente decisione nei confronti di Ibrahimov e del club:

Accuse contro il signor Nurlan Ibrahimov:

Episodio di natura non sportiva – Articolo 11, paragrafo 2, lettera b), in connessione con l’art. 11 (1) DR
Comportamento razzista – Articolo 14, paragrafo 1, DR
Accuse contro Qarabag FK:

Episodio di natura non sportiva – Articolo 11, paragrafo 2, lettera b), in connessione con l’art. 11 (1) DR
Comportamento razzista – Articolo 14, paragrafo 1, DR

L’Organo di Controllo, Etica e Disciplina ha deciso di:

vietare al signor Nurlan Ibrahimov, funzionario dell’FK Qarabag (addetto stampa) all’epoca dei fatti rilevanti, di esercitare qualsiasi attività legata al calcio a vita dalla data in cui è stato provvisoriamente bandito (3 novembre 2020), per il violazione dell’articolo 11 (2) (b) e 14 (1) DR;
di chiedere alla FIFA di estendere a livello mondiale il suddetto divieto a vita;
di multare il Qarabag con 100.000 euro per violazione dell’art. 11 (2) (b) e Art. 14 (1) DR.

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Morto Papa Bouba Diop, uno dei simboli della favola Senegal del Mondiale 2002.

R.I.P.

Che ricordi quel Senegal.
Ricordo che durante quell'estate comprai la maglietta (tarocca, ovviamente) di Diouf. Giravano anche quella di Diop e Fadiga.

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!

Tristezza, ricordo perfettamente quella partita se non sbaglio si gioco all'ora di pranzo italiana.

E per inciso, anche io ho la maglietta di Diouf. Però originale Le coq sportif, comprata a Dakar