Francesco82 ha scritto:
Uno dei fattori per cui la città più bella del mondo, con un bacino d'utenza enorme e potenzialità economiche enormi, è relegata in terza fila nella storia del calcio europeo (a voler essere generosi).
Mettici anche che, se hai studiato un po' della nostra storia societaria, in 88 anni di vita del club abbiamo avuto 3, e sottolineo 3, presidenze/proprietà economicamente in grado di rendere la squadra realmente competitiva: Viola, Sensi e ora quella americana.
Dal 1927 fino a Viola la Roma è stata in mano a poveracci vari che spesso hanno dovuto ricorrere a espedienti per poter mettere su squadrette di secondo piano con ex campioni venuti a svernare (ne potrei citare tanti) e giovani di grade prospettiva venduti per fare cassa appena esplodevano (Capello).
Si è arrivati addirittura a collette tra i tifosi (Sistina).
Non eravamo quindi in grado di competere con le maggiore potenza economica delle Grandi del Nord.
Se va bene siamo stati competitivi dal 1980 al 1987 e poi dalla seconda parte della proprietà Sensi dal 1998 ai giorni nostri: in queste poche stagioni abbiamo vinto 2 scudetti, varie Coppe Italia e appunto abbiamo disputato una finale di Coppa Campioni nel 1984.
Roma e Lazio sono sempre state di secondo piano in Italia ed Europa perché i soldi sono sempre stati pochi.
I laziali ne hanno visti ancora meno e quando li hanno visti (Cragnotti) è arrivato lo Scudetto e la Coppa delle Coppe oltre alla finale UEFA persa contro l'Inter di Ronaldo tanto che arrivarono in cima al ranking UEFA per Club
Di che parliamo per favore.
Quoto tutto il discorso. Roma,mi spiace dirlo,
una realtà provinciale. Altro che potenzialità economiche enormi,e non parlo solo di calcio.