[quote="ciurlizza"]Accursio, ma che stai a di'
. Intanto, dipingi Pallotta come un mendicante con le pezze ar sedere, quando le ultime voci lo danno come possibile acquirente del Newcastle (e ho la vaga sensazione che i club di Premier League in questo momento non te li porti via esattamente con du' spicci). Semplicemente ci ha perso perché è arrivata una robetta del tutto imprevista chiamata coronavirus, sennò avevano praticamente concluso per cifre significativamente più alte. Ma poi la logica suggerisce che se uno dei maggiori ricconi a livello mondiale come Friedkin arriva a cacciare 600 milioni (non proprio spiccioli) vuol dire che probabilmente non è pazzo, ma che la Roma qualcosina vale, e quindi qualche acquirente magari a una cifra un po' più bassa alla fine sarebbe arrivato dato che negli ultimi anni, non so se l'avrete notato, c'è la tendenza per cui gente danarosa straniera arriva a rilevare club di Serie A. (O, alle brutte, i soldi li avrebbe trovati Pallotta, o sarebbe partito qualche pezzo pregiato). Questo vuol dire che si pensa che il movimento possa crescere, con opportuni investimenti, e diventare redditizio, sul modello del boom che ha avuto in tempi recenti la Premier. Ora, va bene l'antiromanismo galoppante, ma dipingere l'AS Roma come un club poco appetibile, con la piazza che ha, e destinato al sicuro fallimento in questo contesto, beh...
(Ah, se vi fate impressionare dai debiti, guardate che anche un sacco di altre società prestigiose ne hanno un botto... non funziona come per i povericristi normali che se hanno i buffi finiscono sotto i ponti).
Altra considerazione: se la Roma fosse stata destinata al fallimento ineluttabile (in base al malumore di un po' di soci di mezza tacca), come tu dici, Friedkin avrebbe potuto benissimo fare un'operazione tipo quelle fatte da De Laurentiis con Napoli e Bari, o da altra gente in altre piazze: lasciarla fallire (tanto non la voleva nessuno, no?), ripartire gratis dalla D, o magari anche sopra, con qualche lodo o ripescaggio, usare un po' di quei seicento milioni per fare uno squadrone e tornare in A in due o tre anni. Guarda caso ha deciso diversamente, FORSE perché non è vero che "al 99,99%" sarebbe altrimenti fallita e che era schifata da tutti
.
Ma partiamo didascalicamente dalle basi (per capire perché Pallotta ha deciso di andare via). Al contrario di quello che pensano i tifosi dal basso QI e totalmente a digiuno di matematica/economia/logica ammaestrati come scimmiette dalle radio, Pallotta (con tutto il suo sovrappeso e i suoi difetti, ecc.) nunn'è che si intascasse i soldi delle cessioni dei vari big. (Anzi, come abbiamo visto alla fine ci ha rimesso). Dopo il primo paio d'anni caratterizzati da "er proggggetto", quindi dal sogno di una Roma low cost che valorizzasse giovani talenti o li sfornasse in casa tipo il Barcellona, è apparso chiaro che quella strada era un po' troppo tortuosa e lunga e restare fuori dalla Champions non fosse una buona idea nell'ottica della valorizzazione e internazionalizzazione del marchio (processo lungo il quale si è abbastanza instradata, con buona pace dei detrattori). Quindi abbiamo cominciato a vivere al di sopra delle nostre possibilità (e la Roma per parecchio è stata considerata la seconda forza della Serie A, cosa "innaturale", visto che Inter e Milan dovrebbero starle stabilmente davanti, e che non è successa per così tanti anni nella storia romanista: un po' con Viola, un po' con Sensi padre, un po' grazie a Calciopoli che ha ridimensionato temporaneamente Juve e Milan, e stop; e soprattutto ad andare regolarmente in Champions, altra cosa importante che non ha garantita per diritto divino, con buona pace di quello che possano pensare un po' di tifosi, che "ridatece er marchiooooo")(cioè uno sgorbio indecifrabile nel quale incredibilmente non figurava la parola "Roma", cioè di gran lunga la cosa più appetibile che hai da utilizzare per aumentare gli introiti e ampliare il bacino d'utenza: incredibile che debbano arrivare gli americani a spiegartelo, e ciononostante sei ancora a "aridatece er marchiooooo, anfami", roba da TSO
).
Ora, l'errore fondamentale di Pallotta, da americano, non è stato quello di "non capire di calcio" (certo che non ne capisce, è ovvio, per questo nelle questioni calcistiche vere e proprie non mette becco e abbiamo una pletora di dirigenti... anzi, ne abbiamo pure troppi)(e da questo punto di vista il vero errorone che ha fatto è stata la scelta sciagurata di Monchi... Monchi che però ha appena vinto la milionesima Europa League col Siviglia, quindi non essendo Nostradamus Pallotta assumendolo, o dando l'avallo a colui che ha deciso di pigliarlo, ha fatto uno sbaglio che avrebbe potuto compiere chiunque). L'errore fondamentale è stato quello di non cogliere la peculiarità della realtà italiana, e romana in particolare, o sottovalutarla di brutto. Una realtà fatta di burocrazia come se non ci fosse un dimani, ritardi cronici, intoppi, clientilismi, conoscenze da avere, mazzette da dare per fare un minimo passettino (sì, la corruzione c'è pure altrove, per carità, ma magari almeno le cose poi le fanno), ecc. Insomma, dopo quel primo periodo, è andato ottimisticamente avanti di all in in all in per andare sempre in Champions pensando che lo stadio prima o poi si sarebbe fatto. Beata ingenuità
. Sì, ora magari si farà davvero perché la Raggi è entrata in campagna elettorale, ma vai a sapere se non spunta fuori qualcosa d'altro. Lo ssadio in pratica era l'aspetto centrale e irrinunciabile di tutto l'investimento e il piano di Pallotta, come d'altronde era ovvio che fosse dato che è quello che prevede il modello inglese, economicamente e sportivamente vincente: sono passati secoli dalla data più pessimistica fissata per il suo completamento (mentre altrove, in posti civili tipo l'Inghilterra, fanno cinquanta stadi uno vicino all'altro in cinque minuti, senza che nessuno fiati, e pure a Torino sponda Juve direi che se la sono cavicchiata) e ancora non si vede niente. Eh ma "Pall8 vattene!1!1". Veramente il non capire nulla (o avere la mente così obnubilata da narrazioni farlocche da non cogliere gli aspetti essenziali: il calcio romantico anni che furono non tornerà, anche se trattenete il fiato e battete i piedini, bisogna procedere in un altro modo se si vuole esistere e migliorare, fatevene una ragione). Roba da matti.
E veramente di fronte a una situazione così scandalosa, visto che altrove di stadi in tutto 'sto tempo ne avrebbero fatti tre o quattro, vi meravigliate che Pallotta – dopo aver raggiunto una semifinale di Champions League dalla quale siamo usciti perché uno ha fatto una parata sulla linea che avrebbe visto anche un cieco senza che l'arbitro battesse ciglio, e si giocava contro la squadra europea più forte degli ultimi anni, con la Roma che non arrivava a cose del genere dall'84, e ci è arrivata solo in quell'occasione – se ne voglia andare, pur accettando di smenarci qualcosa, e magari voglia restare nel calcio in Paesi in cui simili investimenti sono meno rischiosi e aleatori e un minimo più tutelati e si pigliano pure meno valanghe di insulti nel tentare di fare cose OVVIE da gente che non capisce niente?
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https://www.calcioefinanza.it/2020/06/2 ... garantito/Qui scrivono che la Roma ha richiesto un prestito con garanzia statale da sei milioni di euro, sfruttando il Decreto Liquidità, con motivazione pagamento degli stipendi dei dipendenti.
Però la situazione era rose e fiori, non c'era niente di cui preoccuparsi, d'altronde i debiti finanziari netti erano di 278,5 milioni di euro e il patrimonio netto della società era in negativo di 178,3 milioni di euro, per non parlare del rosso di bilancio monstre.
Che dire, società floridissima, non c'era il benché minimo problema economico.