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MessaggioInviato: mar 1 ott 2024, 16:56 
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Inchiesta Ultras Inter e Milan, i pm di Milano: "I tifosi chiedevano armi e campo addestramento per gli scontri"

Continuano ad emergere nuovi dettagli delle indagini che la Procura di Milano coordinata dal Gip Santoro e dal Procuratore Capo Viola, che hanno portato a 19 arresti a carico dei vertici del tifo organizzato di Inter e Milan. Dagli atti emerge anche la volontà dichiarata di intraprendere un percorso di violenza organizzata che va oltre il contesto della mentalità ultras.

GRUPPO MILITARE - "Organizzare e dar vita a scontri con le opposte tifoserie o le Forze dell’Ordine è un aspetto fondamentale della mentalità ultras ed essere un gruppo militarmente forte è essenziale per acquisire, rispetto ed autorevolezza" è il resconto fatto dai pm Paolo Storari e Sara Ombra e trasmesso ai propri superiori.

L'AGGRESSIONE SUBITA - Secondo i pm il fattore scatenante di questa nuova deriva fu l'aggressione subita dai tifosi del Barcellona al Baretto da parte dei tifosi dell'Inter nel 2019. Un assalto dei gruppi catalani a cui "scamparono" per miracolo. Due giorni dopo furono "Gettate le basi per la costituzione di un gruppo di uomini disposti e, soprattutto, capaci di affrontare scontri fisici ogni qual volta ciò fosse stato necessario"

ARMI E CAMPI ADDESTRAMENTO - Sempre in quella riunione, si legge dagli atti riportati da Calcio&Finanza, si tracciarono "le linee per il reperimento delle armi da utilizzare sottolineando la necessità di un vero e proprio addestramento sul campo". Poco dopo arrivò il viaggio organizzato da Andrea Beretta, ex capo della Curva Nord, ora in cella anche per l’omicidio di Bellocco al fine di "Instaurare un gemellaggio con il gruppo hooligans (…) dello Stal Stalowa Wola (club polacco di terza categoria, ndr), che si connota per una spiccata inclinazione alla violenza".

L'ACCORDO CON L'HOCKEY MILANO - In un'intercettazione successiva Beretta e Ivan Luraschi, ex-leader degli ultras dell'Hockey milano, esplicavano le richieste per formare i guerriglieri. Beretta chiede: "Vorrei dei tubi di gomma…per quando siamo in casa… tipo loro (gli hooligans del Barcellona, ndr) ieri che son venuti con quei manici di piccone… almeno per quando siamo in casa…" e Luraschi risponde: "serve una certa organizzazione…un supporto logistico anche dietro a questo tipo di cose. La Curva Nord può produrre 70 hooligans! Vediamo quando 70 hooligans meneranno poi in strada…".

https://www.calciomercato.com/news/inch ... evan-41465

quanti ANNI sono che ripeto che gli ultra non c'entrano nulla col calcio ma sono solo dei camorristi che si nascondono dietro un (falso) tifo per una squadra soltanto per delinquere e basta?

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"Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita". Avv. Prisco


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MessaggioInviato: gio 3 ott 2024, 12:41 
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Inter e Milan, niente penalizzazioni in classifica: rischio multa, il precedente della Juventus

Il caso ultras non riguarda soltanto la giustizia ordinaria, ma anche quella sportiva. Il procuratore federale Giuseppe Chiné ha già chiesto ai pm della Procura della Repubblica di Milano gli atti d'indagine non coperti da segreto per poi verificare condotte rilevanti per l'ordinamento sportivo da parte di Inter, Milan e dei loro tesserati. I quali saranno chiamati a rispondere alle domande del procuratore sui rapporti vietati dalle norme Figc.

IL CODICE - Il comma 1 dell'articolo 25 del Codice di Giustizia Sportiva sulla prevenzione dei fatti violenti, recita: "Alla società è fatto divieto di contribuire, con interventi finanziari o con altre utilità, alla costituzione e al mantenimento di gruppi organizzati e non organizzati di propri sostenitori, salvo quanto previsto dalla legislazione statale vigente".
Invece il comma 10 parla dei tesserati, a cui "è fatto divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società. Dette convenzioni, stipulate secondo le condizioni previste dall'art. 8 del D.L. n. 8/2007 convertito in legge con la L. n. 41/2007, devono essere validate dalla Federazione. In ogni caso tali rapporti devono essere autorizzati dal delegato della società ai rapporti con la tifoseria. In caso di violazione delle disposizioni di cui al presente comma, si applicano le sanzioni di cui al comma 9".

LE MULTE - Per tali violazioni si applicano le sanzioni delle ammende: per i club di Serie A vanno da 10mila a 50mila euro, per i tesserati di Serie A sono previste multe da 20mila euro a testa.

NIENTE PENALIZZAZIONI - Sempre secondo la Gazzetta dello Sport, Inter e Milan non rischiano di essere penalizzate con dei punti in meno in classifica.

IL PRECEDENTE DELLA JUVE - Anche per via dell'illustre precedente che coinvolse la Juventus nel 2017, quanto l'allora procuratore federale Giuseppe Pecoraro chiese 30 mesi di inibizione e 50mila euro di ammenda per il presidente Andrea Agnelli, due gare di campionato a porte chiuse più un ulteriore turno di sospensione per la Curva Sud dell'Allianz Stadium. Poi la Corte Federale cancellò i 30 mesi ad Agnelli, al quale fu inflitta una multa di 100mila euro. Invece la Juventus venne multata di 600mila euro e con un turno della Curva Sud chiusa.

https://www.calciomercato.com/news/inte ... lta--44159

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MessaggioInviato: gio 10 ott 2024, 18:50 
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Iniesta ha annunciato il suo addio al calcio.

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MessaggioInviato: sab 12 ott 2024, 11:17 
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MessaggioInviato: lun 4 nov 2024, 19:25 
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Reg. il: dom 28 lug 2013
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FIGC, approvata la modifica: così cambia lo Statuto. Serie A spaccata ma sarà ricorso

La riforma presentata dal presidente FIGC Gabriele Gravina per la modifica dello Statuto Federale è passata in questi minuti. Le votazioni per modificare i vari articoli hanno dato ampio parere positivo alle proposte presentate dalla Federazione e portano con sé anche una spaccatura anche all'interno della Serie A perché in tutti i casi - con l'eccezione della modifica dell'articolo riguardante il ruolo degli arbitri (ci sono stati 3 voti a favore) - i rappresentanti dei 20 club di Serie A hanno espresso otto voti contrari e dodici astenuti.

Con la modifica dello Statuto, così cambiano i pesi elettorali nel corso del Consiglio Federale
Serie A - Consiglieri Federali passano da 3 a 4, peso elettorale dal 12 a 18%.
Serie B - Consiglieri Federali passano da 1 a 2, peso elettorale dal 5 a 6%.
Lega Pro - Consiglieri Federali passano da 2 a 1, peso elettorale dal 17 al 12%
Serie D - Situazione resta invariata: 6 consiglieri e 34% di peso elettorale.
Assoallenatori - Situazione resta invariata: 2 consiglieri e 10% di peso elettorale.
Assocalciatori - Situazione resta invariata: 4 consiglieri e 20% di peso elettorale.
Associazione Italiana Arbitri - Consiglieri Federali passano da 1 a 0, peso elettorale dal 2% a 0.

Con questa riforma la Serie A acquisisce maggiore autonomia e potere di veto nelle materie che la riguardano (unica Lega a mantenerla). Non mantiene invece l'autonomia sui controlli sulle squadre (ormai affidate a una autorità indipendente) e in alcune materie resta il controveto della FIGC. Autonomia tecnica e gestionale agli arbitri.

La Serie A non è soddisfatta della votazione e nei prossimi giorni dovrebbe presentare ricorso, dopo un'Assemblea che si terrà il 18 novembre. Da capire però a questo punto se questo ricorso verrà presentato in maniera compatta perché la votazione di oggi (otto voti contrari, dodici astenuti) ha creato una spaccatura nella Lega stessa. Potrebbe essersi creata una nuova maggioranza, anche in vista delle prossime elezioni. Per il ricorso, comunque, basta un club ricorrente.


https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/figc-approvata-la-modifica-cosi-cambia-lo-statuto-serie-a-spaccata-ma-sara-ricorso-2031274

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MessaggioInviato: mer 6 nov 2024, 10:17 
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Dice che 'sta roba rappresenta una sconfitta di Lotito.

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MessaggioInviato: lun 25 nov 2024, 3:00 
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Reg. il: dom 28 lug 2013
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Non sapendo dove metterlo (essendo un mix tra calcio e società) lo butto qui...

Il calcio e l’ipocrisia del “segno rosso”: chi è accusato di stupro gioca lo stesso

Come ogni anno, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, i club professionistici partecipano a iniziative e campagne sociali. Con un gigantesco paradosso: tra i testimonial ci sono anche uomini accusati di violenza sessuale o addirittura condannati in primo grado. Gli statuti dei club non prevedono linee di condotta specifiche. Il confronto con l’estero

In campo contro la violenza sulle donne, di nuovo, come ogni anno, ma restando allo stesso tempo ambigui sul tema come pochi altri ambienti nel nostro paese. In tutti i campionati professionistici, i giocatori porteranno un segno rosso sul volto e messaggi per sensibilizzare sulla violenza di genere, lo faranno in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne di lunedì 25 novembre. Con un gigantesco paradosso: tra i testimonial di questa iniziativa avremo probabilmente anche quattro giocatori già condannati per stupro in primo grado.

Il caso più noto è quello di Manolo Portanova della Reggiana (Serie B), condannato a 6 anni nel dicembre 2022, quello più recente coinvolge Michael Liguori, stella del Padova capolista nel girone A della Serie C, 3 anni e 4 mesi nello scorso ottobre. Altri due giocano in Serie C: sono Gianni Manfrin della Virtus Verona e Santiago Visentin del Cerignola, condannati a 6 anni nel gennaio 2023 assieme ad altri tre compagni, all’epoca tutti della formazione veneta.

Ma l’elenco è purtroppo lungo: Carmine Cretella, con Liguori al Padova, è rinviato a giudizio con l’accusa di aver stuprato una 14enne a Messina nel 2020, quando il calciatore aveva 18 anni. E di nuovo in B, al Catanzaro ma in prestito dal Torino, gioca Demba Seck, due volte accusato di revenge porn. In uno dei due casi è in corso un’indagine nei confronti del pm, sospettato di aver agito per favorire il calciatore per ragioni di tifo.

Un quadro abbastanza allarmante, che non può non sollevare la questione su come il calcio italiano si accosta al tema della violenza sulle donne. Oltre alle iniziative di facciata, urge una profonda riflessione sulle responsabilità dell’intero sistema. Portanova gioca regolarmente perché, come diceva nell’ottobre del 2023 il presidente della Reggiana Carmelo Salerno, i calciatori non devono essere modelli di vita e ai club deve interessare solo ciò che fanno in campo, almeno fino a una sentenza definitiva. Per lo stesso motivo, il Padova ha di recente ribadito che non prenderà alcun provvedimento nei confronti di Liguori e di Cretella.

Le cose sono un po’ più complicate di così. Prendiamo il caso di Seck. Il pm Enzo Bucarelli è stato accusato, nell’agosto 2023, di aver spinto la vittima a ritirare le accuse, di aver cancellato delle prove e di aver avvertito in anticipo il Torino di una perquisizione, telefonando al team manager Marco Pellegri. Il club granata ha quindi avuto un ruolo, seppur penalmente non rilevante, nell’indagine sul suo giocatore: «Il pm è un mito, sta cercando di aiutarci», aveva detto Pellegri all’allora allenatore del Torino Ivan Jurić.

Per quanto riguarda Manolo Portanova, a fine marzo del 2022 venne convocato dal ct dell’U21 Paolo Nicolato e schierato in due partite della Nazionale giovanile, sebbene le accuse nei suoi confronti fossero note dal giugno precedente. Il 28 marzo, il giorno prima di scendere in campo contro la Bosnia e tre dopo aver affrontato il Montenegro, Portanova veniva rinviato a giudizio. Se l’attività che prosegue con i club viene spiegata anche con ragioni di diritto del lavoro, nessun avvocato avrebbe mai impugnato una mancata convocazione in Nazionale.

Cosa succede all’estero
In Francia sembrano più sensibili. Un mese fa l’allenatore della Nazionale di rugby Fabien Galthié ha fatto sapere che Oscar Jégou e Hugo Auradou, accusati di stupro durante la tournée estiva in Argentina, non verranno selezionati finché la loro posizione non sarà stata chiarita. In una intervista con L’Equipe ha detto di non aver dormito per settimane: «Hanno un dovere di testimonianza nei confronti dei giovani».

Fuori dall’Italia si agisce in modo diverso. Nel gennaio 2023 il difensore brasiliano Dani Alves è stato arrestato a Barcellona con l’accusa di stupro, il suo club – i messicani del Pumas – lo ha immediatamente licenziato. In Spagna, Alves è stato sottoposto agli arresti domiciliari, per il rischio di fuga all’estero e per le difficoltà nell’ottenere le estradizioni dal Brasile.

Una cosa che invece non accadde in Italia con Robinho, ritenuto responsabile di uno stupro avvenuto a Milano nel 2013, ai tempi in cui giocava nel Milan: un anno dopo lasciò la Serie A e non rientrò più in Italia. Nel 2022 è stato condannato a 9 anni in Cassazione, ma solo lo scorso marzo le autorità brasiliane lo hanno arrestato per scontare la pena in Sudamerica.

Il mestiere del calciatore necessita di ampia libertà di movimento a causa dei trasferimenti anche internazionali: autorità e società sportive sono davanti a un evidente problema quando si parla di accuse così gravi. Alla fine di dicembre del 2021 il centrocampista Nahitan Nández ricevette un mandato d’arresto in Uruguay per violenze sulla moglie, ma nel frattempo prese un aereo per tornare a Cagliari, dove giocava: nell’agosto 2023 ha pagato un risarcimento alla vittima, non è più rientrato nel suo paese, rifiutando anche le convocazioni della Nazionale. Grazie al suo mestiere di calciatore ha potuto scampare all’arresto.

Una questione di sistema
È difficile non riconoscere delle responsabilità da parte dell’intero sistema in questi episodi. Gli statuti dei club non prevedono linee di condotta specifiche per casi del genere, la prassi che si è affermata nel nostro paese è sostanzialmente quella di ignorare le accuse e anche le condanne, fino alla sentenza definitiva. Una soluzione molto comoda per le società: i processi di questo tipo in Italia possono durare molti anni, decisamente più della durata media del contratto di un giocatore. Far finta di nulla conviene.

Per capirci, il caso Liguori riguarda fatti del 2018 e solo un mese fa si è arrivati alla sentenza di primo grado; nel frattempo, in Islanda, il caso di Albert Gudmundsson – attaccante oggi alla Fiorentina, accusato di molestie nel giugno 2023 - è arrivato alla sentenza di primo grado a inizio ottobre 2024, in poco più di un anno (il giocatore è stato assolto, ma l’accusa ha fatto ricorso). E durante questo periodo la Federcalcio islandese ha deciso di sospendere il giocatore dalla Nazionale.

Le incongruenze
I club italiani preferiscono non prendere provvedimenti per timore di cause legali, si trincerano dietro l’impossibilità di impedire di lavorare a una persona che non ha ricevuto condanne definitive. Ma anche questo punto presenta grosse contraddizioni. Nel momento in cui Portanova ha ricevuto la condanna in primo grado, il Genoa – suo club dell’epoca – ha smesso di convocarlo e alla prima occasione utile lo ha ceduto.

La giustificazione sopra riportata diventa ancora più ambigua se consideriamo che è perfettamente normale che un giocatore possa essere escluso dai convocati della sua squadra per contrasti con l’allenatore o semplicemente perché quest’ultimo non lo ritiene adeguato al progetto tecnico. In questi casi, nessuno teme che il giocatore in questione porti il club in tribunale, la conseguenza che se ne trae è che nel calcio italiano sia legittimo essere messi fuori rosa per ragioni tecniche, ma non se si è accusati di violenza sessuale.

Alla luce di tutto questo, le iniziative nei campi di calcio per il 25 novembre non possono non apparire fini a sé stesse. Le società sono in prima linea quando si tratta di lanciare messaggi di senso generale, ma fanno ben più di un passo indietro davanti ai casi specifici: quale può essere la loro credibilità?


https://www.editorialedomani.it/fatti/25-novembre-calcio-ipocrisia-segno-rosso-giocatori-accusati-stupro-giocano-portanova-liguori-manfrin-visentin-st2znobq

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Non sapevo dove mettere sto video.

è in corso il match per decidere il campione del mondo di scacchi classico, e vabbè che ve ne fotte ma non è per quello.

Alla domanda quale sportivo ammirano di più Gukesh risponde un giocatore di cricket indiano e Djokovic e vabbè Djokovic è famoso e l'altro è indiano come lui.

Ma Ding Liren che è cinese e all'improvviso se ne esce con Odom (e già qui) e poi Chiesa. :asd


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MessaggioInviato: mar 3 dic 2024, 0:15 
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MessaggioInviato: mar 3 dic 2024, 0:16 
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Chiesa figlio, che forse è ancora più strano.

Tra l'altro pronunciato perfettamente.


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