Tocca a me.


- Bert Trautmann è il più forte portiere tedesco di sempre. Più di Kahn e Maier sicuramente.

- Nesta è uno stopper e non mai stato bravo tecnicamente. Elegante non significa forte tecnicamente, zio porcone.

- I giocatori tecnicamente forti lo erano 80 anni fa come lo sarebbero ora. La tecnica, l'estro e la fantasia non cambiano.

- Da un punto di vista di talento "innato" Buffon è stato superiore a Yashin

- A livello di talento puro i giocatori slavi (bosnia, croazia, serbia, etc.) sono a livello del brasile, o poco sotto.

- Per particolari caratteristiche fisiche e tattiche Vierchowod può tranquillamente essere definito il più forte stopper di sempre.

- In fase difensiva Beckenbauer è stato un giocatore nella media.

- Elias Figueroa è stato il difensore centrale più forte di sempre.

- Pat Jennings è stato il portiere U.K. più forte di sempre (sì, più di banks o shilton)

- Zidane non è mai stato un grande uomo assist o finalizzatore, quanto piuttosto un "motorino" a livello tecnico. Faceva il primo, il secondo e il penultimo passaggio, raramente l'ultimo-

- Makélélé e Mauro silva sono gli incontristi più forti dal dopoguerra ad oggi.

- A livello tecnico Jorge "El Magico Gonzalez" è tra i primi 5 di tutti i tempi.

- Tecnicamente Le Tissier è il miglior giocatore inglese di sempre.


Prima parte finita :

Oddio Deus, su Zidane devo dirti che ho visto mettergli certe palle da stropicciarsi gli occhi.

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Più le cose cambiano, più restano le stesse.

LIBERA LA ROMA!

Anche io, pochi ma buoni, io parlo proprio a livello numerico non ne ha fatto tanti in carriera.

- Morfeo è stato un calciatore tecnicamente superiore a Mancini o Baggio;

- Guti e McManaman sono stati due dei migliori assist man degli ultimi 20 anni;

- Tra Makélele e Vieira il centrocampista più determinante è stato il primo (per l'equilibrio e la fase di incontrismo).

Mi inserisco da ultimo arrivato.

Il calcio pre mondiali '54 (data simbolica) era un altro sport.
La miglior serie A come picchi é stata negli anni '80, come valore medio nei '90.
Gli unici fenomeni italiani degli ultimi 30 anni sono stati Baresi, Baggio, Maldini, Cannavar, Buffon e Pirlo.
I confronti in Nazionale sono più probanti di quelli nei Club.
Il miglior mondiale degli ultimi 30 anni é stato quello del '98 (prestazione di Maradona nell'86 a parte).

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Il Bridge è come il sesso; devi avere un buon compagno o un'ottima mano!

Sacchi elogia Zeman: "Ne servirebbero 100 come lui"
07.10.2014 21.49 di Tommaso Maschio

L'ex tecnico del Milan e dell'Italia Arrigo Sacchi intervistato da Radio Capital ha elogiato il collega Zdenek Zeman e il suo Cagliari augurandosi di vedere sempre più allenatori come il boemo: "Ci vorrebbero 100 Zeman nel calcio italiano, perché gioca un calcio propositivo e divertente. Il calcio nasce come sport offensivo, ma noi italiani lo abbiamo tramutato in uno difensivo e non sappiamo riconoscere nemmeno il merito. - continua Sacchi - Si vede il calcio come un gioco individuale dove ogni assenza diventa pesante, mentre si dovrebbe pensarlo come un gioco collettivo dove ogni calciatore è importante quanto l'altro. Bisognerebbe porre maggiore attenzione alla funzionalità del progetto che ha in mente un allenatore anche per poter essere al passo con paesi più vincenti"

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Pallotta pagliaccio. P.A.G.L.I.A.C.C.I.O

Ha collezionato più esoneri che sigarette, però fa lo stesso...

Sì, ma non ho capito che c'entra qui..

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Più le cose cambiano, più restano le stesse.

LIBERA LA ROMA!

La mie convinzioni più forti le ho discusse e spiegate fin troppe volte...
In sintesi:

1) Non esistono vittorie e sconfitte "ingiuste" o "immeritate". (Tranne quelle determinate da errori arbitrali.)
Nel calcio vince chi merita, e chi merita vince.

2) Il calcio più bello di sempre, arrivo a dire il vero calcio, è stato quello degli anni '80.
Era già ricco e mediatico, ma non troppo.
Il calcio non aveva perso la sua specificità di sport in apparenza poco atletico, rispetto alle altre discipline.

C'era spazio per la tecnica e per la fantasia, ma anche per la durezza quasi spietata della marcatura a uomo e del calcio all'italiana.
Convivevano diverse scuole e tradizioni calcistiche (non si era ancora imposta l'ideologia sacchiana).

Le divise delle squadre erano come dovrebbero essere, semplici, eleganti e fedeli alla tradizione pur senza essere arcaiche.

Nomen omen

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