Finalmente ho riposo dal lavoro e posso entrare in 'sto topic per papireggiare
D'accordo con molte cose dette da Dibix e Buffoncin, ma per una volta Reign non ha tutti i torti.
Io penso che Ancelotti visse l'avventura juventina nel periodo peggiore: ossia quello in cui il potere economico si stava spostando.
Sicuramente il periodo che è andato dall'estate 98 all'estate 2001, era quello più difficile: vi erano realtà come Lazio, Roma, Parma e Fiorentina, che allargavano la competitività in maniera pazzesca.
E' forse un caso che la Juve del 2001-2002 tornò a vincere, prendendo due giocatori del Parma e uno della Lazio?
E' forse un caso che il Milan 2002-2003 fece un salto di qualità enorme, potendo contare su un giocatore della Lazio in difesa e un centrocampista della Fiorentina?
Intendo dire, è palese che nel momento in cui la competitività si restrinse, Milan, Inter e Juve poterono, tra virgolette, godere di questo restringimento del sistema, sfruttando le risorse di quelle squadre che cambiarono dimensioni.
Il calcio italiano divenne quindi meno competitivo a livello interno e molto più competitivo a livello esterno (tre semifinaliste su quattro in CL 2002-2003).
Fatta questa doverosa premessa, parliamo di Ancelotti.
Arrivò a metà del 98-99, quasi come periodo di ambientamento; c'è da dire che fece una bella Champions.
Ebbe molta fortuna coi greci, mentre con lo United giocò come doveva: in Inghilterra preparò benissimo la partita e in casa si suicidò per l'usura di alcuni giocatori del reparto difensivo.
Senza contare che il Manchester era veramente un carro armato quell'anno.
Comunque, diciamo che il giudizio va pesato soprattutto sul 99-00 e sul 2000-2001.
99-00: giudizio, secondo me, negativo.
Quella Juve non mi piaceva per nulla: iniziò discretamente ma si tenne sempre a galla senza mai incantare e avendo meglio della Lazio per motivi un po' particolari.
Non voglio aprire vecchie polemiche, ma per me c'erano almeno 10 punti di distacco tra quelle due squadre.
E' anche vero che gli unici giocatori che, in quel momento, potevano fare la differenza per la Juve erano Zidane e Davids, con Zambrotta che era forte ma ancora non aveva raggiunto la dimensione a cui poi arrivò.
Gli altri erano onesti mestieranti, con Inzaghi goleador e Del Piero in versione mummia (fece solo un gol su azione e appariva assolutamente poco brillante).
Ancelotti ebbe la grande colpa, secondo me, di non lanciare Kovacevic in maniera più decisa: se Darkolone avesse giocato di più, credo che avremmo perso lo scudetto
E' anche vera un'altra cosa: se Del Piero poi fece delle belle stagioni (specie 2001-2002 e 2002-2003), il merito è proprio di quell'ostinazione ancelottiana: io credo che è anche per questo che tra Del Piero e Ancelotti continui quel rapporto speciale.
Oggettivamente, in quel momento, era impossibile preferire Del Piero a Kovacevic, che era davvero un bel centravanti.
Nel campionato ebbe un crollo particolare, perse le ultime due trasferte (cosa impensabile), anche se l'ultima è quasi da levare dal conteggio; questo non toglie che già diverse partite precedenti (vittoria nel finale a Bologna, Juve-Fiorentina, per non parlare di Juve-Parma alla penultima) le vinse per grazia di Dio e...di qualcun altro
La trasferta di Vigo fu un episodio abbastanza particolare ed isolato, non baserei nessun tipo di giudizio su quella gara.
Resta il fatto che, a conti fatti, rimase una squadra per me notevolmente inferiore alla Lazio, che comunque non riuscì a gestire un vantaggio importante, dato da alcune situazioni esterne e dalla doppia competizione che aveva la Lazio (che giocò la Champions fino ai quarti col Valencia).
2000-2001: qui il giudizio invece cambia ed è positivo.
Inizio pessimo, questo è vero, condito dal pessimo girone di Champions.
Ma poi quella Juve fece una grandissima stagione e toccò picchi di gioco bellissimo.
Credo che se il campionato fosse durato un mese in più, avrebbe vinto agevolmente.
Come impianto di gioco, negli ultimi due mesi, era più forte della Roma, che comunque meritò lo scudetto, in quanto superiore nell'arco totale dell'anno.
La Juve 2000-2001 si perse inizialmente nell'equivoco O'Neill (io accesi miliardi di ceri alla Madonna quando la Juve lo soffiò alla Lazio, perchè ero terrorizzato al pensiero che venisse da noi): giocatore tecnicamente eccelso, ma lento e poi assolutamente inaffidabile.
Lo conoscevo bene perchè qui era un idolo.
Ancelotti era fissato con O'Neill, voleva farlo giocare insieme a Zidane e due punte: insomma, già lì si vedono delle tracce di quello che poi fece al Milan, con un centrocampo assolutamente tecnico.
Trezeguet venne gestito bene: era giovane, venne fatto crescere e poi, nel momento dell'esplosione, fu definitivamente lanciato.
Nel finale di campionato fece una marea di gol, sia per merito suo, sia per merito, come detto, dell'impianto di gioco che Ancelotti, finalmente, era riuscito a costruire.
Fu giusto mandarlo via?
Impossibile rispondere a quella domanda.
Impossibile sapere cos'avrebbe fatto Ancelotti con la squadra che aveva Lippi nel 2001-2002: priva della fonte principale di luce, ma irrobustita da acquisti spaziali, come Buffon, Thuram e Nedved (più Salas che andò male).